mercoledì, ottobre 31, 2007


GRAPPLER BATTE QUASI SEMPRE STRIKER: PERCHE'?

Nel XIX secolo l'Associazione Britannica di Lotta (Lotta all'epoca ancora con le finalizzazioni), grazie alla sponsorizzazione di alcuni nobiluomini metteva ogni anno in palio una ricca borsa per qualunque "pugile" avesse resistito 3 minuti con un loro esponente.
Ebbene, la terra patria della Noble Art non vide mai nessuno striker incassare el dinero, e tantomeno nessun pugile -tranne forse un peso massimo titolato- andare seppur lontanamente vicino a riscuotere. Nesuno resse mai 3 minuti, quindi.

Il libro da cui sono tratte le informazioni di cui sopra, "Blue blood on the mat", è solo uno dei tanti documenti storici che testimoniano la totale dominazione dei grappler contro gli striker, per giungere infine all'epoca di Royce Gracie e degli UFC.

La ragione di questa clamorosa superiorità e della sua relativa ignoranza da parte del pubblico sono abbastanza misconosciute nel mondo delle AM-SdC, vediamo di sceverarle.

Punto 1:
il grappler nello scontro con lo striker è avvantaggiatissimo dal punto di vista tattico, fisico e strategico.
E' infatti ovvio che per chiudere la distanza e fare qualcosa all'altro lo striker ricorre alle tecniche di percussione che conosce, ma si trova di fronte un avversario che del chiudere la distanza, a differenza di lui, è un maestro. Quello che dà colpi non ha nessuna idea neppur vaga di come avvicinarsi a chi lo prenderà in presa alle gambe, mentre il grappler si allena tutto il tempo su queste cose. Appare chiaro che lo striker possiede un gioco di gambe più veloce e si muove più rapido sul quadrato, ma dovrà cmq stringere prima o poi, incontrando la chiusura sul tempo dell'avversario.

Fisicamente il grappler è normalmente assai più preparato dello striker, per via della più poderosa forma di addestramento fisico che il grappling impone, sviluppando la spinta e la potenza da angoli sconosciuti allo striker, che emette forza sempre e solo dalla presa sulla pianta dei piedi, mente il lottatore spinge dal collo, dalle spalle etc etc.

Strategicamente il lottatore sa che il 'pugile' puro ha una sola e unica chance di fermarlo, e cioè di metterlo KO al primo colpo, ma sia per la nota difficoltà che ha lo striker di colpire mentre l'altro intende solo chiudere la distanza e lottare, sia per la paura di finira a terra (paura di stare in piedi nessun essere umano ne ha), in un territorio sconosciuto totalmente, egli è enormemente avanti nel pronostico. Una volta al suolo la storia è finita, e mentre il lottatore in ottima forma può incassare qualche colpo nessuno può 'incassare una finalizzazione.

Punto 2:
Lottare è un esercizio molto divertente e più vario del percuotere ma meno 'egoico'. Quando siamo davvero pieni di rabbia chiudiamo il pugno per dare in faccia al responsabile, e questa realtà prevede che l'esercizio del boxare (sui generis) risponda più a certe esigenze di tipo caratteriale, avvicinando più praticanti medi, non edotti sui risultati dello scontro inetrstile, allo striking, che immaginano essere più efficente.

Punto 3:
Osservare un combattimento di grappling e notarne le sottigliezze è più cosa di persone esperte, mentre un bel cross al mento è universale. C'è da aggiungere che per l'obiettivo di una telecamera la Boxe&c. rendono meglio in termini di spettacolarità, vettore ancora di più dunque di convogliamento delle masse verso quelle forma di combattimento.

La rinascita della arti di grappling è merito della famiglia Gracie e della lega UFC.
Senza questa unione, tecnica+spettacolo, le MMA non sarebbero mai nate e ancora si sottilizzerebbe sulla presunta efficacia di certe forme di combattimento piuttosto che altre. Per nostra buona sorte l'era degli stili teorici è kaputt, esiste il metodo sperimentale per dirimere le questioni in campo marziale, e le sorti del combattimento come scienza , figlia della sintesi di grappling e di striking, appaiono sempre più luminose.


