lunedì, novembre 30, 2009


MJJC REPORT

Una bella trasferta a Milano per il team. Sono felice di aver partecipato con i ragazzi alla più tecnica e meglio organizzata competizione di BJJ mai tenuta in colonia italy. Sia dato merito ad Andrea Baggio di aver eguagliato se non superato gli stranieri e di averci regalato un meccanismo impeccabile: grazie.
I nostri centurioni sono arrivati nel capoluogo lombardo senza troppe ambizioni e la materassina non mente mai.
Un bravo a tutti, per l'impegno e la sportività, la prossima gara la prepareremo molto più seriamente e venderemo molto più cara la pelle.
Un bravo in particolare va cmq a 2 elementi di lungo corso della squadra:
a Stefano"Tortello"Dabizzi che s'accatta un bronzo nelle Blu, giusto premio per anni di dedizione all'arte;
a Massimo"Police"Dell'Isola, ritornato a lottare senza timore.
In generale livello alto, già nelle bianche si sono viste cose tecniche e atleti navigati. Peccato per l'assenza di lottatori da paese esteri, ma nel futuro questa gara milanese diventerà una classica europea, ne sono stracerto.

venerdì, novembre 27, 2009


L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI
MARIUS
Il magrolino nella foto è il mio omonimo polacco, da tutti meglio conosciuto come "L'uomo più forte del mondo".
Marius Pudzianowski è stato 5 volte incoronato "The World's Strongest Man" e nel suo paese è un vero idolo televisivo. Capace di performance fisiche inaudite, il buon omonimo realizza a metà dicembre un sogno di quasi tutti, ragazzini o meno. Uno di quelli che ci affascinano tanto, tipo se è più forte Hulk o l'Uomo Ragno, se è più importante la forza o la tecnica.
Marius esordirà nelle MMA opposto a un pugile, e nel mondo è l'incontro tra debuttanti più atteso che si sia mai visto. Cosa potrà la potenza impareggiabile del polacco davanti alla tecnica conclamata del suo conterraneo striker?
A leggere i report che arrivano dalle palestre di MMA in cui il gigante si allena, dove si favoleggia che persino i wrestler più forti della +120kg non possono nulla e vengono sballottati giù come moscerini, l'acquolina in bocca sale a bomba anche a me; in attesa del verdetto della gabbia, quel che è certo è che il quasi 33 enne Marius si allena con la sua solita caparbietà, e sta prendendo la cosa sul serio e con modestia.
Esempio di atleta fuori dall'ordinario, il ciclopico matricolone porterà alle MMA orde di profani e l'attenzioni di tante TV guardone, che se non c'è il personaggio gossip degli sport virili proprio se ne impippano. Molta pubblicità e audience e più l'aspetto mitologico del match, non vedo l'ora!

giovedì, novembre 26, 2009


ARTI MARZIALI REALI
PER
LA CRESCITA PERSONALE

Naturalmente mi riferisco a un nebulosissimo campo, dai contorni indefinibili a parole: quello dello sviluppo personale.

Rifiutando insomma la guerra retorica coi sofisti e andando al sodo, si può vedere l'arte da combattimento come uno strumento a tutto tondo, che migliora la vita del praticante fuori dal tatami, posto che la persona in oggetto affronti l'arte (anche) con questo scopo e ne comprenda la portata. E' infatti impossibile usare uno strumento nel suo senso precipuo se non lo si vuole fare, è chiaro.

Fare i discorsi cosmici alla Ghandi o alla Osho non è il mio mestiere, eppoi nel BJJ si è sempre concreti e spesso anche dissacratori, però per una volta vorrei che anche i più 'sport-oriented' dei nostri iscritti si rendessero conto che il Jiu-Jitsu -o la Muay Thai etc.- sono scienze della persona umana assai complesse, con molti e diversificati rami d'applicazione, e il cui fine ultimo non è insegnare a picchiare meglio bensì farci diventare migliori punto.

Il focus dell'arte marziale reale è la paura, l'ho detto molte volte. Partendo dalla più basica e radicale delle emozioni umane, dal motore di tutte le attività di noi bipedi, usandola come propellente e guida allo stesso tempo, le AMR insegnano una cultura del corpo, una rinnovata socialità e un approccio alla vita intiera che poi, VOLENDO, si può usare per ogni tipo di problematica che ci tocchi affrontare.

