PERCHE' ALLENARSI A COMBATTERE
Prendo spunto per questo articolo da un bel video trovato sul tubo.
Allenarsi nelle arti da combattimento reale è un panacea. E' utile, dona fiducia in se stessi, crea un fisico bello e agile, mette a contatto con gente palluta e poco incline alla fighettaggine calciattorica, è senza limiti e l'apprendimento dura per tutta la vita, e potrei elencare altre 320 cose.
A me preme demolire il mito imposto a viva forza dai media asserviti al regime (l'itagLia è a tutti gli effetti una colonia iuessei, ai sensi degli accordi di Cassibile e in virtù della resa incondizionata del 1945) che combattere a mani nude sia cosa da barbari, da gente rozza e ai margini della società.
Molte volte ho ribadito una verità storica, e cioè che i grandi Imperi del passato erano guidati da caste di guerrieri e che l'arte di lottare era privilegio (seppur non sempre esclusiva) dei colti e dei ricchi. La Boxe ottocentesca inglese per esempio era detta la Noble Art in verità per la sua pertinenza alla classe aristocratica.
Nel Jiu Jitsu non è difficile incontrare laureati, professionisti affermati e ogni sorta di lavoratore di concetto, lo si sappia. Solo che dall'esterno non lo si capisce, che spesso sono rasati, tatuati e con le recchie orride!
Lottare è cosa umana, svilupparsi in tutte le componenti umane (fisica, psichica e spirtuale) è cosa divina. Stare al bar con il bicchiere di gin o a casa a guadarsi la tivvù invece è cosa sub-bestiale e indegna di chi si vanti d'avere un cervello in mezzo al cranio. Ita est.
3 commenti:
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Davide Biagiotti
A condizione di incontrare istruttori professionali e strutture adatte o si rischia la fine del sottoscritto..
Mi sembra ovvio, anonimo.
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