giovedì, ottobre 28, 2010



Gioca Jiu-Jitsu


di Francesco Braccini

istruttore di Jiu Jitsu - Team Centurion



Sono nato e cresciuto a Compiobbi, un piccolo paesino appena fuori Firenze, dove le uniche possibilità di aggregazione sono rappresentate dalla parrocchia, dalla casa del popolo e dalla locale società di calcio. Nonostante le limitate alternative, ritengo di essere cresciuto serenamente ma con la voglia di offrire ai bambini e ragazzi del posto un’alternativa di aggregazione e di sviluppo diversa da quelle già presenti.


Questo desiderio, grazie al supporto tecnico e morale dei miei istruttori, Mario Puccioni e Federico Tisi, si è potuto realizzare.


Il 20 settembre 2010 ho iniziato il secondo anno di insegnamento del Jiu-Jitsu in stile brasiliano a bambini di età compresa tra 5 e 13 anni: Il “Gioca Jiu-Jitsu”.


Non nascondo le prime difficoltà dovute principalmente all’approccio didattico; pertanto, ai preziosi consigli dei miei istruttori, si è aggiunto lo studio di testi pedagogici e sportivi, principalmente riferiti a sport affini, come la Lotta olimpica e il Judo.


Attraverso lo studio prima e la pratica dell’insegnamento poi, ho potuto avere conferma di ciò che ho sempre ritenuto veritiero: la prima forma di conoscenza, per il bambino è il corpo; attraverso di esso il bambino comincia ad apprendere ed esplorare il mondo esterno.


Mediante il contatto fisico s’instaura un clima favorevole per lo sviluppo delle funzioni sociali, educative e fisiche. In particolare, le funzioni sociali vengono sviluppate mediante la comunicazione fisica, ovvero, con il “contatto fisico“, stimolante e tranquillizzante, che riporta al grembo materno, esso concorre alla maggiore conoscenza di se stessi e dell’ altro.


Le funzioni educative sono stimolate principalmente grazie al rispetto di un regolamento e di un comportamento corretto da tenere in palestra, inoltre, mediante il superamento di ostacoli e difficoltà sempre crescenti, espressi attraverso giochi di contatto, viene fornito un notevole contributo all’aumento dell’auto-stima e allo scarico dell’aggressività.


Le funzioni fisiche vengono migliorate attraverso giochi tematici mirati ad aumentare le capacità coordinative, motorie e condizionali.

L’apprendimento, che avviene sempre attraverso la comunicazione, ha come precondizione un linguaggio condiviso; nei bambini da 0 a 11 anni il linguaggio maggiormente condiviso è quello corporeo, legato alla logica dell’imitare, ripetere e mimare.

In questa ottica gli sport di contatto quali il Jiu-Jitsu in stile brasiliano hanno sicuramente una incidenza superiore degli altri nella capacità formativa della personalità.


Attraverso i “giochi di lotta” si può concorrere alla formazione di una personalità equilibrata che permette il pieno sviluppo dell’individuo, nella consapevolezza dei propri limiti e nel rispetto delle regole.


Nella società contemporanea (almeno in Italia) queste esperienze motorie sono spesso negate ai bambini, per paura o iper-protezione dei genitori, la cui cultura sportiva è, nella maggior parte dei casi, condizionata dalla cultura dominante. Da anni i mezzi di comunicazione di massa condizionano pesantemente la percezione della realtà (e non solo di quella sportiva), rappresentandoci solo quegli aspetti di una realtà, complessa e multiforme, che concorrono a mantenere vivo questo sistema di “non valori”. Questo avviene anche in abito sportivo dove, quasi da solo, il gioco del calcio monopolizza la “notizia”, principale strumento per la formazione/manipolazione dell’opinione pubblica.


A tal proposito, invito, chi non lo avesse già fatto, a riflettere sulle funzioni sociali dello sport:

Tutti gli sport di contatto e di situazione, se sono proposti in modo corretto non esaltano, non stimolano la violenza ma al contrario portano alla consapevolezza del pericolo, al controllo dell’aggressività e al rispetto delle regole” (da ricerca “ Giochi di combattimento” di Z.Gioiella e B.Sigg. –Docenti di E.F. Politecnico Federale di Zurigo).