Non sono qui a far la pubblicità agli effetti speciali, non è che facendo Lotta o JJ etc. uno diventi il saggio della montagna, queste puttanate bestiali le lascio agli 'stili magici', noi non vendiamo verità. Dico solo che se un praticante riesce a comprendere l'ampia portata che certe pratiche hanno per migliorare la vita e il carattere, può letteralmente trascinare in tutt'altre e migliori direzioni il suo percorso terrestre.

Vivere sobriamente, curando la dieta, evitando fumo e droghe, allenare il corpo e fisicamente sudando via lo stess accumulato, imparare a non temere il prossimo e crescere di sicurezza in sé stessi già sono risultati giganteschi; da questi punti fermi chiunque può riuscire ad accumulare abbastanza energia nervosa e spirituale per affrontare al meglio tutti i casini che gli pioveranno addosso.

Il M° Helio Gracie affermava con decisione che un vero esperto di Jiu-Jitsu non aggredirebbe mai una persona indifesa, perché l'arte dentro di lui lo impedirebbe.
Io concordo con il trapassato mestre, per esperienza diretta so con certezza che mai un vero combattente e artista marziale reale si troverebbe impegolato negli atti più vili, dato che per arrivare a essere appunto un vero combattente ha dovuto modificare il proprio carattere così radicalmente nella direzione opposta. Un grande maestro giapponese infatti affermava che -pensate un po'- praticare certe arti marziali non è un piacere ma un dovere civico.


martedì, novembre 24, 2009


RITORNA KIMBO, ANCORA!
Come da me profetizzato qui, Kimbo"Bestialo"Slice esce dalla finestra e ritorna dalla porta principale.
Annunciato infatti il suo rientro all' UFC Fight Night Finale, dopo le umiliazioni rimediate, con molta probabilità contrapposto all'insopportabile pitecantropo Huston Alexander.
La ricerca mariadefillippesca del "tanto peggio tanto meglio" convince la lega a ridare spazio al più perdente della recente storia delle MMA, e visto l'esito dell'ultimo matchmaking, stavolta gli hanno trovato uno simile a lui.
Per lo scontro tra i due rapper si prevede una gran ressa di gipponi dalle ruote enormi davanti agli sport pub d'America, con ciccioni di colore infilati in pazzesche tute da ginnastica e addobbati delle peggio catenone d'oro a dividersi nel tifo per 2 avanzi di galera. Unico dubbio sarà quale dei 'signori' avrà la più alta concentrazione di anabolizzanti nel sangue, o meglio: minori tracce di sangue nel nadrolone.
Danazzo Blanco si compiace, noi no.

