lunedì, marzo 31, 2008


NGT4 MILANO - REPORTAGE
Sabato mi sono fatto una full-immersion milanés davvero gustosa.
Allenamento all'ora di pranzo coi cattivelli di Milanimal; tre saporosi round con Andrea mi hanno davvero divertito. Ruzzolarsi con una 'bestia' quale il sig.Pitbull Baggio è sempre un onore e anche un 'onere', vista la gigantesca pressione che la neo-cinta nera mette nel suo posizionamento offensivo. A parte le sette o otto finalizzazioni che mi ha inflitto, Andrea mi ha dato ancora una volta saggio del suo favoloso JJ, tecnico ed essenziale come pochi: non per nulla è il campione europeo! Bella anche la lotta con Junior Garvaglia alla fine.
Con Federico poi ho fatto visita al grandioso Ivan Serati. Il fighter meneghino si è rivelato una persona simpatica e intelligente, un vero gentleman della gabbia, con il quale si è potuta intrattenere una conversazione davvero illuminante su tanti 'segreti' del mondo delle MMA british (Ivan è atleta di punta del Cage Rage), nonché un allenamento di BJJ per il vale tudo agonistico, tenuto dal Tisao.
Di seguito al PalaIseo per i match.
Bella la serata, organizzazione buona, scontri equilibrati e abbastanza entusiasmanti. Unica solita nota stonata il pubblico delle "piccole" occasioni, davvero ingiusto per tanto impegno profuso da atleti e organizzatore..
I match più significativi:
Ciro Ruotolo, jitsuka di Salerno che di recente ha battuto nelle Blu il nostro Grigno Franceschini, mantiene la cintura e si limita a martellare dalla montada per 2 noiosi round il suo sfidante marocchino. Il maghreb era stato presentato come uno striker molto esperto, ma di MMA non sapeva fare nulla, dimostrando molto coraggio e stoica determinazione ma tecnica al suolo equivalente a una frazione di zero.
Jonathan Novaes, cintura nera della Brasa, vince in scioltezza il torneo e disfa in finale il suo connazionale e collega cintura nera di BJJ Nilson Lopes. Entrambi avevano spacciato in semifinale avversari fisicamente ben piazzati ma molto meno preparati nel ground fighting.
Il match tra i due ragazzi brasilliani è stato un vero tripudio di BJJ, vinto con un kata-gatame dalla schiena arrivato dopo una bomba mostruosa che aveva aperto la strada al passaggio di guardia. In precedenza Novaes aveva difeso con classe una insidiosa combo armbar-omoplata del segaligno ma tecnicissimo Lopes.
Matteo Minonzio torna alla bella vittoria, dopo una legnata di Ko rimediata in Lituania soli 13 gg prima.
Matteone domina il suo avversario sloveno, più giovane ma meno fisicato, sia in piedi che al suolo. Con Federico che incessantemente gli urla i suggerimenti, il buon Minonzione nazionale stavolta riesce a contenere la sua proverbiale nevrosi e a starsene discretamente posiuzionato nella mezza guardia; fallisce un paio di chiare occasioni di pigliare la schiena al suo avversario e di strangolarlo, è vero, ma tutto sommato mette in mostra un grappling assai meno approssimativo del solito, e infatti vince senza dubbi uno scontro tenuto per il 90% al suolo.
Anche questo torneo vede il 100% dei match vinti a terra, e tutti gli scontri a favore dei jitsuka. Ragazzi, come ve lo devo dire, in cinese, in swahili? Mettevi il Gi e sotto col BJJ se volete fare MMA!
P.S.
grazie mille per l'ospitalità e abbracci al buon vecchio Luigi Peuqeno.

