mercoledì, dicembre 30, 2009



"Arti Marziali, tradizioni e modernità"

del Aldo Chiari
(Arjan di Muay Thai tradizionale e fighter)


"La storia delle arti marziali e' antica quanto quella dell'uomo. Come tutte le cose , nell'arco dei millenni anche le arti da guerra hanno avuto delle trasformazioni. Le arti marziali, dette tali perche' relative a Marte (Dio della Guerra), servivano ai guerrieri per difendere la liberta' delle proprie popolazioni. In tutto il mondo, le varie popolazioni o tribu' hanno sviluppato tecniche rispondenti ad esigenze somatiche e geografiche.Una sola cosa le accomunava tutte: l'Efficacia.


Il guerriero che tramandava l'arte era infatti il sopravvisuto, colui che non era efficace giaceva sul terreno, privo di vita. Egli studiava l'arma bianca abbinata all'utilizzo del proprio corpo come arma. Nel Krabi Krabong (Arte armata thailandese) che significa armi lunghe e corte, per esempio, lo studio del corpo viene inserito nell'ambito delle armi corte. Infatti, nell'eventualita' avesse perso la propria arma, egli stesso sarebbe dovuto essere l'arma. Nell'arco dei secoli la tecnologia ha concepito armi da fuoco che lentamente, ma inesorabilmente, hanno sostituito le armi bianche (corpo compreso). In ogni parte del mondo oggi le guerre vengono combattute con armi radicalmente diverse da quelle degli antichi guerrieri. Le arti quindi hanno subito radicali cambiamenti. Esse si sono pero' diversificate relativamente alle culture a cui appartenevano.


Ad esempio, in Italia, a Napoli, la tradizione dell'arte del coltello, di derivazione probabilmente Ispano -Ellenica, fu abbinata dai "Guappi" all'utilizzo della giacca nei combattimenti all'ultimo sangue fino ai primi del '900. In Oriente sotto l'influenza Buddista molte arti marziali si sono trasformate in "Via Spirituale", enfatizzando maggiormente rispetto all'Occidente Cristiano la visione introspettiva. Ecco spiegate la nascita del Karate -Do (via) del M° Funakoshi o l'Aiki-Do del M° Ueshiba. Esse infatti sono una via per vincere la battaglia piu' dura, quella contro noi stessi. Oggigiorno le "arti marziali" quindi, come appena detto, hanno una valenza sicuramente diversa rispetto ai secoli passati. Una frase del M° Kano (fondatore del Ju-Do) credo focalizzi perfettamente i nuovi mutamenti:"…e sono arrivato a pensare che perfezionando il jiu-jutsu si potrebbe arrivare ad un metodo educativo superiore anche al Bu-Jutsu…..cosi' il ju-jutsu potrebbe diventare una disciplina ottima per l'educazione mentale, morale e fisica." Un grande cambiamento non corrisponde necessariamente ad un impoverimento, bensi , in questo caso, un'ampliamento del loro utilizzo.


Nella nostra societa' esiste chi si occupa della sicurezza della popolazione: Esercito o forze di polizia in generale. Coloro che si occupano di questo, devono essere specializzati anche nelle tecniche all'arma bianca o nel corpo a corpo (non si puo' certo sparare a tutti). In questo campo l'arte marziale rimane quantomeno fedele alla sua primaria funzione che e' la protezione della popolazione. Ma esiste un'altra grande parte della popolazione che dell'arte marziale ama il lavoro di forgiatura del corpo e della mente e la utilizza per migliorare il proprio equilibrio psicofisico. Un chiaro esempio dell' utilita' sociale delle discipline marziali e' sicuramente riscontrabile in cio' che, per esempio, il maestro thailandese Yodtong Senanan fa quotidianamente, utilizzando la Muay Thai come mezzo per allontanare i giovani dalla droga; o nel "Progetto" dell'istruttore brasiliano di Pugilato Claudio Coelho (Allenatore di Boxe di grandi campioni di Vale Tudo), che da 14 anni toglie i bambini dalle mani della malavita.


Oggi purtroppo esistono molte "guerre" giornaliere che l'uomo deve combattere. Credo che la pratica delle discipline "marziali" insegni in maniera pragmatica che bisogna faticare, sacrificarsi e lottare sempre senza arrendersi mai, in una societa' ricca di paradossi ed ingiustizie, e che se vogliamo essere utili alla nostra societa' (come un tempo facevano i guerrieri) dobbiamo fortificare il corpo, la mente e l'anima. Come dice il M° Paolo Bolaffio :"..dobbiamo essere forti per essere utili". Resta pero' un problema di ordine pratico da risolvere, quello dell' "efficacia". Un tempo colui che sopravviveva, per il fatto stesso di esserci, garantiva l'efficacia di cio' che insegnava. Ma oggi come e' possibile verificare la veridicita' di cio' che un insegnante afferma?


E' proprio questa esigenza che ha fatto nascere il bisogno di un "confronto di prova". Espressione di questa esigenza sono il Lei Tai in Cina o i combattimenti di fioretto in Francia o di Pugilato in Inghilterra o incontri di Kali nelle Filippine o di Vale Tudo in Brasile o di Muay Thai in Thailandia. E' qui che nasce la vera "nuova" espressione delle arti marziali: lo sport da contatto.


Infatti, solo durante un incontro di Muay Thai o Boxe Birmana o Vale Tudo o simili e' possibile verificare la funzionalita' e la veridicita' di cio' che si pratica. Di pari passo pero' e' necessario non tralasciare anche gli aspetti filosofici e culturali che rendono cosi' preziose le arti marziali.


Concludo, quindi, dicendo che l'unica vera prova dell'efficacia dell'arte marziale oggi e' quella del ring. Il ring, infatti, ci da la prova piu' realistica possibile di cosa funziona realmente e di cosa e' mediamente inapplicabile e fantasioso."
"EH, SAI..CI SONO LE VACANZE!"

Maledetto il demoniaccio zozzo, ma quante cavolo di volte mi sento ripetere questa assurda frase più e più volte l'anno..!

Mi risulta del tutto incomprensibile capire in che modo possa influenzare la mente di un adulto senziente il fatto che ci siano o meno 2 o 3 giorni di ferie, tanto da sollevarlo mentalmente da qualunque attività da lui medesimo scelta per svago e per piacer suo. Palestre vuote e corsi deserti, nonostante sia lavorativo il 90% delle giornate in esame, questa è malattia mentale nooo??

Non voglio fare il talebano delle AMR, è ovvio che sparapanzarsi sul divano a invacchirsi col torrone piace a tutti, e ogni tanto fa pure bene. Quello che è demenziale è l'andazzo -tutto italiota- di entrare in un torpore mentale a periodi di settimane in occasione delle feste comandate, quasi che in palestra ci avessero iscritti con la forza delle armi, e che rotolarsi sulla materassina sia un lavoro in fonderia.

