lunedì, giugno 02, 2008

MMA A RISCHIO 'KIMBOIZZAZIONE'
Come non molti sanno, delle pseudo-MMA esistevano già in occidente prima delle Grande Guerra.
La Lotta 'libera' professionale era quello, un vero sport basato sul grappling in cui era tutto più o meno concesso, NHB. In USA c'era una vera e propria tradizione di incontri anche molto cuenti, ma con una estrema varietà di regolamenti e definizioni.
Insomma, "prima che Royce venisse", il Catch-as-catch-can (già nel nome praticamente una traduzione del termine Vale Tudo) era una solidissima realtà sportivo-marziale, talmente diffusa in America che nelle Olimpiadi di St. Luis gli yankee lo proposero come sport olimpico!
I rimasugli di quella tradizione sono l'osceno fake Wrestling, nella sua versione USA e in quella trapiantata in Giappone. Come è avvenuta quella decadenza? Molto semplice: gli incontri veri a mani nude erano per necessità in gran parte basati sulla lotta a terra, duravano anche un botto di tempo e il pubblico finiva per annoiarsi. Allora alcuni impresari animati dal sacro fuoco calvinista del guadagno a tutti costi decisero di TRUCCARE i match, e così una grande tradizione europea, il Catch, finì al cesso.
Oggi che le MMA stanno faticosamente rischiando di tornare a imporsi come vero e superiore sport virile, negli USA c'è il famoso brawler Kimbo che domina la scena. Il negrone è stato imposto dagli organizzatori ai massmedia e con la sua monumentale incapacità tecnica riceve 50 volte più esposizione di seri professionisti.
Nella serata in diretta tv sulla CBS, a Kimbo è stato organizzato un match mezzo-farsa, terminato con uno stop dell'arbitro dubbissimissimo ai danni del colossale incompetente britannico James Thompson. Non vorrei che stessimo assistendo all'ennesimo tentativo dello showbusiness amerighèno di sciupare e insozzare qualcosa di bello e virile, trasformandolo in una baracconata simile al fake wrestling, sommergendo le vere MMA sotto un diluvio di bestioni alla Kimbo, volgari impostori scelti dalle major televisive (anche se non dico che Kimbo stesso lo sia).
Al momento il pericolo è concreto, e l'unica possibilità che non si realizzi sta nella ipotesi che paesi meno bugiardi di natura, come il Giappone e la Russia, tengano il boccino delle MMA. No Giappone no party, ragà.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Catch-as-catch-can è vivo e vegeto per fortuna. Vorrei ricordare che in Giappone, Inghilterra e Stati Uniti ci sono diverse accademie e federazioni che lo dimostrano (quella di josh Barnett e Paulson ne è un esempio)!
Quella di Eddie Bravo è un altro esempio (la dark planet catch wrestling)!

Il pro wrestling deriva dal catch wrestling, come la lotta libera del resto, ma NON HA NUSSUN COLLEGAMENTO con il sistema del Catch as catch can wrestling, che prevede aspetti sportivi (tornei di submission in cui sono permesse TUTTE le sottomissioni esistenti, al contrario del bjj) e da strada (ripping & gouging).

Capisco che faccia comodo far finta di dimenticare il grande Kazushi Sakuraba che impiegando il catch as catch can wrestling nelle MMA ha sconfitto (nella maggior parte dei casi per sottomissione!!!) brasiliani del bjj come Royler Gracie, Royce Gracie, Renzo Gracie e Ryan Gracie!
Ma confondere il Catch as catch can wrestling con il pro wrestling denota una scarsissima conoscenza dell'argomento...o ancor peggio faziosità!