giovedì, marzo 27, 2008


TO GI or NOT TO GI, THIS IS THE QUESTION!
Una delle questioni inesauste et inesauribili del 'popolo del web' è l'uso del Gi (kimono) nella preparazione per le MMA, per la fase al suolo si capisce.
Cominciamo col dire che il Gi nelle MMA è UTILE ma certo NON INDISPENSABILE, visto che le MMA sono meta-modali per definizione e che quindi non esiste né mai esisterà un unico modo per allenarvicisi. Alle MMA va pensato come a un regolamento minimale, non certo come uno 'stile' o una compilation di tecniche e atteggiamenti tattici vari, compresi i panni che uno si mette addosso.
Dunque, seppur risulta indubitabile che ci si possa allenare nelle MMA anche senza Gi, ciò NON significa che esso non abbia un suo posto preminente, per quanto riguarda la componente BJJ e la fase al suolo. Allenarsi col Gi in piedi (colpi e lotta) è deleterio e oggettivamente non c'è nessuno al mondo che lo faccia, mentre è altrettanto oggettivo che la maggior parte dei campioni e di Submission e di MMA provengono dal BJJ classico col kimono. Atleti nati e cresciuti sportivamente senza Gi come Sakara o Babalù Sobral hanno parlato al mondo della necessità di allenarsi anche col kimono a terra.
Analizziamo i fatti.
Gli attuali dominatori del mondo Grappling no-gi sono tutti jitsuka che si allenano quasi sempre col kimono. Stessa cosa avviene nel mondo delle MMA, visto che praticamente tutti i titolari di corone UFC sono allenati nel BJJ classico col Gi. Il fatto è che 'sta gente sono dei professionisti e campano di MMA, non dei settari alla ricerca di dimostrare chissacche,punto.
Dalla spassionata analisi dei fatti si evince che il Gi è utile, è uno strumento efficace e che seppur è possibile bypassarlo (come ogni altro singolo elemento tipo pesi etc.) di sicuro non è consigliabile.
Famosi avversari del Gi quale Eddie Bravo, il geniale californiano innovatore del BJJ, finiscono per contraddire se stessi; Eddie scrive decine di pagine avversando il kimono e poi ne sparge altrettante per ... difendere l'uso dei pantaloni del Gi medesimo in allenamento! Il BJJ-wizard con la barbetta ci dà -suo malgrado- la spiegazione del fenomeno/GI in preparazione per Grappling e MMA: indossarlo permette un allenamento PIU' tecnico in virtù del fatto che impedisce molto l'uso della forza per 'strappare'. I pragmatici brasiliani invero lo hanno sempre adottato per il suo uso meccanico, senza altra motivazione che la sua praticità.
Si può pensare al kimono come a qualunque altro mezzo per incrementare le nostre abilità, cosa che si deve valutare dai risultati in gara e non da ideologie semiserie.
Un atleta di MMA è come l'aspirante chirurgo che si addestra alle sezioni col bisturi; mentre impara la precisione massima nell'incidere le carni, il neo-dottore NON indossa i guanti di lattice. Al fesso che gli rimproverasse di non mettersi nelle 'condizioni da gara' egli sdegnosamente risponderebbe che si sta allenando, e in allenamento deve sviluppare tutta la finezza di movimento possibile, cosa che poi si ritroverà sotto i guanti sterili al momento dell'operazione.
L'importanza dell'utilizzo del Gi non dovrebbe essere sottostimata, e per esperienza personale e di tanti amici agonisti, posso recisamente affermare che l'aspetto "tattile" di chi lo usa è ben diverso da chi non lo conosce. Usare il Gi con regolarità nella fase a terra SGREZZA la lotta, rende l'atleta più versatile e meno rigido. La superiore morbidezza e sensibilità manuale del jitsuka classico o 'kimonista', sono aspetti molto conosciuti da chi frequenta i circuiti della Submission e delle MMA. E' chiaro che in paesi dove il BJJ non è diffuso i coach locali non si alleneranno come a Rio, e si affideranno per il ground work a quello che conoscono.
In fondo il problema è malposto.
Visto che non trattasi di "dogma di fede" ma di sport, un indeciso dovrebbe solo analizzare i fatti, e i fatti dicono: il Gi è utile senza ombra di dubbio, è uno strumento intelligente per raffinare il lavoro al suolo, e ciò in base alle classifiche sia di Grappling che di MMA, oltre che del buon vecchio buon senso.
Il BJJ è parte fondante e preminente delle MMA, e quest'arte ha sviluppato metodiche eccezionalmente valide basate sull'uso del kimono, e ciò sia detto senza difesa di parte ma per semplice constatazione. L'altleta che prepara un match di MMA si avvarrà della massima abilità modale di coach e sparring partner, senza però massimalismi ottusi. Dunque, se lo gradisce e lo ritiene utile, farà come la maggior parte dei campioni attuali e si allenerà spesso col Gi, altrimenti seconderà il suo istinto e bandirà il vecchio pigiamone ruvido.