Miriadi di praticanti li vedi scomparire dall'8 dicembre a metà gennaio, nemmeno gli avessero colato il bromuro nel panettone, per poi dileguarsi una quindicina di giorni a Pasqua e 3 mesi pieni con l'arrivo dell'estate. Io proprio non mi capacito, ma cosa li spinge a tali comportamenti incoerenti boooh? Di allenarsi lo scegliamo NOI, lo facciamo perché ci piace e nessuno ci obbliga, sarebbe quindi logico che una cosa desiderata uno la facesse quanto più possibile se ha tempo (come durante le festività), ci dice il raziocinio, e invece nisba: adulti paganti si trovano nella necessità di comportarsi quali adolescenti in cerca di scuse per saltare la scuola!

Il prossimo che a metà giugno, con due mesi netti di lavoro davanti prima del Ferragosto, mi dice "Sai, ora che ci sono le ferie.." giuro che lo tiro sotto con la macchina, maremma schifosa ladra!


martedì, dicembre 29, 2009


OVVIETA'

Con buonapace dei sognatori, dei membri delle sétte e dei mistificatori di professione:
combattente è chi combatte, E BASTA.
Il mondo è bello perché è vario, ognuno ha il diritto di vivere come gli pare, ma NESSUNO ha il diritto di mentire e vendere fuffa ai doddi. Dunque le storie tramandate, le leggende dei templi nascosti sull'Himalaya, gli aneddoti sul cugggino-che-sa-una-mossa-che-dopo-due-giorni-muori, e qualunque altra convinzione basata solo su affermazioni non verificabili, sono o menzogna in buona fede (stupidità) o in mala fede (dolo).
C'è chi non è interessato a combattere? Ok, buon pro gli faccia, ma ciò non autorizza nessuno ad affermare che una data tecnica/metodo/stile è valido in combattimento senza aver verificato questa affermazione davanti al mondo. I raccontini di palestra NON sono verifiche, occhio, qui si parla di fatti. Naturalmente ciò NON sta a significare che chiunque combattente non è, automaticamente sia una anche pippa maldestra; magari è tosto da morire (mi garba pensarlo di me stesso..) e piace pure alle fighe, solo che NON è un combattente, per definizione.
Si pratica il volano, la pittura sui sassi o gli origami australiani per stare bene, conoscere donne o raggiungere un perfetto zen? De gustibus, basta non trovarvici motivazioni che non v'hanno posto, tipo.. il combattere.
Combattere significa infatti confrontarsi, con la propria faccia (e nome), mettersi in gioco con il fondato rischio di perdere; non ha nulla a che fare con le "aggressioni da palestra" ai danni di anziani maestroni panzuti delle arti fossili.
Come ho detto miliardi di volte, nessuno è tenuto a dimostrare niente, a meno che però non faccia affermazioni in una data direzione. Il sottoscritto infatti NON si azzarderebbe mai a mettersi nella lista dei fighter (non ho né l'età né la capacità per farlo) però si dice ammiratore e appassionato delle arti realistiche, tanto da mettere il suo muso a rischio contro chiunque almeno nel grappling.

Si afferma di saper combattere addirittura per la vita e poi ci rifiuta di fare un semplice sparring con un atleta esperto?
Truffa.
Si dichiara di aver sviluppato una potenza metafisica senza pari nei pugni ma ci si nega a 3 minuti con un discreto pugile?
Truffa.
Si declama di aver raggiunto mega-energie tali da vanificare le prese di un grappler ma poi, alla richiesta di salire sul tatami, ci si rifugia nelle scuse più obbrobriose?
Truffa e ancora truffa.
Per i non scemi tra i lettori, apparirà del tutto ovvio che se 2 tizi si menano in un parcheggio o in una gabbia è sempre il migliore a prevalere, non è che se uno pratica kata e altre amenità varie, nel momento di una rissa gli spuntino i superpoteri e da mongo che è in una gabbia/ring lì nel turbine dell'adrenalina diventi Spiderman. Se hai il superpugno o il super-ki l'altro lo butti giù uguale, sia che litighiate in jeans davanti al supermercato o in shorts nella gabbia/ring.
C'è da aggiungere che in una strada non c'è modo di prevedere un attacco e quindi si è messi 1000 volte peggio che in un confronto cordiale, eppure vi son frotte di imbonitori lesti a schermarsi: eh ma lì c'è il ring, non c'è il pavimento d'asfalto, come se l'asfalto a loro gli tramettesse un superpotere dietro l'altro ahahahaha!
Purtroppo per i sapientoni delle arti fossili, oggi esiste una miriade di tornei aperti a tutti tramite i quali misurarsi, in ogni modalità, dal solo-braccia della Boxe al tutto-compreso delle pseudo-MMA a mani nude stile circuiti Rioheroes brasiliani.
Ai vecchi tempi, i maestri-fossili si rifugiavano nella scusa che "erano troppo mortali" ma ora che si può gareggiare con colpi alla gola etc. si nascondono dietro ridicole affermazioni di principio, non cambiano mai!
Chi è convinto di aver qualcosa di valido in saccoccia ma ha paura di confrontarsi IN QUALUNQUE MODO, ha già detto tutto sulla validità del metodo e della persona che lo pratica.
Essere un combattente non è che renda una persona di per sé un santo o un genio, anzi, ma cmq combattente è SOLO chi combatte, ovvio.

lunedì, dicembre 28, 2009


JIU-JITSU e MMA:
UNA VIDEO-STORIA
La vicenda delle MixedMartialArts nasce dal Vale Tudo, le sfide brasiliane stile vs. stile di cui i Gracie furono i principali artefici e beneficiari. In seguito all'enorme schock con cui il Jiu-Jitsu colpì il mondo intero dopo la nascita dell'UFC, lo stile carioca ha ricevuto il suo successo internazionale proprio in virtù del suo inequivocabile successo in combattimento al di sopra di qualunque altra arte conosciuta.
Insomma la storia è questa in sintesi:
1) il BJJ nasce per dare una chance ai mingherlini di sconfiggere persone grandi e grosse in combattimento, e si sviluppa in maniera del tutto razionale e pratica, basando la crescita del praticante su sparring non collaborativo con avversari esperti; la sua natura puramente da combattimento si riflette anche nello sport amatoriale (nato molti decenni dopo) tramite un sistema a punti che premia solo le posizioni utili in uno scontro reale
2) la dominanza nel real fighting permette ai jitsuka Helio&c. di diventare famosi nel loro paese tramite continue sfide alle altre arti, sfide dette Vale Tudo appunto
3) un membro della famiglia, Rorion, emigra in California, conquista la fiducia di impresari yankee di Hollywood e fa il botto col programma tv UFC, una riedizione dentro una gabbia della 'tecnica marketing' di famiglia
4) il valore dell' arte suave viene conosciuto dal mondo intero ed è tramite questa fama che il BJJ si diffonde a macchia d'olio ovunque
5) grazie al buon meticciato del BJJ con le altre 3 arti realistiche principali [modalità], nascono le moderne MMA, bisnipoti degli antichi "vale tutto" brasiliani.
Ordunque, perché sia chiaro UNA VOLTA PER SEMPRE:
il BJJ ha le MMA -anche se certo non solo quelle- nel DNA, la sua emersione dal lontano Brasile e affermazione storicamente non è separabile dal successo avuto in esse e viceversa: mai le MMA sarebbero esistite senza il BJJ né potrebbero continuare ad esistere, in quanto esso è uno dei 4 pilastri che le fondano, ora e sempre.
Il BJJ è un'Arte marziale, serve a creare fiducia e salute nel praticante, è BEN al di là dello sport agonistico, lo ribadisco. Quello che voglio sia chiaro è che la sua natura realistica/non settaria è inscindibilmente legata (tecnica, storia e attitudine caratteriale) allo scontro reale, al confronto, alla sfida a se stessi tramite l'altro.
Voglio riproporre qualche clip incentrato sui Gracie che dia un' idea del cammino percorso:








