LA CONTRO-RIVOLUZIONE DEL CROSS TRAINING:
DO YOU CROSSFIT?
"I calciatori non hanno neanche il tempo di pensare. Hanno i procuratori e gli sponsor, maneggiano miliardi, vanno in tv, ma sono tutti molto ignoranti, di un'ignoranza incredibile".
(don Setti, staff Fiorentina Calcio)
C'era una volta Olimpia.
Nell'ecumene mediterraneo vivificato dalla civiltà, cioè il mondo greco-romano, i migliori giovani delle città ogni quattro anni si incontravano nella località ellenica allo scopo di dimostrare il loro valore. Quando eravamo civili il mondo ruotava intorno a questo concetto, l'eccellenza umana, e come ho già spiegato mille volte il vincitore di Olimpia -quello assoluto- era il laureato nel Pancrazio, gli altri "medagliati" erano solo campioni di specialità.
In quell'immenso laboratorio mondiale che fu il nostro mare, per secoli popolazioni intere si dedicarono con tutte le loro forze a trovare i migliori metodi per implementare le possibilità di vittoria. Cosa facevano questi atleti dell'antichità? Allenamento incrociato, cioè quello che oggi si definisce cross-training. I combattenti si rivolgevano infatti ai maestri delle singole discipline (salto, sprint, lanci etc.) per migliorare le capacità condizionali ed esprimerle tutte nella più sanguinaria delle lotte.
L'idea di completezza ritornò anche nei giochi moderni, e fu il De Coubertin stesso a volere il Pentathlon Moderno per riassumere in una singola gara le abilità militari indispensabili alla sua epoca. Anche la più tarda scoperta, il Decathlon, è originato nella stessa mentalità: saper fare tutto. Le moderne olimpiadi però sono state ideate da persone sì furbe ma IN-civili, barbari normanni o sassoni, e perciò non possono concedere più di tanto alle vere aspirazioni di eccellenza, preferendo puntare sul business.
Con l'aver conquistato e incapsulato dentro lager burocratici tipo CONI lo sport, i padroni del mondo curano attentamente che il fenomeno resti nei binari da loro indicati (lucrosi affari, intrattenimento delle folle) ma che NON rischi mai di rilucere come fonte gratuita di evoluzione personale, spinta metafisica al miglioramento di sé. Nella moderna scienza dello sport occidentale infatti c'è tutto quel che serve, ed è per questo che la maledetta RAI tivvù durante le Olimpiadi sceglie accuratamente di NON dare spazio e risalto alle discipline formative, portando invece il pubblico bue a interessarsi di Pallamano, Ping Pong e Dressage.
Gli eredi delle buone famiglie classiche come venivano educati? A pane e Lotta, e questo lo sapete già. E poi? Ginnastica a corpo libero e attrezzistica, nuoto d'estate, atletica leggera (ocio: nulla sulla lunga distanza!), sollevamento pesi.
Ci sono profondissime ragioni biologiche evolutive sul PERCHE' i nostri savi antenati maestri d'ogni scienza facessero così, e solo in questi tempi ce ne stiamo rendendo conto tramite studi incrociati di: antropologia, storia, archeologia, biologia molecolare, dietologia, scienza dello sport, genetica. Il discorso si fa troppo lungo ma riassumiamolo così: 2000 anni fa erano molto meglio allenati della media dei professionisti odierni, tranne sporadici esempi che emergono tipo GSP.
Noi europei abbiamo inventato tutto, però i veri maghi della commercializzazione sono gli yankee, e c'è voluto il loro fiuto commerciale per diffondere a livello mondiale l'arcaica esigenza dell'allenamento incrociato ai fini prestativi. Mercè la loro potenza mediatica ci arriva (ritorna??) dagli iuessei il più innovativo e in realtà antiquissimo sport: il Crossfit.
Cito da wiki:
"Il CrossFit è uno sport che richiede forza e condizione atletica: unisce al suo interno sollevamento pesi, velocità e ginnastica".
Uhhmmmmmm...suona già sentito, vero? Hehehehe...
Continua l'encicolpedia online:
"Il CrossFit richiede l'abilità di svolgere qualsiasi attività, anche quelle meno familiari, con successo e combinate tra loro in una serie infinita di varianti.
Il Crossfit rende necessario allenare tutti e tre i percorsi metabolici (aerobico, anaerobico lattacido, anaerobico alattacido) bilanciando gli effetti di tutti, rendendo l'atleta praticante di un "fitness totale".
...