TUTTI A TORINO PER IL BJJ OPEN 2007
I virili centurioni sono in partenza alla volta del capoluogo piemontese, gara in vista.
Per l'organizzazione dell'amico Freddy Linhares della GB una due giorni di BJJ; sabato stage col campionissimo Braulio "Carcarà" Estima e domenica si lotta.
Forza e coraggio, Torino arriviamo noi.

lunedì, ottobre 29, 2007


OMAGGIO DOVUTO A TRE COMBATTENTI
Ieri sera alla palestra della Montagnola il grande Luca Peri ha sfidato la logica e le 44 primavere ed è tornato sul quadaro per la rivincita col torinese che in primavera lo vide sconfitto per TKO.
Purtroppo la sorte ria ha visto Luca ancora una volta cedere per infortunio (zigomo sfondato) davanti a un avversario 22 enne e molto forte. Gli atleti come Luca -mammamia com'era tirato!- rendono davvero grandi questi sport, mostrando a tutti quale enorme spinta diano nella vita verso la salute, la forma fisica e il coraggio virile.
Giovedì sera Marco "Crocop" Santi ha vinto per TKO nel Mugello e si è qualificato per le finali del Trofeo Etruria di Pugilato.
Questo spigoloso pratese giramondo è l'atleta più versatile d'Italia, compete nella Submission, nella Boxe e nel Vale Tudo, dopo aver vinto tanto nella Muay Thai e Kickboxing. Per quanto ne sappia io solo lui e IronMike Virginelli hanno questa completezza nel ns paese: bravo Marco.
Brutta sfiga anche per Matteo Minonzio.
Il gigante bolognese piglia la sola dagli inglesi e laggiù trova solo il forfait dell'avversario. So quanto terribile sia per un fighter andare così lontano e non potersi esprimere, dopo settimane di dieta e allenamenti massacranti. A Milano il 17 Matteo dirà la sua, ne sono certo.

giovedì, ottobre 25, 2007

MATTEO VAI E UCCIDI!

Il nostro amico Matteo Minonzio è in partenza per l'Inghilterra, col fido Stefano (Raspadori) all'angolo.

Sulla sua strada sabato un brutto cliente, un bestio english molto forte anche di BJJ. Io spero che le mie brevissime istruzioni sul lavoro al suolo siano quanto basta. In piedi lo devi tenere, Matt, e sfondarlo di vergate nei denti.

Forza Matteo, distruggi il perfido albionico, riporta l'alloro in terra italica, là dove gli compete.


lunedì, ottobre 22, 2007


EFFICACIA IN TARDA ETA'
Ecco un video che mostra come vetusti esponenti di misteriose arti marziali orientali (NB:arti segrete) impieghino sofisticate ed esoteriche tecniche in combattimenti da strada.
Attenzione: sono impiegate anche armi!