In questa società virtuale, spesso carica di stereotipi violenti, un giusto approccio agli sport da combattimento contribuisce al benessere del corpo e della mente; favorendo l’emancipazione individuale concorre a prevenire il disagio giovanile.


Per me è un piacere impagabile trascorrere del tempo in compagnia di bambini; consapevole del beneficio formativo offerto loro dalla pratica del Jiu-Jitsu, voglio ringraziali perché ogni lezione mi permette di non dimenticare, i valori della spontaneità, del rispetto e della lealtà, che si manifestano nello stare insieme attraverso un’ attività ludica semplice e costruttiva.

mercoledì, ottobre 27, 2010


BREVIARIO DELLE MMA o
DEL COMBATTIMENTO


Ogni tanto faccio anche dei post divulgativi al massimo, intesi cioè a fornire argomento di riflessione e discussione agli utenti meno scafati.

***

Le Mixed Martial Arts sono nate in antico per mettere a confronto i vari stili in un combattimento quasi senza regole e scoprire così cosa funziona davvero. Ciò è stato reso possibile dall'incontrarsi sul suolo americano di tutte le arti e dei dollari in palio.

Le odierne arti marziali miste cioè sono l'evoluzione dell'esperimento servito a valutare le affermazioni in campo marziale. "Con questo tecnica di Kung Fu si uccidono gli uomini..no no, è meglio il Karate per i suoi calci!" etc etc. I vari sistemi sono stati messi a confronto e senza qualche sorpresa c'è stato il "cappotto" a cui sono state sottoposte le temute arti estremo-orientali. Le discipline occidentali della Lotta e della Boxe hanno davvero tenuto banco, e insieme al Brazilian Jiu-Jitsu e la Muay Thai (quest'ultime arti di origine orientale ma di struttura e metodi di tipo occidentale) stabilito in poco tempo lo standard unico.

Anni di sperimentazione, decine di migliaia di match, hanno dimostrato senza più dubbi che solo le arti FUNZIONALI, cioè quelle sperimentate in palestra e in gara contro avversari non collaborativi ed esperti hanno una qualche validità in combattimento, mentre le arti tradizionaloidi o scenografiche non ne hanno nessuna, nonostante le loro enormi e a volte incredibili pretese. A distanza di 17 anni dall'UFC 1 si può dire che la logica l'ha avuta vinta sui racconti favolistici e le sparate alla Wanna Marchi: se vuoi imparare a combattere allora lo devi fare sul serio, stop.

Allo stato attuale le MMA hanno preso vita propria e sono diventate ANCHE uno sport a sé, perdendo la caratteristica di torneo interstile per diventare intra-stile. Tutto ciò è naturale: quel che non si evolve si irrigidisce e muore, si estingue piano piano. Su questo blog ho spiegato ampiamente la relazione bi-univoca esistente ora e sempre tra le MMA e le sue radici, le 4 Arti Magiche ma anche stili paralleli e similari (vedi Judo, Savate etc.), rileggete in archivio.

Per chi non le avesse mai viste eccetto che su youtube, spiegherò brevemente che cosa si faccia in concreto nel training di MMA.

Le MMA moderne ricollegano l'allenamento specialistico delle singole 4AM con metodiche specializzate. Oltre allo studio di tecniche classiche di lotta in piedi, calci e pugni eccetera, si necessitano insomma alcune forme di allenamento che solo nelle MMA sono necessarie e non sono previste nelle modalità.

Al volissimo ricordo in che modo si concatenano le modalità, le arti specialistiche cioè:

1) Boxe: tecniche di pugno
2) Muay Thai: ginocchiate, gomitate e calci
3) Lotta Olimpica: atterramenti
4) Jiu-Jitsu stile brasiliano: combattimento al suolo

Elenchiamo le principali metodiche uniche alle MMA:

1.Shooting: atterrare uno striker che usa solo pugni o anche calci
2.Wall wrestling: la lotta a parete, portare giù l'avversario che si appoggia (causa gabbia)
3.Ground'n'pound: colpi su avversario a terra che difende soltanto o finalizza di leve e strangolamenti
4.Dirty Boxing: colpire con i guantini indosso, tenendo l'avversario in presa in piedi per la testa, le braccia etc.
5. Stomping: calciare l'avversario a terra

Il tutto condito con una preparazione fisica mega, visto che si parla di svariati round da ben 5 minutazzi!

