E MENTRE IL PAESE AFFONDA CANTANDO..
Noi no.
A ognuno il suo: a 'loro' tutto l'ambaradàn di politici ladri, veline troje, calciatori mezzeseghe, transessuali opinion leader e la depressione incalcolabile che deriva da vivere un'esistenza inutile basata sul Nulla, noi NO.
A loro - e giustamente- il Festival di San Remo, a noi "lotte, sudore ed orecchie a cavolfiore" e tutti i valori correlati, s'intende.
Nella ricerca della forza e della forma fisica, della vis caratteriale sotto sforzo, nel cameratismo di team/accademia senza infingimenti, nel virile approccio alla vita in generale c'è proprio un MONDO che mi/ci separa dal comune profano neghittoso, bugiardo e pappardelloso tipico della colonia italy dei ns. giorni. A noi che lottiamo/combattiamo interessano (ben) altre cose-persone-situazioni.
All'italiota medio(cre) lasciamo tranquillamente la sua esistenza fondata su anti-miti devastanti, creati per lui dai suoi Padroni, tipo Alberto Sordi e gli italiani sempre mandolinari, il Calcio di Moggi&c., i cantautori drogati e le rockstar ghéi etc.
Per noi c'è di ben altro, di luminoso e di antitetico a questi horror-i, carissimi. C'è un universo di luce, verità e giustizia che i poveri umanoidi dell'italy manco suppongono possa esistere. E come s'inkazzano quando vi vedono diversi, vi sentono parlare in modo che mina tutte le loro stupide certezze da celobrolesi tossici, come vorrebbero trascinarvi a fondo con loro!
"Non ti curar di lor, ma guarda e passa" diceva Padre Dante. Per i poverelli che s'infervorano a causa del festival canoro più scopertamente TRUCCATO del mondo solo la compassione si potrà concepire. Piccoli uomini per un piccolo paese, che s'azzuffano solo per rubare, truffare, pugnalare alle spalle e demolire quel poco di grandioso che dagli Antenati è sopravvissuto fino a oggi. Noi però NO.
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