sabato, dicembre 26, 2009



LO SCOPO DEL COMBATTIMENTO
SPORTIVO METAMODALE



In qualità di auto-proclamato analista delle Arti Marziali (è questo il bello di un blog ..hihi..) ho discettato qui per anni delle MMA e della loro natura. Credo, e non scherzo, di averle interepretate in ogni loro sfaccettaura, più di qualunque altro chiacchieratore internazionale sull'argomento che io conosca. Non è che io me ne vanti, trattasi di logorrea grafomaniaca in effetti, però è un fatto che se uno lo desidera può accedere agli archivi del presente blogghino e avere una panoramica a 360° del fenomeno.


Le MMA sono molte cose contemporaneamente, ma questo avviene sempre nella vita umana. Ognuno di noi è fratello, figlio, amico, nemico, oggetto sessuale e dipendente/datore di lavoro etc etc, tutto allo stesso momento. La relatività del punto di vista però non deve far perdere il punto della questione: lo scopo di un determinato strumento.


Le MMA sono ANCHE uno sport da fare e da guardare, sono ANCHE un fenomeno commerciale professionale, sono ANCHE una mania per nerdacci e fans da tastiera, sono ANCHE un laboratorio di analisi medico-sportiva e molto altro, questo è palese.

Esse però sono nate allo scopo di VERIFICARE quali arti e metodi funzionassero in combattimento reale. Il loro DNA coincide con una domanda: chi è il più forte (persona e stile)? E giù la verifica di tutta una serie di luoghi comuni:
Esistono i punti del Dim Mak?
Le energie metafische occulte servono in uno scontro?
E' utile allenare le forme/kata?
E' vero che si può tenere a bada un lottatore coi calci?
etc etc etc


Per rispondere all' insistente interrogativo di base e anche agli altri, è sorto tutto il 'circo' che abbiamo di fronte, dando libero sfogo alle differenti motivazioni di milioni di individui, tutti diversi tra loro.


Tramite la diffusione del PC e dei video online l'umanità è entrata in una nuova era della comunicazione, e le MMA ne sono un prodotto. L'era degli stili carismatici è conclusa, oggi il combattimento disarmato 1 contro 1 in un recinto di regole minimale è un dato di fatto planetario, e si può dire che questo sport stia alle vecchie arti marziali fossili come il fucile mitragliatore sta al sasso levigato del selvaggio: uno standard nuovo e incredibilmente più elevato.

Voglio ricordare ancora una volta che combattere in un ring/gabbia non è né obbligatorio né consigliabile per tutti, che esistono pratiche (marziali e non) amatoriali del tutto realizzative della persona umana se ben portate avanti, non è questo il punto. Il fatto è che le MMA sono come la Formula Uno, il vertice assoluto di una piramide gigantesca alla cui base sta la signora Pina con la sua Panda.


Ogni uomo di buona volontà sa che la Sig.ra Pina è "imbattuta" con la sua Panda, dato che non gareggia contro nessuno e manco si sogna di farlo, ma ciò non deve portare follemente a pensare che la sciura Pina possa battere Schumacher qualora se ne presentasse la necessità, o che l'onesta utilitaria abbia qualcosa di più avanzato tecnicamente della Ferrari perché..più antica e 'tradizionale'.


La sperimentazione e gli sforzi generosi di migliaia di atleti hanno portato a definire con ragionevole precisione un percorso per il combattimento disarmato, allo stesso modo che le scienze naturali -procedendo da secoli per tentativi ed errori- hanno generato una conoscenza tale da permettere per ricaduta una tecnologia utile alla collettività.


Così come un ginecologo va dall'ortopedico se si sloga una caviglia e senza per questo minimamente sentirsi diminuito nella sua professionalità, così il coach moderno per es. fa allenare la scherma di braccia dei suoi allievi da un maestro di Boxe. Infatti la scienza è per definizione metamodale (:riunisce alcune abilità diverse per uno scopo finale) e incline alla specializzazione settoriale. Dato che è impossibile sapere tutto e seguire con profitto ogni branca di studi, il legislatore onesto per formare un ingegnere crea una Facoltà dove il giovane apprenda con tutti gli eruditi delle singole specialità, e solo un maniaco depressivo drogatissimo penserebbe invece di farlo studiare con solo un minestrone gigante di tutte le materie frullate insieme, la supermateria 'ingegneria di per sé'.


Un uomo adulto e saldo sulle sue gambe, uno che non abbia bisogno di sostituti del padre assente e di un culto settario a cui aderire, uno un po' normale diciamo, non può evitare di riconoscere delle verità auotoevidenti che gli si presentino davanti. Ed è per lui, per gente come lui che nascono le MMA, il cui scopo è sperimentale: la verifica delle affermazioni in campo marziale.


Una volta che lo strumento è nato, ha passato il rodaggio e si diffonde, è scontato che esso verrà utilizzato per le più varie motivazioni da milioni di persone che neppure lontanamente si rispecchiano nella psicologia dei fondatori e dgli estensori del metodo. Tutta questa gente però è coinvolta assieme, così come la Pina acquistando un'utilitaria dà lavoro e spinta a un complesso tecnico-industriale con in cima il crucco Michael.


Le MMA oramai sono là fuori, nel mondo delle signore Pina, Mariuccia e Calogera, hanno superato il CAR e si pongono nei confronti di qualunque metodo o stile quale Formula Uno del combattimento. Non ha importanza alcuna se un tizio senza titoli nello sport automobilistico, magari privo pure di patente, si autoincensa quale immaginifico Maestro di Guida da Strada: produce soltanto folklore nel migliore dei casi, truffa nel peggiore.


venerdì, dicembre 25, 2009




ALL'UFC TUTTO BLOCCATO



La lega delle leghe, l'istituzione semi-monopolistica delle MMA mondiali, la più profittevole organizzazione commerciale mai creata sul combattimento, si trova in un' empasse.