INTERNET E LA FINE DEGLI STILI NELLE AM
Ho spiegato molte volte su questo Blog che la mia fissazione per le arti marziali mi ha condotto a provarne tantissime, studiarne parecchie e occhieggiarne un'infinità. Mi ritengo un esperto, non uno forte e bravo, ma esperto quello sì.
Negli anni ho avuto la ventura di parlare, litigare o combattere con praticanti anche famosissimi di quasi tutte le AM del mondo, ho preso parte a competizioni e preparato atleti che le hanno vinte, ho discusso di raffinatezze teologiche taoiste con maestri cinesi e fatto duri allenamenti in varie parti del pianeta (dal regno del Siam alle spiagge di Rio). Tuttora studio con insegnanti professionisti e lotto con atleti sempre professionisti, e ringrazio il Cielo di cotanta fortuna.
L'argomento che voglio approfondire oggi è il significato di "stile" e la differenza che intercorre tra questo termine e "metodo". Gli stili sono morti, finiti, i metodi invece fioriscono, pescando a piene mani anche tra gli stili.
Schema:
Il cadavere: gli stili
Il colpevole: internet e il progresso tecnologico in genere
Il sopravvissuto: il metodo
C'era una volta un villaggio cinese(o giapponese, o malese ..), sperduto sulle montagne dell'Hebei.
Famiglie di agricoltori analfabeti, tutti imparentati tra di loro, seguivano l'eterno ritmo delle stagioni. Il duro lavoro veniva temperato dalle arcaiche festività volte a propiziare la fertilità, e da pratiche marziali intese sia come collante intergenerazionale sia come metodo di difesa del villaggio stesso.
In questa quiete agropastorale le novità, come l'arrivo di un forestiero o il passaggio di carovane, potevano tenere eccitati i villici per settimane. L'analfabetismo della gente li obbligava al totale ossequio nei confronti dei dotti e li costringeva nel fantastico affabulare in corbellerie su stregoni, diavoli e roba del genere.
Le comunicazioni tra le farzioni del vilaggio erano un problema, quelle coi villaggi vicini affari da ore o giorni a doreso di mulo, il capoluogo della regione spesso non veniva nemmeno visto in una vita intera.
In un contesto di questo tipo la ristettezza culturale era la regola, la segretezza figlia dell'ignoranza la norma. Persone prive di punti di riferimento creavano circoli' marziali' chiusissimi, non era possibile in contrario. Nasceva lo stile del villaggio Xunbin contrapposto a quello del vilaggio Furbìn, quello del Pellicano vs. quello della Salamandra.
C'è da tenere presente che la mancanza di protezioni adeguate impediva un qualnque sparring decente, e che anche rinomate istituzioni tipo templi o simili affogavano nell'isolamento più totale, isolamento che crea la degenerazione in qualunque ambito.
Passiamo ai giorni nostri. Figli come siamo di auto e aereoplano, percorriamo centinaia di km in poche ore e in vita nostra tocchiamo le più disparate nazioni del pianeta. Il Mondo si è ristretto, parliamo almeno 2 lingue e abbracciamo con la mente dozzine di arti marziali che i vecchi cinesotti&c. manco si sognavano. Abbiamo a disposizione materiali evoluti per guantoni etc e c'interfacciamo con un pianeta di miliardi di persone.
Lo stile, inteso come un unicuum intoccabile "perché si" non esiste più. Qualunque persona del ns. tempo, anche non praticante, può accedere a tantissima pubblicistica specializzata e fare paragoni. La mancanza di paragoni, ricordiamolo, cioè l'ignoranza derivata dai tempi, fu la levatrice degli stili, non dimentichiamolo mai.
Nei bei tempi andati i mebri del villaggio, seduti a sarchiare il frumento, cantavano le lodi del fortissimo probisavolo di 1 m. e 50 che spaccava le corna agli gnu ed era invincibile, noi in 10 minuti scarichiamo dalla Rete 2000 incontri tra professionisti e li vediamo tutti fortissimi ma vincibili. Nella pace della domenica asiatica i venerabili illetterati discettavano di Chi e antichi metodi che un errante confuciano decine di anni prima aveva illustrato in una sua visita, noi pigliamo il motorino e in libreria accediamo a qualuqne testo di anatomia e fisologia con tanto di CD accluso. Accanto al focolare i giovani cafoni dagli occhi a mandorla venivano legati alle responsabilità della vita adulta tramite affascinanti inziazioni, noi studiamo fino alla Laurea ed oltre le scienze prodotte dall'umanità.
I tempi attuale consentono di mantenere pratiche, stimoli e artifizi dei vari stili ed enuclearli, creando dei metodi. La scienza moderna, oramai diffusa ovunque, si basa su osservazione e sperimentazione, gli stili no, ed è per questo che nel mondo moderno non hanno più parte.
I professionisti del combattimento possono strutturare la loro opera basandosi su studi di scienza dello sport, nutrizione, biochimica, fisica dei solidi e quant'altro, nonché su empirìa (pratica) tramite statistiche affidabili di miliardi di gare fatte ogni anno in tutto l'orbe terracqueo. Se è vero che l'essere umano avrà sempre la tendenza a rivolgersi a santoni, pseudomaestri spirtuali e imbonitori della peggior pasta ciò non toglie che la totale incultura del passato sia defunta e che oggi qualunque ragazzino di 13 anni si può fare una googlata e in due minuti verificare attendibilità di affermazioni su curriculum, vittorie presunte e via discorrendo.
Gli STILI sono morti, la pedissequa imitazione di un "maestro" padre padrone è MORTA.
Il mondo della tecnologia ha ucciso gli stili che morendo danno spazio ai metodi, ai quali non vi è limite. Scuole differenti si confrontreranno eternamente sui metodi, e su interent tutti all'unisono verificheranno la bontà di tali metodi.
Riassumo la cronologia degli eventi.
  • Pre-UFC: èra degli stili.
  • Novembre 1993, nasce l'UFC; viene visto in tutto il mondo l'evento che rappresenta la prova delle affermazioni in campo marziale.
  • Sviluppo delle MMA, meta-metodo che permette il confronto di tutti i sistemi e 'stili', alla ricerca della verifica di ciò che avviene davvero in combattimento posti davanti l'uno all'altro due uomini di corporatura ed esperienza simili.