***

Prego i lettori assidui di considerare questo post nient'altro che un bignamino, mentre ai novizi potrà servire come veloce approccio alla materia.




venerdì, ottobre 22, 2010


DE LA LOTTA, DELLE MODALITA' E DELLE MMA



Io sono un jitsuka straconvinto e ne vado fiero, si sa.

Non c'è bisogno di rimarcarlo, viene gente di tutte le altre arti a girovagare su questo blog per mandarmi due accidenti a leggere il tifo sfegatato che fo per i rappresentanti dell'arte suave e per il nostro stile-non-stile in genere ahaha!

Chi però il blogghino lo segue con una certa attenzione avrà ben presente che i miei combattenti preferiti sono spesso wrestlers, lottatori dalla potenza atomica nei bracci e dallo spettacolare modo di gestire i match. I più attenti lettori poi ricorderanno che a più ripreso ho indicato la Lotta Olimpica come il singolo skill più fondamentale. La Lotta determina dove va il match, il wrestler esperto può mantenerti in piedi se sei un jitsuka diabolico o andare nel G'n'P se si trova con lo striker assassino.

Ribadisco che il Jiu Jitsu è -a mio modo di vedere- l'arte più completa e la base migliore per le MMA, ciò non toglie che le strategie offesa/difesa sui takedown siano straindispensabili, al centro di tutto, e infatti prego notare che a lezione da me si lavorano SEMPRE.

Di questa opinione sono molti, compreso Diego"Nightmare"Sanchez, celebrato e antipaticuzzo campione americhicano nonché jitsuka provetto.





Naturalmente la ragione storica di questa preponderanza sta nelle stringenti limtiazioni delle moderne MMA iperegolamentate; quando gli scontri erano senza limiti di tempo e non c'era nessun arbitro che facesse rialzare i combattenti per divertire il pubblico pagante in PPV, vi risulterà palese come il wrestling importasse molto molto meno nell'economia di una sfida. Prima o poi si sarebbe finti orizzontali, e specie senza vittorie ai punti e senza i guantini che proteggono le mani, laggiù era TUTTO Jiu Jitsu.

Detto questo, faccio notare un elemento importantissimo della breve intervista a Diego: l'assoluta necessità di tornare a 'lavare i panni in Arno', cioè per l'atleta d'apprendere le basi in scuole modali specifiche, con insegnanti specializzati e allenarle dopo -anche da Pro- con sparring esperti e devoti solo a quelle, non fare insomma il minestrone.

Persino negli USA, dove esiste una nicchia di coach 'mma-isti' puri oramai, questi megacentri tipo ATT assumono solo&soltanto spe-cia-lis-ti per allenare i loro atleti sotto contratto: c'è un M° di Boxe, uno di Jiu-Jitsu etc.
Questo cosa c'insegna? Direi: nemmeno Greg Jackson, l'arci guru della gabbia, che ha disposizione l'impossibile come risorse, insegna tutto lui ai suoi boys, anzi. Esistono suoi scherani che li addestrano nelle modalità, e che si preoccupano di portare sul tatami gli esperti monomodali da "dare in pasto" ai fighter per il necessario sparring d'alto livello.

E se ascoltate, su questo un atleta di prima come Sanchez concorda con Mario, il "Greg Jackson nerdizzato all' italiana", che bello..
Dai, scherzi a parte, credo sia utile fare cultura, diradare certe nebbie mentali e di fazione allo scopo ultimo di promuovere la scienza del combattimento, un tavolino il cui piano, l'acme, sono gli scontri professionali NHB, ma le gambe sono le 4 modalità.

Le fronde del combattimento inteso come pianta sono le MMA, e i fiori che sbocciano sono i grandi campioni, ma le radici sono sempre le stesse, le 4AM, e la pianta sarà florida finchè le sue radici saranno sane e sempre più diramate nel terreno.