In pratica ha creato dei mostri, degli atleti così dominanti che la mobilità dei titoli è assente del tutto, ma andiamo con ordine:

Leggeri: BJ Penn ha schiantato con estrema facilità tutti i suoi contendenti, e si situa 3 spanne sopra chiunque all'orizzonte.

Welter: anche questa categoria blindatissimissima, con un androide candese di nome GSP a rendere noiosissimi i pronostici dei suoi prossimi match.

Medi: con quel marziano di Anderson Silva arrivato a 9 difese della cinta più o meno, in vista ancora più stasi presente e futura.

Meno peggio le categorie pesanti.

Nei LHW (Massimi Leggeri), la più combattuta division al mondo, l'UFC ha una messe enorme di talenti e un champ che seppur imbattuto si è mostrato avvicinabile, Lyoto Machida.

Nonostante sia dotata di qualche giovane hot prospect, v'è pochezza nei Massimi -tradizionalmente la peggio assortita della Lega- ove si aspetta che OGM Lesnar smaltisca i danni da steroidi, e ci si gingilla con titolini ad interim.

La strapotenza della Zuffa Inc. sta ammazzando il giocattolo, rende il meccanismo allappato. I danni alla qualità di un prodotto dovuti al regime di monopolio sono conosciuti da qualunque studente di economia, ed è per questo che, nell'interesse della crescita quantitativa e qualitativa delle MMA, bisogna tifare a tutti i costi per i nani concorrenti dell'UFC, cioè il promettente Strikeforce e i piccolini tipo Bellator&c. Sempre col sogno che i jap si risveglino e si mettanto di nuovo in pista sul serio vs gli odiati avversari yankee.

Il futuro delle Mixed Martial Arts come sport mainstream sta parecchio nella sua internazionalizzazione e in un arrivo dell'Europa sulle scene. Non riesco a capacitarmi come il nostro colonizzato continentuzzo ancora non riesca a produrre un organizzatore/manager decente e palluto, in grado di andare a scassare i maroni ai bravacci della banda White.

Se non cambia qualcosa, ma tipo una rivoluzione, ci troveremo Anderson, BJ e GSP titolari fino al 2020..

giovedì, dicembre 24, 2009



ANCHE IL RE PUO' INCIAMPARE


Fedor Emelianenko è il più dominante campione del combattimento disarmato della storia umana verificabile.

E' unanimemente visto come l'Imperatore delle MMA, il top dei top, però oh, è di carne e sangue come tutti. Pur essendo praticamente quasi imbattibile, è umano.

Solo i maestro-panzoni delle arti fossili non perdono mai, sono imbattuti..eggià, non combattono mai! I veri fighter invece si dà il caso che abbiano due braccia e due gambe come tutti e -scevri della superenergia cosmica Chi/KI- corrispondono com'è normale alla sapienza popolare del proverbio:

"Quando te meni, porta d' sacchi: uno pe' dalle e uno pe' pijialle".

Anche l'Imperatore può scivolare, ma è il Numero Uno perché si rialza subito e come nessun altro. Fedor potrebbe impipparsene alla stragrandissima dei torneini amatoriali del Combat Sambo, ma lui è un patriota e siccome si sente di dover tutto a questo sport, ha intenzione di dedicargli il suo tempo e la sua faccia anche se nessun altro lo farebbe. Infatti l'Imperatore è lui, mica a caso..


Curiosi?




All'epoca fece scalpore, ma il boss è sempre lo stesso, 'the baddest man on the planet'.



ALIMENTAZIONE CORRETTA:
COMPRATE QUESTO LIBRO!
In un momento dell'anno dove qualunque dieta va a prostitute, colgo l'occasione per parlare di alimentazione.

E' questo un campo davvero minato, dove si sente ogni sorta di parere e filosofia, dove una sua idea ce l'ha chiunque ed è difficilissimo sfatare i miti, peggio che nelle arti marziali fossili.

Potrei stare ore a scrivere, descrivervi profondissimi concetti di biochimica, storia dell'evoluzione alimentare e palle varie, ma sarebbe troppo lungo, e anche inutile. La divulgazione scientifica ha GIA' prodotto un riassunto perfetto, ed è il volume della foto. Comprando quello capirete la famosa Dieta a Zona, e con chiarezza comprenderete tutte le minkiate galattiche che avete/abbiamo sempre fatto con il cibarsi alla pene di quadrupede cinofilo.

Non sto qui a bacarvi le ghiandole testicolari, il libro dà a tutti gli strumenti per averla vinta per sempre col grasso, sfruttare al meglio il cibo per stare in salute e migliorare la prestazione sportiva. E' 100 anni AVANTI alle orrende idiozie che dicono certi "esperti" alla TV: insomma..compratelo e basta, è indispensabile per TUTTI.Non fossimo una lurida colonia al quadrato, Sears lo dovrebbe assumere il Governo per fargli organizzare le mense scolastiche del paese, e vagliare tutti i dietologi laureandi.

La salute sta nell'alimentazione, e con pochi euri è alla vostra portata, avanti giovini.


martedì, dicembre 22, 2009



PAESE CHE VAI, PRESIDENTE CHE TROVI


Proseguendo il discorso dell'ultimo mio post, faccio notare che il livello umano del capo dello stato di un paese dice molto su come stanno messi in quel posto.


Passando clementi oltre le mummie subumane all'italiota, ci sono gli USA col burattino plasticoso inutile Obama, o i franzosi col nasuto Sarkozy, alto tipo come un nanetto da giardino ma meno in forma, o i crucchi con la vacca putrefatta Merkel-Singer, per non parlare degli ispanici con la controfigura stupida di Mr. Bean, Zapatero. L'inglese Gordon Brown invece è morto anni fa e a giro c'è il suo cadavere cianotico.

L'unica grande nazione del mondo che va in controtendenza rispetto alle politiche modialiste, tutte tese a svirilizzare e impoverire i paesi è -come vi ho sempre detto- la Russia. Il suo leader, Vladimir Putin, non perde occasione per dare un'immagine di sé quale eroe mascolino e deciso, un Capo che sa quello che vuole e lo fa vedere ampiamente.
Un paese in crescita che punta sulla forza e sulla volontà di potenza deve rifuggire dalle mene globaliste paralizzanti, deve stimolare i giovani all'azione e alla sicurezza di sé, alle virtù marziali. Infatti la Madre Russia domina in TUTTI gli SdC, spesso a mani basse, vedi Fedor.

Putin guida i MIG, Putin nuota nel mare gelato, spara al poligono e..combatte. Cintura nera emerita di Judo e Sambo, tiene tantissimo a far vedere di quale pasta è fatto rispetto agli zombie occidentali, omuncoli ridicoli, puro specchietto per le allodole dei Poteri Forti che li manovrano da dietro le quinte.

In questo video, di lapalissiano stampo pubblicitario lo si dica, lo Zar di tutte le Russie interagisce con la nazionale di Judo della sua terra, allenata dal supercampione italiano, ex medaglia d'oro a Mosca 1980, Ezio Gamba.