mercoledì, marzo 26, 2008


NOSTRO PADRE IL SOLE e
LA SALUTE FISICA
La scienza poco mainstrem non fa che confermare ogni giorno le vecchie tradizioni e gli antichi proverbi.
A ritroso nel tempo, dai maestri Yoga ai Romani, fino alle nostre nonne, per tutti era cosa nota l'importanza di ESPORSI ALLA LUCE DEL SOLE.
Oggi che generazioni intere si irretiscono dietro ai computer e crescono rachitiche, è sempre più importante ribadire il concetto: il Sole ci è amico e, con le dovute cautele (è un amico potente), bisogna trovare il modo di stare sotto la luce diretta dell'astro solare 15 minuti al dì. Io posso testimoniare di persona l'utilità eccezionale di stare quel quarto d'ora sotto il sole. Non passegiando o sotto i palazzi, proprio fermi al sole a pigliare la tintarella, 15 minuti fermi e non di più, anche d'inverno o con la pioggia (..ombrello, figli)
Riporto di seguito uno stuzzicante articolo sull'argomento. Buona lettura e buon quarto d'ora quodiano con il Padre SOLE.
* * *
La luce che cura
Lucia Zambelli
Che il sole e la sua luce abbiano effetti benefici sia sul corpo che sulla psiche non è certo una novità. Ma le rivelazioni che Fabio Marchesi fa nel suo libro sono assolutamente sconcertanti.
Se utilizzata in modo corretto, assicura l'autore, la luce del sole è "capace di 'sconvolgere' in meglio la vita di chiunque, riportando il corpo umano a funzionare perfettamente, risolvendo gran parte di quei disturbi che possono impedire a chiunque di godersi una vita sana e felice." Il libro in questione è 'La luce che cura', edito da Tecniche Nuove (19,50 euro) e scritto da Fabio Marchesi, ingegnere, scienziato e ricercatore membro della New York Academy of Sciences e dell'American Association for the Advancement of Sciences.
Marchesi, considerato il massimo esperto italiano sulle applicazioni terapeutiche della luce, è autore di decine di brevetti internazionali su sistemi e apparecchiature terapeutiche basate su raggi infrarossi, ultravioletti e ad ampio spettro. Riportando i risultati di rigorose ricerche scientifiche, Marchesi dimostra nle suo libro che il sole, la luce e i raggi ultravioletti hanno strabilianti effetti terapeutici.
Per esempio:
- che il sole e i raggi ultravioletti riducono il colesterolo e le carie dentali, migliorano il sistema immunitario, aumentano libido e fertilità, prevengono i tumori
- che sono un 'nutriente' indispensabile alla salute dell'uomo
- che l'illuminazione artificiale indebolisce il sistema immunitario, altera i ritmi biologici, lo stato emotivo, i sistemi metabolico, endocrino, aumenta i livelli di stress
- che il sole e l'illuminazione ad alta intensità sono la più efficace terapia contro la depressione
- che l'altezza da adulti dipende dalla luce solare a cui ci si è esposti nei primi mesi di vita
- che i bambini esposti a luce naturale e ultravioletta hanno migliori voti a scuola, minori assenze per malattie, miglior crescita e sviluppo, minori carie dentali; il loro quoziente intellettivo aumenta se stanno in stanze dipinte di giallo e arancione
- che la luce infrarossa e ad ampio spettro regola l'appetito, stimola il metabolismo e il dimagrimento.
Insomma, come scrive l'autore, 'La luce del sole è la più potente medicina che la natura abbia messo, gratuitamente, a disposizione dell'uomo'.
Fonte:http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,3895,00.html

martedì, marzo 25, 2008



6 APRILE, A FIRENZE SI COMBATTE:
SLAM!
Nell'ottica di fornire il mio sostegno allo sviluppo delle AdC, ho accettato l'offerta del combattente pratese Marco Santi di arbitrare il torneo da lui organizzato, il primo di questo tipo nella nostra città: lo SLAM.
Trattasi di MMA soft, cioè con limitazioni regolamentari tipo divieto di gomitate in faccia e ginocchiate etc, torneo da farsi sulla materassina invce che sul ring. La difficile comunicazione tra me e Marco ha reso l'evento un po' misterioso dal punto di vista delle regole dello scontro, ma si tratta di un'epoca pionieristica la nostra e ce ne si deve rendere conto. A detta di Marco verrà tenuto un briefing chiarificatore la mattina assieme ai coach, affinché il nebuloso regolamento diventi limpido per tutti il giorno 6.
In ogni caso, dico la mia QUI.
Farò di tutto per salvaguardare la SALUTE dei ragazzi, ma non fermerò match al primo buffetto. Sarò invece infelssibile sulle trick-locks, cioè cervicali e leve in torsione, specialemente la famigerata leva al tallone: appena entra blocco, volenti o nolenti. In pratica sarà qualcosa di molto simile allo Shooto Amatoriale, colpi della Kick in piedi e sottomissioni al suolo, anche se percuotere a terra sarà cmq permesso. Sarà dunque concessa larghezza nelle percussioni al tronco e alle gambe, mentre poca ne sarà data nelle botte in faccia. Per evitare contestazioni anche motivate rimando al sermone che terrò agli allenatori il 6, durante il quale sarò superpignolo, e così eviteremo contestazioni.