lunedì, novembre 23, 2009


JIU-JITSU, ARTI MARZIALI REALI
E IL CONCETTO DI EVOLUZIONE
Ho conosciuto Federico Tisi molti anni fa. All'epoca avevo già visto veramente di tutto, visitato l'Asia e le palestre di alcuni famosissimi (e carissimi..) "maestri". Ero pure stato ultrafugace in Brasile alla Carlson Gracie Academy.. Avevo accumulato diplomi e cinture nere a josa, eppure quando conobbi quel ragazzo ancora sotto i 30, capii subito.
Compresi che ero a una svolta nella mia vita. E infatti il mese dopo mi trasferii subito a Roma per studiare con lui, il resto è storia.
Dunque, se una persona come me che ha visto tutti i più celebrati maestroni marziali, si folgora per un insegnante (all'epoca) quasi ignoto, un qualcosina ci sarà. Certo, influirono molto la simpatia e il calore umano del Careca, ma in misura minore. Io riconobbi il Talento, quello dello scienziato e dell'artista, qualcosa di assai più raro del 973° Dan, un qualcosa che risuonava con me e che mi ha dato una vera 2a chance nelle arti marziali.
Chiaramente Federico ha i suoi difetti e anche i suoi avversari + i suoi detrattori, ma questo fa parte della vita, non si può piacere a tutti. Insomma, al di là di tutto, lui mi ha insegnato.. TUTTO quello che so sul BJJ.
[Disclaimer: nulla di quanto scrivo su questo blog è invece farina del sacco del Tisi, essendo esclusiva produzione maniacale del sottoscritto.]
Come dite? Che il mio sito web è pieno di mie foto a seminari con famosi insegnanti brasiliani della nostra disciplina? Verissimo, e mi pregio mucho di aver avuto l'onore di allenarmi con loro. Ma anche i migliori di loro mi hanno passato posizioni, strategie e altre finezze impagabili, però in nuce solo meccanica del corpo. L'ispirazione per il mio lavoro invece me la dà il mio insegnante, in quanto un artista-visionario cioè uno che vede. Ebbene, Federico è riuscito da quel dì a migliorarsi continuamente come tecnico, e questo tramite il suo necessario ripensarsi quotidiano.
Dopo 20 anni di arti marziali, di cui gli ultimi in discipline da combattimento reale come la Muay Thai e la Boxe, mi ci è voluto riflettere accuratamente sulle parole del pelato per risolvere alcune domande cocenti che la mia ossessione sul tema faceva sempre risuonare a martello nella mia testa.
"Panta rei" diceva il saggio Eraclito, tutto scorre, muta.
Se non muta muore, e infatti il primo sintomo del processo di necrosi è il rigor mortis. In pratica, se non cambi e cresci, t'intirizzisci e crepi.
Se paragoniamo le arti marziali alle razze animali, possiamo osservare che alcune di esse (le più), subìto lo choc dell'avvento delle armi da fuoco, hanno rifiutato di mutare e si sono infilate in vicoli ciechi evolutivi, diventando dei reperti museali viventi: curiosi ma inutili e senza futuro. E come avviene il ricombinamento genetico nelle arti di Marte? Solo e soltanto col confronto.
Descrivendo le paranoie inutili che un agonismo mal interpretato crea nella gente, Federico recentemente disse una cosa che mi ha colpito: solo andando alle gare e PERDENDO davanti ai miei allievi, ho potuto almeno in parte ridimensionare certi miei demoni. Siamo all'esatto opposto dell arte "tradizionale " o fossile che dir si voglia, dove il sensei/guru/shifu non solo non si misura MAI alla pari con nessuno, ma il più delle volte si guarda bene dal fare un semplice sparring coi suoi discepoli! Questo consente il permanere della relazione up-down maestro/allievo all'infinito, ma anche la vetrificazione totale.
Attenzione: qui la posta in gioco è enorme, e il rischio è letale. Infatti chi non riconosce questa assenza di disponibilità al confronto (giocoso e non) nel suo mentore come essenziale, rischia di infilarsi nelle arti-sétta che menano all'inferno senza ritono. Nella palestra tradizional-fossile "non si fa sparring perché siamo troppo letali" oppure non si va in nessun contesto di gare "perché la gare è un gioco e noi facciamo solo cose mortali, da strada". Nella palestra fossile il guru è un entità semi-mistica, ammantata di incredibile alone d'invincibilità, e l'estraneo -quando tollerato ma è ciò raro- deve essere subito 'ammorbidito' con la forza (o il trucco) affinché ciò rinforzi la fede dei discepoli.
Senza confrono -su vari livelli- c'è la morte, senza confronto non c'è miglioramento né rimessa in carreggiata dopo eventuali deragliamenti. E' per questo che infatti certe congreghe si chiamano sètte, cioè chiuse, perché se la persona rimanesse aperta a influenze esogene il guru rischierebbe di perdere il pollo..ehm..l'adepto.
A uno stage, anni fa, un praticante decorato di un'arte fossile rimase basito quando il Tisi incoraggiò i presenti a praticare a casa con i compagni le nozioni appena apprese, per fissarle subito bene, e disse: "Mi hanno sempre PROIBITO di allenarmi senza la supervisione dei maestri.."
Di converso non sono rari i casi di spregiudicati supermaestroni fossili che, prese lezioni private a caro prezzo da insegnanti brasiliani senza scrupoli, si sono visti attribuire gradi bassi nel BJJ senza MAI allenarsi con gli altri allievi del brazil di turno e senza MAI lottare con nessuno, al solo scopo di ricrearsi una verginità davanti a certi loro discepoli, ai quali però ovviamente è VIETATO frequentare il maestro del loro maestro e -non sia mai- la di lui accademia! The show must go on.
Per diventare veramente "grandi", l'ho scritto molte volte, è indispensabile affrontare le nostre paure e risovere certi casini che ognuno di noi ha dentro la capoccia, però come è possibile farlo se poi volontariamente uno s'infila mani&piedi in un'organizzazione che dell'assenza del cambiamento ha fatto un religione? Se si sceglie di credere al miracolistico e al fantasioso invece che al realistico e al dimostrabile? Se insomma si fa ostruzionismo totale al nostro intrinseco, irrinunciabile bisogno di evoluzione?
Come possiamo ripensare noi stessi se il vincolo di immobilità dell'arte-setta ci porta nell'abisso dell'immobilismo programmato? Non si può. L'assenza di confronto esterno predeterminato porta INEVITABILMENTE anche a quello interiore, della psiche, e si finisce a trovare ogni sorta di ridicola giustificazione per rendere potabile alla nostra coscienza le minkiate atomiche che facciamo e che cmq ci sono del tutto evidenti. Il fedele invero si arrampica su qualunque scivoloso specchio pur di non mettere in discussione la Sua Santa Chiesa, qualunque essa sia, e così facendo si nega il diritto di evolvere e migliorare.
Stare aperti al mondo in tutti sensi, a braccia aperte o pugni serrati, è il primo passo. Il secondo è capire che senza il primo nulla avverrà mai.