Discorsi di propaganda a parte, vi prego di notare la forma fisica e la presenza dimostrate dal 57enne leader, nonché la tecnica eccellente (segnale di allenamenti continuativi senza dubbio). Sinceramente sta messo 800 volte meglio del 99% dei buzzoni/stenterelli stanchidallanascita diciottenni che conosco, giuro!

"Ubi maior minor cessat" dicevano i saggi Padri Latini, cioè all'apparire di un superiore il più debole scompare. e allora..addio Italia, au revoir Europa cenciosa dei graffitari, bye bye occidente sifilitico tossicodipendente metrosexual, qualcuno che merita di sopravvivervi ora c'è.

lunedì, dicembre 21, 2009


ITALIAN MMA?


La ripida china discesa dal nostro amato ma disgraziatissimo paese dopo la II Guerra Mondiale, con il nostro asservimento coloniale alle potenze vincitrici, è sempre più evidente a tutti.


Non parlo tanto della distruzione scientificamente operata delle nostre economia e cultura, quanto piuttosto della squallida condizione animica (psicologica) verso cui le masse bestializzate sono state convogliate. Il Padrone vuole pecore del tutto stupide e svogliate, imbelli, e giù di Serie A, mariedefilippi grandifratelli etc etc.


Tante volte ho parlato con voi di quanto siano forti le restrizioni che i media hanno nel parlare di SdC, di quante "veline" arrivino dagli uffici Psy.Op (psicopropaganda) angloamericani installati in colonia italy per non far passare nulla di lontanamente virile su schermi e giornali. A tutto questo fuoco di sbarramento però oramai si aggiunge di suo un disinvolto malpensare nazionale, un comportamento maleducato, sciatto e irresponsabile di tipo levantino, mediterraneo in senso negativo, sempre esistito però adesso diventato egemone.


E' insomma un'impresa disperata spingere questi sport, perché al muro compatto della censura silenziosa dei massmedia, si unisce l'impreparazione e la incapacità a fare il proprio compito ormai epidemici nella nostra colonizzata penisola in qualunque ambito.


Domenica sera mi sono prestato a fare l'arbitro in una serata di Boxe a Roma nella quale erano previsti 2 match di MMA con persone a me note; ho accettato di fare la mia parte, mancanti com'erano di una figura arbitrale competente.

Il ring era di quelli da allenamento, col tavolaccio di legno invece che il piano regolamentare ammortizzato.

Un "atleta" ha dato forfait con ragioni pretestuosissime a 24 h. dal match.

Non c'erano le maglie dell'evento e ho dovuto usare la mia cambiandogli il verso.

Non erano stati cooptati i giudici per le MMA (li ha dovuti rimediare uno dei fighter a furia di telefonate).

Gli 'spogliatoi' erano in un gabbiotto separato dalla miniarena, e gli atleti entravano passando all'aperto a diversi gradi sotto zero.

Non c'erano le toilettes per il pubblico.

Non sono stato rimborsato neanche del caffè preso in Piazza Mancini davanti al "palazzetto".

Morale della favola?
Alla fine dell'incontro il coach del perdente mi si è fatto sotto e imbruttito mi ha dato di malandrino! Cioè secondo questo individuo il suo atleta aveva perso non perché messo sotto dal 1° minuto e martellato di un gnp asfissiante ma perché io...malvagiamente manipolavo NON SI CAPISCE COME il match per non si sa quale motivazione oscura!
[nota: mai arbitro di MMA fu più pletorico di me l'altra sera, che lo sconfitto è stato scaraventato giù e poi rimasto lì, sotto una gragnuola di legnate, dal primo secondo]

Dopo i km sotto la neve e il ghiaccio, dopo essermi dovuto rigirare la t-shirt che già avevo addosso e strappare l'etichetta con i denti per non la si vedesse dagli spalti, dopo aver atteso 4 ore di arbitrare GRATIS due soli ragazzi, questo è il ringraziamento..

Se considerate che questa gente neanche sa le regole dello sport che vanno a fare - il "coach" ha gettato la spugna quando nel regolamento UFC da LUI scelto per il match ciò NON si può assolutamente fare- e che passa i minuti di lotta a contestare rumorosamente l'arbitro invece che dare indicazioni al suo protetto, il quale poverino non ha nemmeno il 5% del Jiu-Jitsu di una cintura bianca standard, vi fate un quadro di cosa mi tocca passare.

Alla fin della fiera il nostro piccolo mondo è cosi, tristemente così, poche storie.

P.S.
tanto per la cronaca: il match è stato vinto per TKO alla fine del 1° round da Fabio Ciolli della Hung Mun Roma, con un impeccabile BJJ unito a proiezioni da favola.



10 ANNI PER DUE

Un sabato nella follia disorganizzativa italiana della prima nevicata dell'anno, un sabato che ricorderò.

Si è infatti celebrato a Roma l'anniversario del decennale Tribe Jiu-Jitsu, l'associazione di BJJ più importante d'Italia, creata dal mio insegnante Federico Tisi in un epoca in cui il BJJ lo conoscevano davero in pochi. Dagli inizi avventurosi in cui si allenavano su un tappeto persiano alle 100 persone iscritte solo a Roma e ai titoli internazionali messi in carniere, un gran bel viatico.

Il seppur abbondante tatami della sede centrale sull'Aurelia brulicava di jitsuka in maniera esagerata. Dopo le 3 ore di mega sparring con sottfondo Heavy Metal sparato a tutto volume, il popolo Tribe, a cui mi onoro di appartenere da quasi 7 anni e di esserne un membro anziano, è assiso per la cerimonia della consegna delle cinture, ma solo dopo aver insignito (a suon di sanguinosissime cintate) della Marrone i mitici Giuliano"Lesionaire"Pennese e Fabrizio"Neo"Screpante.

Federico ha onorato della prestigiosa faixa preta due suoi allievi meritevoli. Tra le lacrime di commozione e gli scrosci di applausi delle decine di convenuti da ogni parte d'Italia, hanno infatti ricevuto la pesante eredità dal loro insegnante Tanzio"Il Conte"Sperone e Andrea"Mezzokilo"Verdemare. Sono i primi ad aver completato tutto il curriculum studi interamente con Fede a raggiungere questo status.

Si potrebbe stare a parlare a ore delle qualità tecniche e caratteriali dei due personaggi, ma quello che voglio rimarcare è che il Jiu-Jitsu in Italia oramai è indipendente. Siamo alla II generazione, cresciamo sempre più e dal tronco robusto innestato dai maestri brasiliani, nascono nuove e autoctone generazioni di lottatori esperti.

"La cintura nera è un ben gravoso fardello"-ha spiegato il Mestre-"perché poi ognuno vorrà sfidarti in virtù del pigmento della striscia di cotone che hai intorno alla vita. Ma la cintura copre solo il 10% del tuo culo, il resto te lo devi parare da te".