mercoledì, marzo 19, 2008


IL NONNO PIU' TOSTO DEL MONDO
Ritorna nella gabbia il supermitico Skip 'No Mercy' Hall, alla incredibile età di 63 [sessantatré] anni!
Il nonno più duro del mondo combatterà il 22 p.v contro un signore dell'età del figlio; niente di speciale per chi ha lottato con gente dell'età dei NIPOTINI.
Pochi sanno che Hall ha combattuto con il grande Dan Severn; insieme facevano 1 1 0 anni di età.
L'ex Guanto d'Oro, ex Forze Speciali in Vietnam, l'ex..tutto Skip Hall mi fa commuovere e una volta ancora dimostra l'incredibile e illimitata potenzialità del genere umano.
Sia benedetto Mr. Hall, Lei è la speranza di tutti noi.
Se però penso che mi vengono in palestra dei ventenni che si rammaricano di essere troppo vecchi per allenarsi..

PODOLOGO INTERNATIONAL:
DALLA SICILIA ALL'UNDREGROUND BRASILIANO
Infervorato d'amore per la sua garota, il buon Francesco 'Podologo' Pelonero, ha lasciato nuovamente la natia Canicattì alla volta di Rio de Janeiro.
Il buon Podo sta raccogliendo ottimi risultati nello sparring di BJJ coi mostrilli locali, tanto che l'han promosso sul campo e lo hanno inserito nella lezione per Avanzati.
Tra i vari Troll il buon Francè ha di recente avuto modo di grufolarsi con il seguente tipino, fresco fresco dal Rioheroes. Buona visione.

martedì, marzo 18, 2008


I "PIU'" & I MIEI PREFERITI
Il più pazzo e imprevedibile:
'Leglock' Imanari
Il più forte a terra:
Dean Lister
Il più bombato:
Randlemann
Il più antiestetico:
'Zuluinho'
Il più assurdo:
'Butterbean' ex-aequo con 'Tank' Abbott
Il più antipatico:
Tito Ortiz
Il più non-ko-izzabile:
Mark Hunt
Il più invincibile:
Fedor Emelianenko
// PREFERITI \\
Amici&maestri:
Lorenzo 'Borg', Vitor 'Shaolin' Ribeiro
Pesi Leggeri
Hansen, 'Kid' Yamamoto, Gomi, BJ Penn
Medi:
GSP
Mediomassimi:
'Spideman' Silva
Cuiser:
Lyoto Machida, Thiago Silva
Massimi:
'Minotauro' Nogueira
*** Pound for Pound il migliore (più completo) è ***
Norifumi 'Kid' Yamamoto


IL NEO PRIDE DREAM ALLA GRANDISSIMA

Fischia, i jappi ce l'hanno fatta, sono di nuovo lì a organizzare le MMA più belle del mondo!

Bellissimo il neo evento pridesco, a parte la sfiga del no-contest Aoki-JZ.

Guardatevi con immensa goduria gli incontri di Hansen e di 'Buscapè' Firmino, un vero tripudio di BJJ, tecnica all-around e spettacolo a 24karati:

http://www.boxingbar.com/site/leggiblog.asp?idcategoria=23&idblog=870

Su CroCop: incontro del kaiser ok, ma in un contesto di tal portata è cmq tutta roba in più e quindi va bene anche lui, il profugo contro Mr Nobody.

venerdì, marzo 14, 2008



Quote del giorno:


"Come scegliere la palestra giusta?
Cerca nasi pesti e orecchie sformate!"
Geoff Thompson
massimo autore inglese streetfighting

martedì, marzo 11, 2008


CONSIDERAZIONI SUL RUOLO
DELLE ARTI DA COMBATTIMENTO NELLA
SOCIETA' ITALIANA CONTEMPORANEA

In effetti potrei già aver finito questo post con una bella parola di 4 lettere: ZERO.

