Prendo spunto dalla serata di boxe amatoriale a cui ho assisitito ieri sera presso la palestra della Montagnola (:ennesima vittoria del colosso Giano Lenzi per Ko) per parlrmi addosso della Nobile Arte.
Questa meravigliosa disciplina versa oggi in uno stato preoccupante.
La diffusione sempre minore, gli azzerati gli spazi sulle TV, la frocizzazione della gioventù ma in particolare lo stato di estrema corruzione dei vertici organizzativi danno un'immagine sconsolante di questo meraviglioso sport. Tutte le virtù virili che il Pugilato impersonifica (e che la fecero sempre per questo preferire alla Lotta presso i Romani) stanno scomparendo nel mondo, e quindi tutti i sistemi ideologici e psicofisici che la virilità veicolano vanno a finire dritti nella canna del cesso, ahinoi. Ciò non significa certo che domattina la Boxe sparirà, ma fanno cmq prevedere un declino paragonabile a quello imposto dal Potere alla Lotta Olimpica.
In un mondo dove la figura del Padre è assente, di bimbi tirati su da mamme single isteriche (ricordate Tyrel Durden in Fight Club?) o peggio da coppie di gay degenerati, la Virilità è il fantasma sempre più evanescente. L'Uomo non si vuole che esista, morte dunque a tutto ciò che di Uranico e maschile il mondo abbia conoscenza.
Per me invece il Pugilato resterà sempre magico, e l'odore del ring impregnato di sudore il più delizioso degli aromi. Quando entrò in una sala e dalla penombra si staglia illuminato il quadrato su cui danzano due giovani combattenti, ringrazio il Cielo di poter vivere in un mondo in cui certe discipline giuste e profittevoli per chiunque ne venga a contatto (atleti, famiglie e spettatori) ancora per il momento hanno esistenza.
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