CONTINUA LA SAGA DEI COMBATTENTI
NON AGGIORNATI: "BABALU"SOBRAL


Essì figli miei, quanta ignoranza in questi campioni del mondo Pro!

Non c'è verso, queste star non si vogliono accodare allo starnazzare degli espertoni della provincia italyota, non riescono a capire che il Gi(kimono) è obsoleto e che chi lo propugna è superato.

Dopo Fabricio Werdum -l'uomo che ha vinto il match del secolo contro Fedor- infatti un altro title contender, e cioè Renato"Babalù"Sobral, si rivolge al più "kimonoso-kimonista" dei maestri di Judo..ops..volevo dire di Jiu Jitsu (he he) per vincere allo Strikeforce, insomma al nostro referente tecnico internazionale, Octavio"Ratinho"Couto.

Ma pensa te quel provincialotto di Babalù, non capire come in quella cittadina di periferia quale Los Angeles-California non sono arrivate le ultime novità sviluppate nelle nostrali Mecca delle MMA: Belluno, Rieti e Catanzaro! Si ostina a fare dell'allenamento col Gi, ad andare a lezione a uno che col Gi ci fa anche la doccia, ma vuole proprio butarli via quei miserabili centinaia di migliaia di dollari di borsa..

Si vocifera in giro che un notorio maestrone di arti fossili riattato a quelle ipersurvival israeliane, vedendo il seguente video, abbia scrollato le spalline a gruccia e la panza d'ordinanza, e sospirato: "Ma che si allena a fare di BJJ, nelle MMA il Jiu Jitsu specie col gi non serve mica!"



martedì, ottobre 19, 2010


AVANTI NEL PASSATO:
PAUL"SASSANGLE"SASS


Lo chiamano così al ragazzetto britanno, classe ahimè 1988 (mi sento più vecchio di un dinosauro..) perché è il più grande "triangolizzatore" del mondo. Detiene il record mondiale di finalizzazioni consecutive con il famoso strangolamento, ben OTTO, ed è imbattuto nei Leggeri.

Ha esordito sabato all'UFC inglese e ha, manco a dirlo, mandato a nanna il suo avversario tramite triangolo.

Questo bimbetto terribile ha due caratteristiche uniche. La prima è una totale devozione al BJJ in ambito MMA, lui eroe della terra dei picchiatori a oltranza. La seconda è che è uno dei più promettenti prospect in giro, nonostante l'antiquatissimo stile basato esclusivamente sul Jiu Jitsu e sul chiamare guardia al di là di ogni ragionevolezza.

Non sto a rimarcarvi qui quanto il baby mi esalti, che ve lo dico a fare..E poi è delizioso fare osservare a certi rosiconi intergalattici come unica tra le 4 modalità, il Jiu Jitsu offra una possibilità di vittoria totalizzante anche ai massimi livelli professionali dello sport. Di sola Boxe o Lotta o MT (intendendo il solo e pervicace affidamento alle tecniche riconoscibili di cotali sport) non esiste un match vinto al mondo, di questi tempi, se si esclude quelli finiti nei primi secondi con Ko fulminante di mazzata tribale destra.

Attenzione megarosiconi vari e nerd iperlardosi: NON sto dicendo che il Jiu Jitsu sia indipendente nelle MMA dalle altre 4AM bla bla bla. Cito solo un caso rarissimo ma significativo di un ragazzino che dà spettacolo, dimostrazione vivente di come si possa vincere nell'ottagono più hot dell'universo con la sola arte suave.

Che nostalgia! Match esordio e HL pour vouz.

http://www.mma-core.com/videos/_UFC_120_Paul_Sass_vs_Mark_Holst?vid=10013521&tid=100



sabato, ottobre 16, 2010


REALTA' E FANTASIA


Dopo l'infanzia ci si rende conto di che brutto posto sia il mondo, di come implacabili e severe siano le sue regole. Questo distrugge la nostra infantile purezza e da candidi virgulti ci trasforma in cinici adulti, uomini insomma.