Italy, colonia USA del tipo più infimo, è un paese in toto de-virilizzato. E' un mondo al femminile il nostro, dove impera un atteggiamento generale frignone, voluttuario e schiamazzante. I maschi italici hanno quella classica aria da figli di mamma che li fa odiosi e imbarazzanti, apparendo alternativamente o bimbi vogliosi di compiacere mammina od orfani di babbo resi nemici del sesso femminile proprio da madre-tiranno. Agli italiani maschi è stato legalmente tolto il diritto sul figlio concepito, sul matrimonio etc, e socialmente il diritto di diventare Uomo tramite attività formative adeguate. Uomini disintegrati dunque, e di conseguenza anche Donne.

Attività e stili di vita al maschile diversi da quelli al femminile sono sempre esistiti in tutte le culture, e il fatto che all'Italia i manovratori occulti riservino esattamente la totale 'mammizzazione' non è un caso. Così facendo si ottiene giusto quella mucillagine depressa tanto analizzata di recente, qulle landa disperata dove le vere donne si sono estinte insieme agli Uomini per via dell'epidemia di femmilite acuta.

In antico (ma non parlo di millenni) si era perfettamente consapevoli che la severa difesa dei ruoli tradizionali era indispensabile alle persone per farle sentire nei loro cenci, per dargli una bussola con cui affrontare i duri marosi della vita. La famiglia è, come recita la Costituzione, una "società di natura", è innata all'Uomo e il fatto di averla messa nel mirino sta nei piani di chi dell'umanità vuole la distruzione psichica.

Una lunga guerra strisciante fatta di preti, Hollywood, droghe, Marx, bombe atomiche e sétte massoniche, ha portato il mondo al nichilismo, alla devastazione ecologica e alla scomparsa della speranza nei giovani. Non ultimo per nulla nel Piano sta proprio il distruggere il Maschile e la sua controparte naturale, cioè la difesa della Verità e del Bene. Come ho detto molte volte - e come tutti possono osservare limpidamente- un branco di umanoidi ipnotizzati da tv, droghe, ideologie, e resi inani e tristi dalla sovversione sociale e sessuale, non presenta nessuna coesione ed è solo un'accozzaglia di individui lobotomizzati ed egoisti senza continuità interna. E' una massa acefala incapace di qualunque difesa e perciò facilmente controllabile.

In sintesi, quando vedete che il Dio Calcio spadroneggia e annulla tutti gli altri sport, con tanto di squadre principali in mano a politci nazionali, non scordate mai che ciò non avviene per 'caso' ma è frutto di accurata pianificazione da parte di chi ci vuole tanto ma tanto male.

venerdì, marzo 07, 2008


I SEGRETI MARZIALI ALLA PAPERINIK
QUI SVELATI!

Ho spiegato molte volte il perché nelle arti da combattimento, specie quelle cinesi, sia così duro a morire il MITO delle 'energie', dei superpoteri e del tocco della morte etc.

Ciò NON significa affatto che l'"energia" non esista, o che il sottoscritto sia uno sciocco materialista che non crede magari nemmeno ai raggi UVA perché..non li vede!
Il sostrato di tutte le cose visibili e invisibili del mondo (anzi, dei mondi e universi) è un medium energetico definito Etere. Padroneggiare la conoscenza sugli eteri richiede numerose vite, quindi non posso riassumere nemmeno la bibliografia minima per imparare l'ABC, ma fatto sta che dopo il protone e l'elettrone c'è l'Etere, pure se la scienza di matrice materialista necessariamente lo deve negare. Da qui a dire che facendo pittoreschi esercizi orientali uno però butti giù la gente col pensiero o sviluppi la Mano di Travertino ce ne corre, figlioli. Chi vanta abilità energetiche è al 100% un millantatore, perché chi davvero le possiede (non marziali intendo) di certo se ne sta ben zitto a studiare. La pranoterapia esiste, le cure energetiche esistono, forzse addirittura cose ben più sconvolgenti create in laboratori dalla Grandi Potenze ma..
NON ESISTONO
e né esisteranno mai, né domani né dopo,
i superpoteri del Kung Fu, il tocco del Chi Gong, le onde schock mentali e tutte le altre cagate vendute ai gonzi da prestigiatori mitomani in mala fede.
Combattere sa combattere chi realmente lo fa, come è ovvio per tutte le cose della vita tipo cucinare, guidare, scopare e via discorrendo. Chi sa fare una determinata cosa NON si astiene dal farla sia perché gli piace sia perché ha necessità di farla, stop. Nessun cuoco professionista si sognerebbe mai di affermare di poter insegnare qualcosa che lui a sua volta non ha appreso dierttamente dall'esperienza; questo avviene solo nelle arti 'marziali' perché esse affondano in sostrati della psiche molto profondi, laddove si radicano le religioni e tutte le altre suggestioni irrazionali agganciate al subcosciente.
Oggi vi passo un fighissimo sito di certi fulminati che si buttano via a spiegare in video i trucchi 'energetici' dei vari buffoni marziali:

