mercoledì, luglio 07, 2010

CORSO SU REGOLE DI ARBITRAGGIO
COL M° MANSOR - REPORT


Un bellissimo weekend all'insegna della tecnica a Roma.

Protagonisti:
1) il M° Alvaro Mansor da Rio de Janeiro, responsabile mondiale del settore arbitraggio per la IBJJF;
2) il nostro M° Federico Tisi, DT nazionale Italian Connection, responsabile italiano per la federazione internazionale e ospite+organizzatore dell'appuntamento;
3) 40 atleti e insegnanti di BJJ assisi per due lunghi giorni sul duro parquet del centro tisiano, sito sulla via Aurelia;

tra questi io, Pippo e Tortello ben intenzionati a scoprire le pieghe del regolamento di gara della nostra arte.

Alvaro è stato fenomenale, ha dato a tutti un nuovo livello di comprensione dello spesso mal interpretato regolamento, e in due intense giornate ci ha condotti per mano a scoprire quanto anche i più esperti tra i non arbitri diplomati avessero da imparare. Con flemma e simpatia da vero carioca, il maestro ha demolito molte false impressioni, interpretazioni inaccurate e veri difetti che tutti avevamo. Nell'ottica di far salire il livello tecnico della nostra arte in Italia, questo è stato un momento imprescindibile di progresso. Ancora una volta si deve ringraziare Fede, serio professionista con la missione di portare il Jiu Jitsu italiano ai vertici mondiali per qualità.

Come ha ben detto il M° Mansor, il regolamento di BJJ è eccezionale nel promuovere un confronto sportivo inteso a preservare il valore combattivo dell'arte, ma spesso è poco conosciuto da arbitri improvvisati, frequentemente maestri o atleti esperti 'assoldati' sul luogo di gara. L'Italia si unisce alle migliori realtà planetarie nello sforzo di dare al movimento il miglior livello gestionale possibile; ultimamente a questo pro, IC ha organizzato solo gare con i massimi standard esistenti, specie a livello di arbitraggio (esclusivamente direttori di gara formati da Mansor stesso).

Il lavoro svolto è stato duro, lo confesso. La messe di informazioni abbondante, le molte ore etc. han messo a dura prova le capacità mnemoniche, ma ne è valsa la pena. Salutiamo con tanta simpatia il cordiale maestro e lo ringraziamo, in attesa di un suo prossimo ritorno tra noi.

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