Diffusione di internet e diffusione delle MMA vanno di pari passo, alla creazione dell'UFC ancora pochi erano gli utenti nel mondo, concentrati soprattutto negli USA, ma con la progeressiva digitalizzazione della società e con l'arrivo delle masse sulla Rete il fenomeno espolde.

  • Nascono i siti che trasemttono video in streaming quali Youtube e si mette la parola fine ai vari 'stili'. L'osservazione anche superficiale di poche decine di incontri e la lettura dei report dai vari siti permettono di verificare quali siano le metodiche funzionanti e quali invece no, quali siano le arti veramente marziali da quelle 'stilistiche' e cioè inefficaci in combattimento.

Sul perché e sul percome le arti stilistiche pure siano inutili in combattimento o quasi è stato ampiamente illustrato su questo Blog e altrove. Qui oggi si invece spiegato donde queste così differenti e astruse scuole marziali avessero avuta origine, e come mai oggi siano fortunatamente superate in modo definitvo nella loro separazione e assolutezza.

Alla obiezione di chi mi domanda sul perché della sopravvivenza di dozzine di stili e anzi con la nascita dei più ridicoli sistemi collage, io rispondo che la morte di qualcuno lascia sempre un cadavere. Puzzolente e ingombrante per lungo tempo. Amen.

venerdì, ottobre 19, 2007


UOMINI SENZA PAURA: ANDERSON SILVA
Il campione dei Medi dell'UFC può essere preso come esempio di quali doti sviluppi un vero combattente.
Spider-Man Silva ha votato la sua vita allo scontro lottatorio, e come la maggior parte dei suoi conterranei di successo ha dovuto affrontare solo luoghi estranei, visto che la mancanza di borse costringe gli atlleti di Vale Tudo brasiliani a cercare fortuna per forza all'estero.
Questo incredibile picchiatore ha vinto sempre lontano dalla sua Curitiba, a cominciare dal titolo strappato all'invitto Hayato Sakurai nel di lui Giappone.
Poi spossesò l'idolo britannico Lee Murray della sua corona al Cage Rage di Londra.
Adesso Anderson viene mandato nel catino infuocato di Cincinnati a difendere il suo titolo dall'indigeno Rich Franklin che tenta la rivincita, ma Spiderman non trema, è pronto a tutto. Domani è solo un ennesima battaglia in territorio ostile per Andy.
Questi ragazzi mi fanno commuovere, onore e gloria a chi è in grado di offrire simili esempi di valore e detrminazione.

IL BOOM DELLE MMA USA:
CAMPIONI DI ALTRI SPORT ENTRANO NELL'OTTAGONO
Un segno dei tempi. Dopo l'arrivo di ex show-wrestler come Lesnar e di Boxe etc, oggi assistiamo al transitare nelle MMA di campioni di sport che in America sono i più importanti e seguiti, veri e propri miliardari dell'agonismo.
E' di oggi la notizia che Bobby Jones, stella dei Tampa Bay, esordisce nel più duro degli SdC. Alla fine del mese combatte nei pesi massimi (ovvio..) in Florida.
In Italia sarebbe come se Gattuso mollasse l'orrendo pallone per le MMA!

BLOG RIAPERTO !
Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno dato un parere positivo sul Blog, anche privatamente, ed è soprattutto per loro che riapro questo spazio.
Non sono ancora sicuro però del vento che mi porta, cioè non so esattamente dove si andrà a parare.
Un ringraziamento a tutti, anche a quelli in mala fede che questo blog lo leggono e lo saccheggiano di idee senza citarmi, ciaociao.