Mi stringo a nome di tutto il team ai miei amici e colleghi in un virtuale abbraccio.



sabato, dicembre 19, 2009


"Volere le stesse cose, e non volere le stesse cose, questa è, in fondo, l'amicizia vera."
Sallustio

venerdì, dicembre 18, 2009


ANCHE IL JUDO SE NE VENNE
A CANOSSA
Siccome m'infervoro solo per i rapporti mitologici nelle MMA, vi faccio presente che il più snob degli SdC ha tratto il dado.
Nel senso che anche il Judo ha trovato nelle MMA la sua valvola di sfogo per quanto riguarda il definire chi sia il più forte nel combattimento reale, sia per quanto riguarda la carriera professionale in sé per sé.
All'evento jap DYNAMITE di Capodanno s'incontreranno infatti passato & futuro, vecchio e nuovo, esperienza e freschezza giovanile, in un caleidoscopio di significati di portata storica gigantesca, checché ne dicano i talebani dell'arte creata da Kano.
Hideiko Yoshida, judoka ex medaglia d'oro olimpica nei Massimi e veterano del ring di MMA, si scontrerà col collega pari-medagliato Satoshi Ishii (al suo esordio).
Due generazioni a confronto e due modi di vivere l'arte del Ju del tutto opposti. Il vecchio campione Yoshida passato alle MMA in fine di carriera, e il giovane leone Ishii scappato nelle MMA appena incassato l'Oro, dicendo bye bye alla misera carrierina amatoriale.
I due eroi nazionali nipponici si affrontano a viso aperto, No Hold Barred, nella serata dell'anno e tantissimi sono i temi di riflessione.
Come andrà? Certo Ishii è fiscamente una bestia, ma non ha mai combattuto, e Yoshida -seppur sul viale del tramonto- ha un'esperienza internazionale contro i peggio mostri, tipo Wand o Mark Hunt, il mio pronostico è per lui. O sarà solo la mia preferenza di 40enne??

giovedì, dicembre 17, 2009



LE ARMI?

Tranquilli, non parlo né di cannoni né missili né fucili col mirino telescopico qui.

Qual'è il mio pensiero sulle arti marziali armate?

Sembrerà strano ma..ricalca perfettamente quello sulle disarmate ehehe!

Io tantissimi anni fa mi sono un po' dilettato con arti marziali basate su bastoni e coltelli, ma non ho mai approfondito la cosa per mancanza di tempo, pur ritenendola molto utile per i riflessi e soprattutto molto pratica e divertente. La velocità con cui si muove un bastone è enorme rispetto a un pugno, e questo lo rende assai interessante per allenare l'occhio (nonché per la "difesa personale").

Diciamo che nelle arti armate la preponderanza della mentalità 'fossile' è straordinaria, e pochi sono gli esempi di realismo. Anche in armis, senza il serio sparring contro avversari esperti e non collaborativi si finisce nella sétta marziale, nel vicolo cieco evolutivo.

Avessi modo per praticare l'armato io mi rifugerei in quei pochi circoli ove la sperimentazione pratica del combattimento è cosa quotidiana, sia per il senso pratico che per il mio piacere in sé. Non per nulla a caso la famiglia amerighéna di combattenti chiamata Dog Brothers, forse i più celebri e seri sperimentatori del Reale in questo settore, che organizza riunioni per menarsi a tutto spiano & verificare la bontà del lavoro fatto, si potrebbe definire "MMA con armi bianche" in effetti, ben dotate tra l'altro di BJJ in quantità.

Non lo stile, il gruppino carismatico e i mitologici lignaggi da Lao Tzu a oggi, ma invece il confronto, la scientifica osservazione del sistema e l'evoluzione intermarziale tramite varie modalità di combattimento unificate: MMA!



mercoledì, dicembre 16, 2009


UN LIVORNESE AI MONDIALI
Trattasi del nostro amico Bernardo"Branquinho"Serrini, faixa marron e guida del contingente italiano che rappresenta la scuola del maestro brasiliano Roberto"Risada"Atalla.
Lottatore molto tecnico ed esperto, Berny si era qualificato per i mondiali FILA vincendo gli Italiani a Ostia. Alla gara in Florida ha portato con onore il vessillo italiano, distinguendosi come suo solito per abilità e tenacia. Nel NoGi si deve arrendere alla 2a lotta e solo per la strapotenza fisica del professionista di MMA e 2 volte olimpico di Lotta Ben"Funky"Askren, senza demeritare affatto. Nell' altra specialità, il per me surreale Grappling Ma Col Kimono (......) Bernardo vince alla 1a ma si deve fermare per infortunio alla caviglia.
Faccio le mie sentite congratulazioni a Bernardo, simpatico e guascone ma anche combattivo come solo un labronico può essere, vero esperto di BJJ e divulgatore con perizia dell'Arte Suave nel nostro paese.

martedì, dicembre 15, 2009


EL CHICO DEL FUTURO:
EFRAIN ESCUDERO
Efrain"Mexico"Escudero lo si capisce subito dalla faccia e dal nick.
Anche razzialmente rappresenta in pieno la nuova maggioranza del sud-ovest degli USA, uno dei tanti americhicanos che nell'UFC la stan davvero facendo da padroni.
Come ben sapete prediligo i wrestler atomici tra le tipologie di fighter, ed Efrain è un campione di Lotta passato alle MMA con successo. Ex vincitore al TUF, il messicanotto ha sin qui inanellato solo vittorie (12-0) e si presenta tra gli hot propect della categoria Leggeri, con una ottimissima prestazione d'esordio archiviata contro Cole Miller.
Ragazzo semplice e serio, atleta disciplinato e amante del lavoro duro, Efrain ha l'età e le doti per emergere, sempre che come tutti i lottatori olimpici sappia aggiungere un valido BJJ e uno striking d.o.c al suo arsenale. Io me lo auguro, e anche me lo aspetto: buena suerte, scudiero.
Ecco qualche cosa di lui in azione:
http://www.mma-core.com/videos/_Efrain_Escudero_vs_Cole_Miller_UFC_103_Full_Fight?vid=10006555&tid=100


lunedì, dicembre 14, 2009


LA FAVOLA DEL BRUTTO ANATROCCOLO
CHE DIVENTO' UN..POLIPO
Già vi ho narrato la fiabesca vicenda del ragazzino addetto a governare i maiali che diventò un Campione.
Rousimar"Toquinho"Palhares, l'alfiere del Brazilian Top Team ormai in decadenza, reduce da un gravissimo infortunio, ha trionfato sulla malasorte e sul connazionale Linhares nei Medi all' UFC 107.
E' bene che piagnoni e criticoni borghesucci sappiano cosa può questo sport, al pari di altri da combattimento è in grado di realizzare sogni. Toquinho il timido e il modesto, Toquinho il tornado del Jiu-Jitsu ha realizzato i suoi di sogni e anche un po' quelli miei, in quanto un ragazzo poverissimo e disgraziato socialmente ha scalato a colpi di armlock e triangoli la dura china della gloria, arrivando in cima. Con la bravura e con il CUORE Toquinho ha sopraffatto la sfiga e le cattive condizioni native, col suo valore e senza bisogno di amici potenti in politica o al Vaticano è divenuto uno dei migliori.
Il ragazzino che schiattava dalla fame e si cibava col rancio dei porci è lassù, e senza nemmeno arroganza ci guarda benevolo dalla vetta, a noi semplici mortali. Il dolore, le inenarrabili privazioni, le umiliazioni e la paura del domani, lui le ha vinte da solo.
Mentre i calciatori mezzofroci gasati si organizzano partite truccate e schiodano "stipendi" da 1 milione di euri al mese per la truffa, il Guerriero del Sertao sta lì, tranquillo in mezzo alla gabbia, e risplende di valore.
Vi regalo il video del bellissimo incontro, un concentrato spettacolare di tecnica ai massimi livelli, unite nel post-match allo spirito sportivo dell'uomo che è grande dentro.