La mente umana patisce con frustrazione l'abbandono delle fantasie bambinesche e ne consegue uno sradicamento, uno sdoppiamento rispetto all'esistenza di cui ho spesso parlato su questo blog. Il bisogno di sicurezza, la necessità di fuggire le brutture creano il narco-mondo moderno ove, che sia la TV o la cocaina piuttosto che lo shopping compulsivo, individui malati di solitudine proiettano il loro vuoto su oggetti di cartone sapientemente inventati dai furbi creatori di consenso. Dalle religioni ai partiti, dai dentifrici alle relazioni sessuali, i media-makers iniettano il da loro deciso contenuto nella vacua cavità cranica dell'uomo comune.

Le arti 'marziali' non fanno eccezione, rispondono alle stesse leggi naturali di tutto quanto il resto. Abili creatori di miti usano marketing virale per piazzare i loro DVD e simili, si colpisce il ventre debole del borghese ottuso e gli si dà la pillolina magica che lenisce le sue inquietudini. Come ho già spiegato non esiste persona che non abbia relazione col confronto fisico disarmato, è scritto nel DNA, e dunque è potenzialmente un mercato infinito questo.

Le arti marziali reali -detto 100000 volte- sono quelle provate e verificate, scuole di vita prima che di combattimento, dove s'impara a non credere a nulla di quanto non sia stato verificato sperimentalmente sia in prima persona che tramite test a doppio cieco, cioè le MMA per quanto riguarda le botte. Il combattimento misto infatti ha accolto nel suo pool genetico tutto quanto è applicabile in confronto concreto contro un avversario non collaborativo ed esperto e, per quanto sport giovane e ancora in evoluzione, oramai a livello planetario esso è definibile nel blend delle 4 Arti magiche, le modalità o sub-settori senza la cui conoscenza e pratica specializzata [con coach dedicati e sparring partner qualificati] fare MMA a livello professionistico al momento è impossibile:
1) Boxe
2) Muay Thai kickboxing
3) Lotta Olimpica
4) Jiu Jitsu brasiliano

Come ogni culto irrazionale, anche le arti tradizionaloidi-o fossili che dir si voglia- vecchie o modernissime che siano, sopravvivono assai bene alla loro dimostrata inefficacia, così come le sétte più demenziali prosperano nonostante le mille dimostrazioni sulla vera natura truffaldina e malvagia dei fondatori et estensori del metodo. Una famigerata 'nuova religione' in crescita in tutto il pianeta ad esempio, ha annunciato già varie volte con sicumera la fine del mondo, salvo far finta di nulla la mattina dopo!

A molti lettori di questo blog risulterà ovvio che tale atteggiamento è pazzesco, ma certo quanto di più comune su questo globo terracqueo.

Ancora una volta giudicate voi, con i vostri occhi. Di seguito osserverete 2 video, entrambi di sistemi popolarissimi sul mercato e che han fatto fare i soldini ai venditori di sicurezza liofilizzata. Trattano di difesa da atterramento (takedown), così come l'highlight a seguire che invece mostra cosa DAVVERO accade a questo proposito al momento che volano le legnate vere.

Sarà pletorico aggiungere che entrambe le arti tradizionaloidi rifiutano il confronto quasi no-limits nella gabbia perché dicono di essere "da strada" e troppo mortali..







Vi sembrano somiglianti? Anche un 2/1000? Bah...

Vi sembra, io vi chiedo, che i due video "tecnici" abbiano una qualche seppur minima relazione con la realtà? MINIMA dico io. Che per esempio il tipo che si lancia da un miglio si possa definire uno che fa un takedown? Un parere lo potrebbero dare i tradizionalisti disintegrati nei primissimi UFC, ad esempio.

Giudicate voi, da voi, coi vostri occhi.

martedì, ottobre 12, 2010


SEMINARIO AUTUNNALE COL NOSTRO
DIRETTORE TECNICO NAZIONALE:
M° FEDERICO TISI



In arrivo a Firenze il buon vecchio "Careca" Tisi -l'unico bipede al mondo la cui bravura aumenta col proporzionale deteriorarsi del suo padiglione auricolare- per il previsto e molto atteso appuntamento di mezza stagione.

SABATO 30 OTTOBRE
ORE 14.00/17.00
-
presso Palestra Samurai
Via A. Corelli, 49 (zona Novoli)

Il sito è facilmente raggiungibile in auto (uscita A1-Firenze Nord) e in autobus dalla stazione centrale di S.M.Novella.