domenica, novembre 22, 2009


LA PIOVRA DEGLI ANTIPODI
L'ultimo UFC appena trascorso mi ha fatto conoscere un ragazzo dalle mani d'oro, George Sotiropoulos, un greco-australiano di incredibile talento.
Surfando in rete ho trovato il suo bel sito personale:
e ho scoperto che questa cintura nera di BJJ è stato campione sul tatami ma allo stesso tempo anche agonista di Boxe e di Wrestling, e con successo!
Si capisce quindi la qualità estrema dei suoi match e il suo record (una sola sconfitta vera, a maggioranza).
Video di qualità, per appassionati delle cose fatte a modino:

venerdì, novembre 20, 2009

ROGER

Come la maggior parte dei puristi del Jiu-Jitsu, sempre che mi possa auto-attribuire simile qualifica, idolatro il gigante buono, Roger Motta Gomes alias Gracie.

In massima dote tra i signori del BJJ la classe più cristallina ce l'ha forse Marcelinho Garcia, il fisico e la potenza relativa Jacarè, signorilità e l'aplomb Demian Maia, la cattiveria agonistica Cobrinha, ma il moderno Sovrano del Jiu-Jitsu, colui che uber alles identifica lo sport in questa fase storica, a mio personalissimo parere -e parlo risultati di campionato a parte- è sempre lui, O Compridao Roger.

Vi passo un HL a lui dedicato:


giovedì, novembre 19, 2009

DOPO I VECCHIETTI,
LE DONNINE

Nel mio furore insofferente alle menzogne marzial-paranoidi delle sétte anticombattimento, ribadisco la mia ripugnanza per quel genere di propaganda dedicata a imbonire gli innocenti e distrarli colpevolmente da vie realmente marziali.

Aleggia tra i paranoidi delle onde energetiche un'altra lejenda negra, la fantomatica autodistruzione che INEVITABILMENTE colpirebbe ogni gentile donzella la quale, povera pazza, si dedicasse per sbaglio alle Arti da Combattimento Reale (invece che a quelle magiche, me cojoni).

A riprova di quanto male facciano le arti marziali vere, io vi posto ancora una volta la beneamata dal genere maschile, la pettoruta regina dell'ottagono:
Gina Carano.

Pure, senza scomodare la ring queen Gina, basterebbe prendere un volo per Rio de Janeiro e farsi un giretto per palestre, si noterebbero tantissime avvenenti fanciulle in fiore con dei bei kimoni consumati addosso.