sabato, dicembre 12, 2009

COME COMBATTE L'UOMO
PIU' FORTE DEL MONDO?
Cosa ne vien fuori dall'incontro della forza bruta con la tecnica di un campione pro nazionale di Boxe?

Il polacco piccoletto Marius"Pudzian"Pudzianowski, "calato" a 125Kg, offre a un vastissimo pubblico le sue doti, svelando il mistero.






Tecnica pochina pochina, voto 5-, a parte i calci di rigore sulle cosce del povero avversario, ma 8+ per la grinta e l'impegno.


All'arbitro intervenuto a bloccare Marius per il salvataggio del povero pugile, con proiezione in sutemi+armlock inverso: voto 20!!

venerdì, dicembre 11, 2009

LE MMA E LA FONTE
DELL'ETERNA GIOVINEZZA
L'enorme espansione dello sport più duro del mondo in USA assume del clamoroso. Le MMA stanno diventando di moda, si vedono nei cartoni animati dei Simpson e citate sui giornali seriosi tipo quelli finanziari.
Un'altro aspetto rivelatore della crescente fama di questi scontri nella gabbia è l'arrivo delle celebrità. Negli USA vive una massa acefala e sdradicata di individui, senza nessun legame comune né radici che li unisca a parte l'avidità, e l'unico sentire comune è quello creato a tavolino da Hollywood. Insomma, l'idea di nazione agli amerighéni la dan soltanto il cinema e le soap, e l'importanza incredibile degli attori è dimostrata dal fatto che uno, pure scarso, divenne Presidente dell'Unione.
Si può dire che qualcosa o qualcuno in America esista allorquando sta in tv, e quindi soltanto il personaggio famoso fa la differenza. Se non c'è la star bisogna fabbricarla (UFC) e in qualunque modo, vedi Kimbo. All'inverso, organizzazioni in cerca di conferma necessitano di portare le celebrità a bordo ring, pagandole care, o addirittura inserendole nel giochino.
E' questo il caso di Herschel Walker, un ex giocatore di football che ai suoi tempi era un super talento a 24karati, l'enfant prodige ammirato da tutto il paese. Oggi HW ha quasi 48 anni, ed esordisce allo Strikeforce.
Maestro di Taekwondo, HW ha sempre avuto un livello di fitness al di là dei suoi contemporanei (fu famoso per il livello di muscolarizzazione ottenuto con la sola ginnastica a corpo libero oggi detta Hindu Fitness) e si presenta a stupire il mondo arrivando quasi 50enne in una gabbia professionistica.
Non commenterò il valore sportivo dell'esordio senile, dico solo che a parte farci vedere le dimensioni enormi dei testicoli di HW , che è un miliardario e non ha nulla da dimostrare se non a se stesso, ci dà anche una misura di quello che le MMA stanno diventando. Uscite dalla nicchia, le arti marziali miste rischiano di diventare uno sport mainstream, di quelli accettati dai massmedia e QUINDI dalla coscienza comune delle masse nordamericane. A quel punto la cosa si riverserà come sempre sulle colonie europee e asiatiche, diventando uno sport davvero globale.
Altra considerazione che voglio fare è sull'enorme mole di progressi che la scienza dello sport ha fatto in pochi anni. Negli anni '70 un pugile era considerato finitissimo a trent'anni, e un quarantenne borghese quasi un vecchio. Oggi le persone che si dedichino a uno stile di vita sano e si allenino secondo criteri aggiornati e pignolissimi, arrivano a ESORDIRE in un brutale cage fight a 50 anni, cosa che ha dell'incredibile ma anche del molto incoraggiante, specie per chi -come me- non ha più 20 anni!
Vi confesso che questi match 'bizzarri' di MMA che vi segnalo han per il sottoscritto quasi più interesse che per i titoli UFC, dato che mi rivelano molto di più sul viatico delle arti di Marte e sulle scienze dell'evoluzione umana in senso ampio. Mi dicono cose importanti ben al di là dell'aspetto magari carnevalesco dell'evento commerciale, mi sussurrano insegnamenti e riflessioni molto profonde.

giovedì, dicembre 10, 2009



COMBATTIMENTO AL SUOLO?
L' IMPARIAMO IN INDONESIA
Solito: ognuno giudica COI SUOI OCCHI e col suo cervello, non faccio polemica.
L'uscita dalla side mount cmq è davvero...meravigliosa!


mercoledì, dicembre 09, 2009


SCONTRO TRA MAESTRI
Nella mia opera documentaristica del portare alla luce video esplicativi, con cui voi potete farvi un'idea di prima mano del valore di certe arti nel combattimento reale, vi sottopongo un'altra chicca.
Trattasi di noti maestri di Hong Kong, famosi in zona quali esponenti dello stile più 'cattivo' e stradaiolo del Kung Fu, cioè quello che ha fatto fare i miliardi ai suoi divulgatori in Europa per capirsi.
Osservate e date il vostro parere, senza scordare le enormi capacità combattive vantate in maniera abbastanza arrogante dal marketing di questo stile. Vi piace?





Un altro scontro tra "maestri", rappresentanti di un altro temutissimo stile tradizionale e 'stradaiolo'.



CENA DEGLI AUGURI DI NATALE
La tradizione mangereccia continua: è fissata per mercoledì 16 p.v. la sgranata di Natale, il momento più tecnico dell'anno per quanto riguarda la finalizzazione di bistecche&tiramisù.
Tutti alla mitica Osteria dei Pazzi, in Via Isola delle Stinche (sul retro del Teatro Verdi), ore 20:30.
Non si accettano dinieghi, per ogni centurione la partecipazione allo scontro con la Fiorentina al sangue è obbligatoria..hehe!

lunedì, dicembre 07, 2009


DEDICATO A TUTTI GLI INFAMI
In Brasile il soggettone fasullo che piglia, molla la sua accademia e passa armi&bagagli in un'altra è chiamato spregiativamente Creonte, come l'infernal nocchiero della Commedia.
Laggiù in Brazil lo spirito di corpo e il senso di appartenenza alle proprie radici -anche marziali- è molto sentito e i creonti sono in fondo alla scala delle merdacce umanoidi. Chi tradisce una volta tradisce ancora, un fatto ben noto della vita e del tutto risaputo dai jitsuka.
Questo post lo dedico a tutti gli infami marziali che ho conosciuto in vita mia, e son legioni. Dante li mette all'ultimo girone dell'Inferno, io concordo.

