CRISI E PUNTO DI VISTA
da JITSUKA
Vi tranquillizzo subito: questo NON sarà un post economico-politico. Chi mi conosce può testimoniare che ho tutte le informazioni reali sulla crisi epocale che si addensa, non le ultraminkiate dei media; se interessati mi scrivete in pvt.
Quello che invece è il tema di questo pezzo è l'atteggiamento differente rispetto alle varie 'crisi' che può tenere e spesso terrà un combattente addestrato nel nostro jiu-jitsu (ma chiaramente non solo) rispetto al comune profano.
La vita umana è in effetti una sequela di 'crisi' e come diceva il Signore Buddha, essa è inestricabile dalla sofferenza. Soffrire dunque E' vivere e non ci son kézzi (alla Lino Banfi), le cose stanno così. Io ho attraversato miriadi di metodi introspettivi, meditatativi, esoterici e marziali, e a ragion veduta quindi posso affermare che NESSUNO crea più forza interiore nel praticante del cd. Gracie Jiu-Jitsu o brasiliano che dir si voglia. Le ragioni di ciò sono molteplici, dall' insuale e completo lavoro sulla spina dorsale in tre dimensioni (vedi 7 Chakra e 3 dan Tien) all'atteggiamento mentale nei confronti di una superiore pressione dell'avversario e delle circostanze.
Insomma, per me che li ho visti davvero tutti in ordine alfabetico dall'Aikido allo Yoga, il BJJ risulta il più rapido e durevole metodo catartico su piazza, senza nulla togliere agli altri metodi, ognuono a modo suo originale, e ovviamente in sé a tratti superiori allo stesso BJJ. Ciò non lo scrivo per denigrare niente o nessuno, che è giusto e doveroso rispettare qualunque metodo serio di sviluppo dell'Uomo. Lo dico solo per far presente a voi che ne potete godere, di quale enorme vantaggio potenziale abbiate tra le mani nell'affrontare questo 'cammino di sofferenza' che è la Vita.
Le crisi non finiranno, dietro l'angolo ce ne sarà sempre un'altra, è la Legge. Sui motivi di ciò scrivetemi se volete, ma questa ovvietà non si può mutare. Allenandosi duramente e con il serio scopo di mutarSI internamente ma anche esternamente, si creerà in voi un serbatoio gigantesco di Forza (non solo fisica) con il quale affrontare spavaldi e saggi qualunque deliziosa cattiveria che il nostro Sé abbia deciso di(o dovuto) subire.
Mentre il mondo esterno collassa sotto il peso del capitalismo finanziario di rapina, sotto la pressione della Globalizzazione sfrenata, un costante ricerca INTERIORE di benessere ed equilibrio avrà prodotto in noi una calma che i comuni profani non intenderanno. A chi mille e mille volte avrà affrontato se stesso sulla materassina, a chi avrà ridimensionato il proprio Ego nell'empito della lotta, a chi avrà indurito lo spirito e addolcito il cuore, a questi splendidi jistuka, che siano operai o dirigenti nella recita esterna che il mondo ci impone, a loro sarà concesso di rimanere calmi mentre tutto intorno gli altri decerebrano e poi crollano.
I soldi, le case ma anche le persone care ci possono venir tolte. Nessuno o niente invece mai vi potrà levare quello che siete dentro e la Forza che vi alberga. Sotto con gli armlock, gente! Via di kettlebell, corsa e flesisoni, dagli con l'omoplata e i raspado, sono un dono del Cielo.
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