Gli atleti di CrossFit si esercitano con corsa, vogatore, salto della corda, arrampicata e spostamento di oggetti stravaganti; spesso muovono carichi pesanti velocemente e per lunghe distanze e usano le tecniche del Powerlifting e del Sollevamento pesi. Utilizzano inoltre manubri, anelli da ginnastica, sbarre per trazioni, kettlebell e molti esercizi a corpo libero."
Potente sensazione di deja vu, no?
E' la ricerca della massima prestazione fisica integrando gli strumenti della tradizione occidentale, il tutto miscelato da spettacolarità e marketing ammergiheno DOC.
Faccio una precisazione: io NON insegno lo sport Crossfit né posseggo alcuna certificazione della casa madre. Lo scopo di questo post NON è magnificare il Crossfit di per sé bensì riportare l'attenzione sulle discipline che lo costituiscono e soprattutto sulla mentalità che lo ha generato, svariate decine di secoli fa. Il Crossfit è una disciplina a sé stante, sulla quale i pareri ovviamente sono diversi, ma essa non m'interessa più di tanto. Quello che voglio ribadire è che la nostra civiltà ha sviluppato le singole metodiche necessarie a creare l'atleta perfetto già un'era addietro, e che esse oggi sopravvivono nelle moderne olimpiadi negli sport di:
1) Ginnastica
2) Atletica leggera [corse veloci, salti, lanci]
3) Sollevamento pesi
L'esigenza del marketing di creare delle competizioni specializzate di Crossfit ha del buono e del meno buono ma sinceramente esula dall'interesse specialistico di chi COMBATTE e che quindi ha già un disciplina-madre in cui riassumere tutte le capacità singole. Io vedo nella nascita di questa disciplina sportiva un humus culturale, l'empito di abbandonare le minchiate del fitness da borghesi strulli e ricercare eccellenza nell'efficienza.
In un recente post ho descritto cosa vuol dire stare in forma, in questo indico per sommi capi il come. Riconosco che è assai improbabile che il praticante medio abbia la possibilità di incrociare un coach competente in questo senso, e tocca quindi ricorrere a seminari, video e lezioni private per re-imparare le abilità individuali (almeno quelle basiche) delle discipline davvero utili. Il bisogno descritto, quello di avere un fisico statuario ed efficientissimo in combattimento, si può soddisfare soltanto dimenticandosi della oziosa mentalità da bambolotti da rivista patinata e girarsi verso un passato remoto ma assai presente.
L'aspetto più criticato nel Crossfit è la mancanza di metodologia e programmazione dell'allenamento secondo scienza e tarato sull'individuo, ma ripeto che questa argomentazione diventa inutile quando si comprende la differenza tra "crosstraining olimpico" e sport Crossfit. Il secondo ha vita propria e si pone come disciplina spettacolare, mentre il primo si sta enucleando piano piano nelle più sperimentali accademie di MMA, all'interno delle quali convergono le moltissime risorse tecniche (e finanziarie) indispensabili a ricomporre il puzzle.
Per i più fattuali tra i lettori posso consigliare il seguente viatico da maturi autodidatta (ma sotto coach professionisti):
A) apprendere il trio del powerlifting e lavorarci duramente fino a mirare a staccare/squattare il doppio del proprio peso corporeo (panca 1 volta e mezzo); obbligatori anche push press, trazioni alla sbarra e tutti gli esercizi per il core.
B) apprendere la giusta tecnica di corsa e scatto dai blocchi per gli sprint (40-60 m in piano e salita).
C) sulla base dei 2 precedenti 'montare' le alzate olimpiche, i kettlebells, la salita alla fune e quel che da adulti riuscite a fare della ginnastica (ad es. i muscle up agli anelli).
Un sapiente melange delle numerose abilità apprese NON è facile da approntare, sarebbero utilissime delle profonde conoscenze di programmazione e metodologia dell'allenamento e di alimentazione evolutiva unite a quelle già altamente complesse di ogni singola disciplina da combattimento, per non parlare dell'interdisciplinarietà topica delle MMA. Un povero mortale non può sapere tutto, ed è per questo che le accademie internazionali hanno un pool di esperti che lavora all'unisono, facendo "crosstraining delle menti". Dato che però questo articolo non si rivolge né a Shane Carwin né a Jim Miller ma a comuni amatori, vi rimando alla note sopra sull'autoapprendimento e sull'investimento sul versante tecnico (tempo, fatica, soldi) in quest'epoca di pionieri del ritorno al passato.