ALLA RICERCA DEL
MOVIMENTO PERFETTO
Le moderne MMA rappresentano un insostituibile laboratorio di studio neuro-motorio per i seri ricercatori delle AMR.
Il livello minimale di regolamentazione permette infatti di associare all'interno di uno stesso "esperimento scientifico" tutte le strutture di movimento che avvengono in uno scontro fisico disarmato tra 2 esseri umani.
La spinta commerciale nel senso professionale di questo sport non piace a molti puristi, e non mi riferisco ai collezionisti delle arti fossili, ma a seri specialisti delle Arti Realistiche stesse. Questo non deve stupire, il conservatorismo a vari livelli è consustanziale alla mente umana (è istinto di sopravvivenza) e in questo ambito -come ho spiegato molte volte- anche utile. E' infatti VITALE per l'avanzamento della sintesi che si sviluppino individualmente le componenti-base, cioè che BJJ, Muay Thai etc continuino il loro sviluppo indipendentemente dalle MMA e viceversa. Il crollo di partecipazione delle modalità produrrebbe invero lo strangolamento della sintesi intermodale (MMA) con l'estinzione del fenomeno sportivo intrinseco.
Per farla breve, le 4 Magic Arts devono essere spinte a tutto vapore, perché è solo da lì che nasce il bacino di raccolta del professionismo delle MMA, e non può essere altrimenti. Esse sono il vertice della piramide, e anche il banco di prova più esasperato di quanto viene masticato e digerito dalla base.
Nello scontro intermixed si lavoreranno ai massimi livelli di tolleranza le innovazioni tecnico-motorie che ricadranno poi sulla base, rigenerandola e spingendola a sua volta a creare innovazione che risale sin al verice della piramide, allo stesso modo che invenzioni nella Formula Uno arrivano dalle serie minori ma anche ne discendono per effetto di alta tecnologia di punta.
Una domanda che si pongono tutti i seri allenatori delle singole modalità è quale sia il tipo di movimento ideale per i praticanti del singolo sport da combattimento. A quale modello si dovrebbe insomma ispirare l'atleta? Decenni di studi e di superspecializzazione hanno prodotto dei protocolli intricatissimi sia di allenamento tecnico che di preparazione fisica, eppure il bandolo della matassa è ben lungi dall'essere dipanato, le teorie cozzano l'una con l'altra e anche i risultati pratici rendono confusi per la loro contradditorietà.
La mia personale opinione di semplice amatore è che uno sguardo retrospettivo e allargato leggermente al di fuori del proprio orticello possa beneficiare tutti, specialmente i coach di 'periferia' che non dispongono delle risorse materiali di centri nazionali sportivi e simili.
Una pedissequa imitazione a macchinetta di PEZZETTI di allenamento dei professionisti modali, tipo gli atleti dei gruppi militari, sarà soltanto dannosa e quasi inutile. Non essendo riproducibile il loro contesto, la cura si rivela inadeguata o dolosa, tipo prendere la medicina sbagliata per una malattia diversa da quella in corpo.
Incominciare a buttare giù allenamento coi pesi, per esempio, imitando a fotocopia le schede di Cammarelle o Minguzzi potrebbe strocare le articolazioni dei semplici amatori che non hanno alle spalle né il DNA, nè le strutture mediche dei campionissimi. Surreale che sia, è quanto avviene continuamente nel mondo, dove milioni di ragazzi e coach di periferia (come me) si confrontano con le tenebre di un'informazione inadeguata.
Cosa si può fare? A mio modesto parere la prima cosa da fare è mantenere i piedi per terra e capire che lo sportivino da garetta provinciale non solo non può ma NON DEVE allenarsi imitando le star. E' invece indispensabile accumulare tecnica, cioè capacità del sistema nervoso, in maniera graduale, e puntare a un sano bilanciamento delle capacità condizionali.
A mio modo di vedere nelle 4 Arti in questo momento storico è troppo sottostimato l'aspetto circolare della forza ma anche la propriocezione. Gli antichi pugili e lottatori conoscevano empiricamente questa necessità, e infatti la moderna e profittevole voga del funzionale, non fa che riprendere millenarie scelte dei fighter, che roteavano mazze e clave (sviluppo della circolarità), dedicavano ore agli esercizi a corpo libero con funi, assi di equilibrio e scambi su un piede solo magari bendati (propriocettività).
Il super-laboratorio internazionale chiamato MMA riscopre a tutto gas i metodi antichi e li integra in un corpus dottrinale sostanziato sempre più da seri studi scientifici. Se osservate qualche video di grandi campioni si nota infatti il ritorno prepotente di questi strumenti. Il problema è che nei video non si vedono le ore e ore quotidiane che suddetti champs dedicano al perfezionamento del movimento specifico del combattimento, sia a solo che a coppie. Occhio quindi, l'errore di valutazione è dietro l'angolo!
Secondo quanto ho potuto osservare, un medio sportivo delle 4 Arti italiano dei nostri tempi si allena dalle 2 alle 4 volte massimo alla settimana, 1.30h. a volta al più. Con questi ritmi pensare di dedicare anche solo una delle sessioni alla sola preparazione fisica è utopico, che manca il tempo materiale di sviluppare al massimo la tecnica.
Si dovrebbe per onestà intellettuale spiegare questa realtà agli allievi, facendo loro presente che sarà loro compito RADDOPPIARE le sessioni di allenamento, per la preparazione fisica, se intendono portare avanti un serio impegno agonistico.
A questo punto il coach dovrebbe evitare il delirio di onnipotenza e risolversi a risorse esterne al suo gruppino, contattando cioè seri preparatori, e spesso più di un trainer, che non è detto siano disponibili in una stessa persona tutte le competenze specifiche.
Un coach di atletica potrà darci le migliori indicazioni su ripetute ad esempio, uno formato ai corsi CONI la pesistica olimpica e un'altro invece sull'eventuale uso dello yoga in riparazione dell'accorciamento muscolare eccessivo da sforzo. Questa dell'outsourcing in tutti i casi è la scelta che ho fatto io, e infatti espongo senza paura i miei studenti alle fonti direttamente, organizzando lezioni e seminari appositi quando sia possibile, ma soprattutto prendendo lezioni private io durante tutto l'anno.
Il "movimento ideale" è quindi il risultato di un analisi delle singole esigenze del praticante, senza forzature imitative, e di una visione a 360° di cosa sia la prestazione atletica.
Il ritorno alle singole modalità e, all'inverso, da esse al calderone-MMA è indispensabile, le une creano le altre e viceversa, in un movimento.. perfetto.