giovedì, marzo 06, 2008


W.V.R. : JUDOKA A LEZIONE DI MMA

L'esordio della neonata risposta Jap all'UFC (insieme alla neoPride DREAM) , la WORLD VICTORY ROAD, è stato un classico dei gialli. Grande pubblico, TV, organizzazione doc e script classico: i loro idoli nazionali contro i 'cattivi' gaijin. I jappi provano di tutto ogni santa volta per far vedere ai loro fans che il grappling è roba sua ma nulla daf are, son legnate.

Alla fine le due medaglie d'oro del Judo Hideiko Yoshida e Makoto Takimoto non sono riusciti ad arginare le scuole occidentali rappresentate dal Catch di Josh Barnett e dal BJJ carioca di Evangelista 'Cyborg'. Bombe in piedi, proiezioni da tutte le parti e alla fine una bella leva alla gamba e via, a casa. In particolare Barnett ha voluto previcacemente dimostrare che anche in piedi il Catch è superiore e ha martoriato l'eroe olimpico di slam e suplex, finalizzandolo a bella posta invece di limitarsi a 'spengerlo' di tuonate nel muso.

In attesa dell'ennesimo derby, stavolta del BJJ vs. il Catch (previsto come dissi Roger Gracie), godiamoci l'ennesima riprova della supremazia dello Spirito Occidentale, ma grazie al Popolo Samurai: OSU!


DAL MERO TRADIZIONALISMO
ALLA TRADIZIONE:
IL PERCORSO DI UN SIFU DI KUNGFU

Riporto qui uno scritto di Fabio Ciolli, atleta romano di BJJ e ora anche di MMA, sport in cui ha esordito con un fulminante Ko.

Fabio è anche un appassionato esponente del Kung Fu W e ng Chun, uno stile cinese insegnato in Europa da tecnici tedeschi, che ha grosse parentele col W I ng Chun, da me lungamente praticato in passato. Riportare le sue parole mi sembra molto interessante perché dimostra 2 cose. La prima è che il cd. 'tradizionalismo' una volta esposto alla corrosione delle arti VERE si scioglie e ritorna (finalmente!) alla Tradizione, al vero tramandare cose sensate e non balletti e sobillatura mentale.

La seconda è che persone serie nella loro ricerca [marziale], una volta messe in grado di superare i limti 'chiesastici' delle arti -cioè delle persone- ottuse, arrivano tutte inevitabilmente alle stesse conclusioni, come in qualunque altra vera scienza.

* * * * *


Sul perchè al praticante di Weng Chun
invece interessa salire su un Ring

Di Fabio Ciolli


Molto spesso sento nella vita e leggo sui Forum dei profondi motivi filosofici che spingerebbero molti praticanti [di Wing Chun e di altri stili 'tradizionali'] a non contemplare minimamente la possibilità di confrontarsi in un incontro sportivo.

C'è chi dice che non sia "etico" combattere senza un valido motivo, chi non vuole limitarsi e preferisce la Strada, chi dice di aver già dato, chi dice di essere ormai troppo vecchio, quelli che "Tocca mia madre e allora vedrai il potere del mio Kung Fu!", quelli che "Se Yip Man non lo faceva perchè lo dovrei fare io?", quelli che "Evidentemente non hai mai sentito l'Energia di un pugno del mio Sifu" quelli che nel Wing Chun non c'è mai stato il confronto regolamentato, che i Beimo erano senza regole, che se c'erano erano minime, che se non erano minime erano altri tempi...e quindi non è "etico" combattere senza un valido motivo....e si ricomincia daccapo.

In qualche modo è come se relegassero il confronto, lo scontro fisico, la gara, il Match ad una forma brutale e sicuramente più animalesca, lo relegano ad un livello inferiore di pratica, non degno di chi ha veramente capito lo Spirito delle Arti Marziali, atte ad un lavoro introspettivo e non a portare a casa la medaglia.

Ebbene a tutti questi vorrei spiegare il motivo invece per cui il combattimento, anche e soprattutto sportivo, è uno dei cardini della pratica del Weng Chun Kung Fu che affonda le sue radici nel Buddhismo Ch'an e non nello Sport Entertainment dei combattimenti in gabbia di MMA.

