martedì, febbraio 16, 2010


IN GUARDIA!


Nessun riferimento alle P.S. né alla vispezza contro i borseggiatori sull'autobus.

Qui si parla della leggendaria Guardia del Brazilian Jiu-Jitsu. Che cos'è esattamente? In estrema sintesi, si dice 'fare guardia' quando si usano le gambe per difendersi una volta schiena a terra. Detto invece un po' più complicato, la guardia è quello sbarramento difensivo fatto di spazzate (ribaltamenti), ganci difensivi sul corpo dell'avversario e finalizzazioni tramite il quale si evita che l'avversario superi la linea prospettica delle nostre anche e ci 'passi', cioè riesca a stabilire una posizione dominante con la quale imporci il suo peso (laterale, montada, schiena) e controllarci.

L'enorme e ultravariopinto sviluppo che nel BJJ ha avuto la guardia e cioè il combattere schiena a terra è un po' il marchio di fabbrica di questa arte rispetto ad altre, e si è originato nella mancanza di vittoria per schienamento che si usa per regolamento. I giappi e poi ancor di più i Gracie realizzarono molto presto che culo per terra ci si fniva comunque se opposti a tizi grossi+cazzuti, indi ragion per cui fecero di necessità virtù e dettero la stura a una massiccia creazione di strategie/tecniche tramite le quali riuscire a salvare il sedere in situazioni nelle cui la prima spinta-colpo li si son presi perfforza.

L'incredibile efficacia della guardia è tale che il moderno BJJ è diventato ESAGERATAMENTE guardero, a tal punto che troppi praticanti si rifiutano di lottare in piedi e si sparapanzano a mulinare le gambette da subito. Questo è negativo, e va combattuto, ma c'è da dire che a volte (spesso) si riesce così ad avere vinta la pugna contro energumeni sui quali pugni e proiezioni fanno come i volatili alle signore anziane.

Il vecchio Gracie JJ era scarno di proiezioni e considerava poche posizioni essenziali in piedi, quelle indispensabili per la difesa personale: double leg, single, osoto gari e simili. Nel combattimento reale è infatti assai arduo far frullare per l'aire gente più grande di noi e che è partita per prima al suon di cazzottoni, e i brasiliani decisero di non seguire il Judo nella strada senza uscita dell Ippon-a-tutti-i-costi, e si concentrarono su trascinamenti e successiva strategia di posizionamento al suolo.

Nella mia accademia si segue il precetto di proiettare l'avversario e quindi la lotta in piedi -pur senza diventare degli specialisti- è allenata a ogni lezione. Ciò detto, rimane vero quanto sopra enunciato, e anche da noi come passare la guardia è e rimane la principale abilità da conseguire, e la più difficoltosa. Il costante, indefesso muoversi a prendere la posizione rende il BJJ ultraefficace e di questa fissazione il passare è la parte principale.

Vado a dare degli esempi dell'uso della guardia, sia di BJJ amatoriale che altro.





Qui sopra Mendes, l'enfant prodige del BJJ alle prese con un connazionale dalla suerreale impassabilità.





Due fenomeni del grappling senza il GI: Leo Vieira -il Dio del BJJ- che suda sette camicie col giovine talento USA Glover.





E qui invece l'old boss di tutte le MMA, Fedor [che non fa BJJ bensì Sambo, Judo e Lotta], mettere al posto suo un bombardone di wrestler come Coleman.






All'epoca dei veri NHB, un Renzo Gracie di qualità usare la guardia per smontare il feroce sambista Taktarov.





Una luta casada (rissa senza esclusione di colpi) tra un yankee pro del ring, Bennett e un M° di Jiu-Jitsu, Cristiano Marcello, avvenuta nel dietro le quinte del PRIDE.

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