Mi vien da ridere quando incrocio i catafalchi femminili di certi corsi anti-combattimento, se le debbo paragonare alla Gina o a Kira Gracie, bella come il sole qual'è. Non sto a negare che prendersi centinaia di pugni in faccia per lavoro però NON fa bene all'estetica dei lineamenti -che gran bella scoperta- ma esistono mezzi e stili per evitare questa ovvia deturpazione, e Gina ne é prova vivente et ambulante.
P.S.
scusate l'ennesimo sfogo, ma è per questo motivo che tengo un blog, non per altro; prometto che cercherò di stare buono almeno per un po', dai.
Alla fine ognuno pratichi quello che vuole e per le ragioni sue, però basta con la fanta-propaganda, e che kazz...

mercoledì, novembre 18, 2009


100 ANNI NELLA GABBIA
Tranquilli, non è né una minaccia modello Er Canaro né il titolo di un C-Movie da pubblicizzare.
Si tratta semplicemente della somma totale (o quasi) degli anni anagrafici dei 2 combattenti di un prossimo succulento incontro previsto all' UFC 109:
Randy"The Natural"Couture Vs. Mark"The Hammer"Coleman (46+44).
Questo è un ritorno al futuro, visto che si dovevano già scontrare nel lontano 1996, ma sono riusciti a concretizzare solo adesso, per la gioia dei patiti come me. Dà ulteriore pepe alla sfida, oltre alla antichissima rivalità, anche una comune provenienza dalla Lotta Olimpica, di cui entrambi sono stati campioni e in seguito tra gli apripista della modalità nell'UFC.
Ci pensate voi a mandare una mail derisoria ai soliti pseudo-marzial-paranoidi su questo blog sempre citati?

martedì, novembre 17, 2009

JOHNNY-BE-GOOD
Ha rivinto, il pischello-killer, essì. E' 12 vittorie a zero.
Il ventenne dallo score perfetto John"The Hitman"Hathaway ha messo al posto suo anche il connazionale Paul Taylor nell'evento casalingo dell' UFC 105.
L'ex rugbysta di Brighton, che già combatte da tre anni come professionista, farà certamente inorridire più di un tradizional-settarista marzialoide, il quale andrà dicendo che il povero John SICURAMENTE sarà ridotto a un paraplegico arrocchettato prima dei 30 anni e che avrebbe molto meglio fatto a darsi ai kata e a occuparsi come metalmeccanico [disoccupato] a zonzo per i pub della cittadina balneare inglese.
Bello come un semidio greco, talentuoso e coraggioso, lanciato verso una prospera carriera virtualmente illimitata, chissà cosa pensa il buon Johnny dei suoi coetanei che non hanno avuto il coraggio e la costanza di applicarsi seriamente nella Nobile Arte del Combattimento Reale, e che si rifugiano nei paradisi artificiali del "combattimento da strada", delle onde energetiche e della Via del Samurai però alcolizzato..
La gelosia è 'na gran brutta bestia, e se unita al peggiore dei difetti, la codardia, rende anche il medio borghesotto -normalmente quasi inoffensivo- uno spregevole scorfano. Noi che invece ammiriamo chi eccelle e lo stimiamo senza infingimenti, consci della nostra condizione d'inferiorità bellica rispetto a combattenti professionisti specie se campioni, ci possiamo permettere di guardare dall'alto in basso chi -a differenza della nostra persona- in pubblico e su internet ostenta superiorità ma dentro si rode come un castoro.
Per me un'arte che sia marziale è unicamente una di quelle che creano degli Hathaway, che di questi tempi impattano sulla società offrendo modelli alternativi di realizzazione socio-economica, che insomma producano degli eroi contemporanei da opporre alla degenerazione degli attori cocainomani e delle star transgender della TV.
Oggi a Brighton qualche ragazzotto può sognare di diventare Johnny Hathaway invece che una delle versioni locali di Massimo Giletti, Jovanotti o Fabri Fibra. Sto parlando di una FONDAMENTALE FUNZIONE EDUCATIVA che lo sport maschio ha nei confronti della decadentissima società terminale dei nostri giorni, altro che storie!
Senza sogni un giovane implode, diventa un tossico o al peggio un impiegato di banca frustratissimo che si rifugia su Face Book, robe di questo tipo. I giovani abbisognano in tutte le epoche di punti di riferimento, di modelli, di aspirare a emulare qualcun altro, e non è per nulla a caso che il Regime al potere qui in colonia italy detesti così recisamente i nostri sport, tanto da averli messi all'indice: si vuole che il giovane italiano sogni solo di diventare Luxuria, Totò Riina o Totti.
Chi segue questo bloggaccio sa che io proprio non amo i sudditi di Sua Maestà britannica, però sono qui a testimoniare ammirazione (e un pure filino ino di invidia bonaria) per questo leale erede di Re Artù, che estrasse la spada dalla roccia in quanto nobile d'animo.