Nel Weng Chun, essendo profondamente influenzato dal Ch'an, si parla spesso delle Tre Paure (Saam Gei):
Tam, Pa e Mong e di come liberarsi di queste attraverso la pratica del combattimento.
Infatti il praticante è posto sempre di fronte a

Tam
l'ingordigia, l'avidità, la voglia di avere
Tam Da Sauh Da
Se vorrai colpire con avidità verrai colpito

Pa
La paura, la voglia di non avere, la paura di colpire, la paura di essere colpito
Pa Da Zhao Da
Se colpirai impaurito inviterai a colpirti

Mong
La confusione
Se colpirai nella confusione colliderai e verrai colpito

L'unico modo che abbiamo per controllare tali Paure è il Combattimento, non il Chi Sao, non le Forme o i Motti...ma il combattimento, il modo per dissipare le illusioni molte volte create dalle Forme, dalle Sezioni, dal Chi Sao e dai Motti!

La Paura (Pa) è l'emozione più forte che ci aggredisce durante un combattimento. Ci si para di fronte ancora ed ancora.E' importante conoscerla per essere in grado di gestirla.La paura di farsi male, quella di far male, di perdere la faccia.
Sul Ring come nella Vita.
La Paura di perdere il proprio status, i soldi, gli affetti, la salute.

Anche l'avidità (Tam) ci si para spesso di fronte. Quando l'avversario apre un varco spesso ci ritroviamo a volerne approfittare con ingordigia. In molti casi il farlo si trasforma in una trappola per noi stessi.
"E' scoperto lo butto giù!" e mi ritrovo ad attaccare indiscriminatamente e ad andare giù io!
Sul Ring come nella Vita.
Questo ci rende molto vulnerabili

Mong, la Confusione, possiamo provarla a molti livelli.

Se io credo che il mio Sistema di combattimento si poggi su basi logiche e scientifiche inequivocabili e abbia un approccio intelligente al combattimento mi ritroverò confuso quando questo non avverrà.
Così se il mio insegnante continuamente mi ripeterà che le "tecniche tirate con traiettorie dritte arriveranno sempre prima di quelle circolari" come un Mantra io comincerò a crederci e rimarrò confuso quando questo non avverrà!
Quando mi scontrerò con la Realtà!

Specie durante un combattimento la Confusione ci assale a causa di reazioni inaspettate dell'avversario, a causa del non controllo della situazione.
Sul Ring come nella Vita.
Quanti nella Vita vogliono i soldi, il Potere, le Donne (Tam) e poi hanno paura di perdere queste cose o di non riuscirle ad ottenere (Pa) e cadono in confusione (Mong)?

Grazie al Combattimento noi riusciamo a concentrarci su quelli che sono le nostre Paure e a superarle, ci concentriamo sui nostri punti forti e sulle nostre debolezze.
Giungendo infine alla Non-Mente, al Vuoto, al colpo che parte senza che tu lo abbia deciso, alla comunione fra te ed il tuo avversario come due manifestazioni della stessa Realtà e non come manifestazioni di un'Illusione separata.
Lo stesso avversario che poi abbraccerai indipendentemente dall'esito perchè sai che in realtà non stai combattendo contro di lui...ma contro uno molto più forte!

L'apprendimento è più facile tramite l'esperienza della Realtà.

L'esperienza della Realtà del Combattimento è il punto di partenza dell'apprendimento, non quello di arrivo.
E' grazie al Combattimento in tutte le sue forme che avremo il contatto con la Realtà che non è quella della strada piuttosto che del Ring, ma dei combattimenti contro i nostri demoni che giornalmente dovremmo affrontare e che spesso ci illudiamo di affrontare ma che in realtà lasciamo ben saldi nelle loro posizioni.

Se combatti non hai scuse, non hai 'sezioni', non hai Forme.
Se Combatti puoi perdere...se non combatti hai già perso!

Dedico questo articolo a quelli il cui Ring è la Strada, a quelli che hanno già dato, a quelli che ormai sono troppo vecchio, a quelli che i guanti da 10 sono grossi, a quelli che le regole mi limitano, a quelli che chi combatte lo fa per il proprio Ego (quando invece è il modo più veloce per smontarlo), a quelli che se non ti posso cavare un occhio mi limito troppo...sperando, per loro, che sia vero quello che dicono, che ci credano realmente e che quindi non hanno di che aversela a male, che in cuor loro sappiano qual è la realtà e che ne siano fermamente convinti.

