domenica, gennaio 24, 2016

UNA SCUOLA DI ARTE MARZIALE


Oggi che siamo nell'era paninformativa, con triliardi di risorse su ogni argomento, ci troviamo di fronte a un paradosso: possiamo potenzialmente renderci edotti su qualunque argomento ma non sappiamo dove cercare! Ci possiamo paragonare a dei visitatori della biblioteca di Borjes: c'è troppa informazione, troppo cumulo di fonti e questo ci rende più ignoranti e sperduti di quando, ai miei tempi, internet non esisteva e sull'argomento arti marziali c'era solo la gloriosa rivista "Banzai" con articoli a pagamento. Per districarci nella jungla servono guide esperte.

Il mio cammino personale come insegnante ha negli ultimi anni travalicato la posizione di istruttore e mi ha proiettato in quella di fondatore di una scuola di arte marziale. In pratica ho superato la dimensione di artigiano e sono entrato in quella del direttore di azienda, nel senso che ho smesso di fare tutto io e ho cominciato a coordinare il lavoro di altri. E' mia intenzione lasciare alla mia comunità (sia in senso territoriale che ideale) un soggetto ben più stabile e definito che un corso, il quale è del tutto dipendente dalla presenza del docente e che di solito muore con lui o poco dopo. Ho fondato appunto una scuola, o per meglio dire ho trasformato quel che era una corso o insieme di corsi nei prodromi di una scuola.

Il termine scuola deriva dal greco skolé, e ab origine indicava il tempo non occupato dal lavoro. Per i nostri antenati greco-romani infatti risultava incomprensibile che un UOMO LIBERO facesse altro che migliorare se stesso durante le sue giornate, mentre il servo era colui che era oberato da compiti ripetitivi e faticosi. Diciamo che per i nostri Patres il senso di vita degna di essere vissuta non stava altro che nella pratica della Virtù, del corpo e della psiche, e ciò si può conseguire unicamente tramite una forma organizzata di apprendimento. Una vera scuola dunque è un punto di riferimento solido e conosciuto.

Negli ultimi anni ho osservato e studiato con cura molti abili didatti all'opera, ho analizzato il procedere o il fallire di numerosi progetti educativi e mi sono inteso formulare un sistema di lavoro che potesse offrire un Jiu Jitsu di primissimo livello. Per far questo ho dovuto travalicare i limiti imposti dalla mia forma mentis e dall'istruzione ricevuta e proiettare il tutto nel futuro, per un pubblico più esteso del piccolo manipolo di appassionati della media classe di BJJ che si riscontra in giro per il paese ed oltre.

E' mia intenzione consolidare la scuola di arte marziale Centurion, arte realistica e scientifica, che sia reperibile e immediatamente identificabile come una vera istituzione accademica seria a cui affidarsi per ricevere una formazione a tutto tondo nell'arte del combattimento in senso più lato, con insegnanti altamente qualificati sotto il profilo psicologico e morale prima che tecnico e un programma di studi articolato. Per far questo ogni possibile accenno di deriva carismatica e tuttologica viene stroncata sul nascere, in quanto il team leader è il primo a ricercare continuamente nuovi stimoli e settori studio, in particolare chiamando alla docenza i migliori specialisti del settore, i quali saranno vocati a contribuire divulgando la loro specialità accademica specifica. Come in ogni università ci sarà il preside e un collegio di professori, insomma, e un piano di studi. 

Grande spazio sarà dato alla formazione dei giovanissimi, ai quali sarà conferito un vasto curriculum di esercizi pedagogici di variegata provenienza, rimarcando la formazione psicologica e caratteriale. E' mia speranza poter aprire un settore rivolto espressamente ai portatori di handicap e ai ragazzi con problemi di inserimento.

L'arte di Marte, come ho analizzato qui in passato, è un poderoso strumento che permette, se ben insegnato, di aiutare chiunque a vivere meglio. E' questa sua magica efficacia che voglio diffondere, affinché più persone ne possano beneficiare. Spero che i miei colleghi e gli atleti appassionati ci siano vicini, per aiutarci e supportarci a creare una comunità per la comunità, un luogo sano e di valori forti che nel tempo tramandi conoscenza e buon vivere.