Il seminario è aperto a tutti, di qualunque livello di esperienza o provenienza sportiva;
è previsto l'uso del Gi(kimono) ma saranno ammessi anche principianti assoluti non dotati di abito;
saranno trattate tematiche polivalenti, cioè di utilizzo sia in gare con Gi che senza (grappling, MMA).

Sarà presente al seminario più di un insegnante, così da poter seguire partecipanti di differente livello tecnico senza problema.

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Tutti i membri del team sono precettati!
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domenica, ottobre 10, 2010


UN JIU-JITSU DA CANI


Jitsuka e lottatori/fighters in genere, hanno uno stretto rapporto con i fidi quadrupedi. Amiamo i cani, ce li tatuiamo, li usiamo come simbolo delle nostre accademie etc.

Io possiedo un cane, naturalmente. Come me quasi tutti i jitsu-players appassionati condividono le quattro mura con un pelosone ambulante, e spesso li rispettiamo più della media del genere umano.

Io credo che questo disperato amore per i prodi amici dell'uomo derivi essenzialmente dalla naturale propensione ad ammirare il coraggio, la combattività ma soprattutto la fedeltà. Il lottatore secondo me ritrova nel tranquillo suo compagno di viaggio tutte quelle qualità che tanto ammira negli esseri umani e di cui tanto poco ne fanno mostra.

La nobiltà illimitata del cane, vero esempio di purezza d'animo, che mai tradirebbe il suo padrone e che per nulla la mondo rifiuterebbe di difendere se lo vedesse minacciato, affascina i combattenti. Il cane è come noi, o meglio: come noi ambiremmo ad essere. Gerarchico, coraggioso, leale verso chi lo aiuta nei casini, il cane non dimentica i torti né i favori. "Cave canem" dicevano i Romani (per inciso fanatici amanti dei cani e della Lotta) cioè stai attento al cane perché lui starà attento a te.

Pitbull, Rottweiler, Mastino, Corso, Akita Inu (come il mio) e altre razze da combattimento sono ovviamente le preferite dagli appassionati di MMA, ring e materassina. "Chi si assomiglia si piglia!" recita il proverbio, ma anche un ordinario meticcio se entra nella nostra vita ci piglia il cuore e mai se ne andrà. Il cane che ci accompagna è talvolta il nostro migliore amico, quello che non critica dietro le spalle e che non occhieggierà mai le cosce della nostra donna.

Ho un sogno ricorrente: mi trovo in mondovisione in diretta dal Colosseo; l'evento della serata galattica si chiama VFN, cioè Vivisection Fight Night. Bruce Buffer entra nell'occhio di bue, prima mi presenta poi strilla: "And now..in the red corner..a giant mutherfuckeeerrrrrr..a vivisectionist!".
Big John dà il via, inizia la vendetta.

A chi non l'abbia io consiglio di procurarsi un cane, lui vi insegnerà molto. Però bada bene di trattarlo con rispetto o te ne pentirai: il mondo è pieno di jitsuka che non aspettano altro che testare le loro finalizzazioni sui vigliacchi crudeli con gli animali.

giovedì, ottobre 07, 2010


IL KIMONO? OBSOLETO


Dopo aver diffuso video di Minotauro che difende l'uso del Gi, chiamandolo "la base di tutto nelle MMA", sono stato rimbeccato.

"Ma come sei naif, Mario! Oramai lo sanno TUTTI che il Gi è anticaglia, non serve a nulla, i metodi moderni prevedono il miscuglione di tutto subito, senza JIu-Jitsu classico.."

Io provo a postare DOZZINE di video a rinforzo della mia tesi, a pubblicare centinaia di prove del contrario ma nulla, sono 'superato', ci sono in giro certi espertoni a cui certo io non posso fare davvero concorrenza. Cotali cervelloni sono, loro sì, perfettamente aggiornati sulle ultimissime voghe, che ci posso fare?

Bisognerà spiegare che è superato anche a Johnny Hathaway, il giovin fenomeno britannico in forza all'UFC, l'imbattuto supercampioncino in attesa del prossimo match alla serata londinese prossima ventura.