E strizzo l'occhio a quelli che il certificato medico agonistico come riesco a sfangarlo nonostante il cuore, a quei ragazzi di 48 anni che vogliono mettersi in discussione, a quelli di 18 che fra un po' non li tiene più nessuno, a quelli che "ma Sifu de che?Ma Sifu de Chi?", a quelli che "fammi vedere, fammi sentire".

E finisco con una frase che mi ripete spesso il mio Sifu Andreas Hoffmann, riferita in primo luogo a sè stesso:
"Non credere al tuo Sifu, credi alle tue esperienze personali!"

mercoledì, marzo 05, 2008


ANCORA MAGGIOR RILIEVO
PER LE MMA IN U.S.A

La bibbia Sherdog.com ci informa ancora sulla diffusione tra i "profani" delle MMA.
Rampage infatti è stato messo sotto contratto dalla Nike e girerà uno spot milionario, chiamato "Human chain" insieme ai principali big a libro paga del gigante americano dell'abbigliamento sportivo.
Lo spot sarà trasmesso in tutto il pianeta.

lunedì, marzo 03, 2008


ALL' UFC 82 TUTTO COME PREVISTO

Tutto come previsto...ma da ME, giovini. Altri famosi 'espertoni' del ns iperspazio informatico hanno cannato alla grossa, come sempre.

La vittoria dell'uomo ragno Silva sul campionissimo Hendo, da me attesa, dimostra la stessa cosa di tutti gli altri match, e cioè che per la centododicimillesima volta si è visto come -nel bene o nel male- i match si decidano al suolo.

Anderson smataleaizza Hendo, Herring vince ginocchiando dalla side su un Kongo che in piedi lo stava stuprando, Finch stracchina Wilson che lo riempiva di legnate nello striking, e anche Sakara che va Ko proprio per avere rifiutato di mettere giù l'odiosissimo pupazzo Leben. So che sono ripetitivo ma ci vogliamo mettere in testa questa dura realtà?

Sento già venire fuori dai loro buchi gli espertissimi internettiani a starnazzare. "Okami ha sfonnato Tanner in piedi, Silva a Henderson pure lo ha 'settato' coi colpi, e Sakara è stato chiamato out per via un cazzottone da Luna park [citazione da Matteone Calamandrei] etc etc". Oh belve della tastiera, ma proprio a me che insegnavo Muay Thai e che sono fogatissimo di 'leve corte' nello striking mi venite a cantare questa canzone? Rimando al mittente e ribadisco: saper picchiare in piedi è, appaiata alla Lotta in piedi la SECONDA qualità statisticamente più importante nelle MMA, laddove il combattimento al suolo (posizionamento+colpi/sub) è la PRIMA.

Ritornerei al match di Sakara.

Per ragioni a me ignote il LeGGionarius è incapace di far vedere qualunque cosa nell'Ottagono che non sia pura Boxe stile amatoriale. Questa sua monomania tattica (che esclude a onor del vero anche il resto del repertorio stand-up) esemplifica altro dalla sua semplice mancanza di Ko-power, e cioè che Er Sakarone i match li ha persi per essersi affidato solo ed esclusivamente ai pugni di cui è maestro. Con Alexander perse per aver fallito nel tenerlo giù, con Mc Frederies pure e con Leben ancora meno goundwork ha voluto dire KO in 2 minuti. Per quanto ci si debba levare il cappello davanti all'unico italiano che conti qualcosina nel giro, c'è da dire che la misteriosa indecisione di Sak nel sciorinare il grappling di cui è ben capace lo porta a questi risultati: atleti che nel colpire gli sono inferiori alla fine lo spengono, cosa evidente a tutti. Pure
Silva è inferiore all'olipionico di Greco-Romana Henderson nello stretto, ma averndolo dominato al suolo (e nel 1 round contenuto) gli ha permesso di ritornare in piedi prima e di finalizzare poi. Se Sak avesse impostato il match sul domino posizionale invece che sulle bombe pure avrebbe vinto, sicuro al 100 per 100; una legnata qui, una lì, e via una proiezione (senza fare il BJJ-wizard ma acquisendo punti pesanti) anche piazzando del GnP al limite, per poi rialzarsi e ricominciare.

Uno striker superiore alla media, anche molto superiore, nelle contemporanee MMA deve per forza diventare grappler a tutti gli effetti -e intendo jitsuka- altrimenti non sfonderà mai. L'opposto è del tutto vero ma è -seppur di poco- meno determinante.