lunedì, novembre 16, 2009

LA REALTA' SUPERA
LA FANTASIA CINEMATOGRAFICA
Giuro che la prossima volta che qualcheduno mi oppone scuse del cavolo -tipo un sopracciglio rotto o una caccolina in un piede- per non potersi proprio allenare, telefono al ragazzo del video e gli pago un volo in 1a classe per venire a picchiare il moscio!

Ci sono senza dubbio arti che nobilitano la mente del praticante e il suo senso estetico, tipo la musica e la pittura, ma esistono anche le Nobili Arti da Combattimento Reale che SALVANO veramente le persone, le tirano fuori da abissi di dolore e tristezza e le rigerano completamente, mente e corpo insieme, regalando salute, benessere e uno scopo elevato per cui vivere.

Guardiamo, e in silenzio ammiriamo.




domenica, novembre 15, 2009


SEMINARIO CON FEDERICO
REPORT
Nel VI° anno di Team Centurion ampiamente avanzato, ieri sabato 14 il gruppo ha ricevuto la programmata visita del nostro DT Nazionale,Federico"Careca"Tisi per il preventivato seminario autunnale.
Con un occhio alle venienti gare, il Mestre ha devoluto le 3 ore di allenamento a una certosina, minuziosa (e impagabile) analisi della posizione sulla schiena: cos'è, come ci si arriva da sopra e da sotto, come la si difende, come la si riprende una volta persa etc etc. Umorismo, umanità nell'approccio e rara proprietà di linguaggio sono la caratteristica quasi unica, la marcia in più del supertecnico Careca, che gli permette di rendere noto e memorizzabile qualunque argomento per specializzato che sia, e di farlo digerire a una platea completamente disomogenea di jistuka, in cui sono presenti anche principianti assoluti.
Io mi sono davvero divertito, l'atmosfera è stata quella consueta gioiosa e goliardica a cui siamo abituati in Italian Connection e tutti i "ragazzi" han dato prova di aver avuto lo stesso mio feeling.
Ringrazio per la presenza accorata i miei allievi fiorentini, gli allievi dei miei due istruttori cintura blu "Tortello"Dabizzi e "Taba"Braccini rispettivamente da Pistoia e da Fiesole, i miei baldi giovinotti da Prato e soprattutto gli ospiti venuti da più lontano come Francesco da Livorno con la sua truppa e i nostri impagabili istruttori emiliani Manuel"Hispanico"Pulido e Nico"Nomade"Ugolotti per il da me tanto apprezzato sostegno all'inziativa.
Com'è giusto e bene che sia, alla fine lotte per tutti e senza sconti, con profluvio di sudore e maschia virtù da spargere sul tatami della Samurai. Che bello il Jiu-Jitsu!
Un abbraccio gente, siete splendidi.
Ciao Maestro, grazie ancora, di tutto.

sabato, novembre 14, 2009


LA LEGGE DEL COCCODRILLO
Col coccodrillo non si discute, col coccodrillo non si litiga, col coccodrillo se ci si fa casino si finisce solo che fatti a brani.
Questo è il profilo del superjitsuka amazzonico,il campionissimo di Manaus,Ronaldo"Jacarè"Souza, un predatore senza pari sui tatami & nella gabbia.
Ecco un eccellente video per far conoscenza con l'animalaccio cattivissimo:


venerdì, novembre 13, 2009

UFC 105 DA' I NUMERI
Il responsabile della lega in UK, Marshall Zelaznik, ha reso noto che l'incombente evento britannico di Manchester oltre che essere sold-out ha raggiunto nuovi record di ascolti.
L'UFC informa infatti che il 105 sarà visibile in CINQUANTA paesi (130 totali quelli raggiunti indirettamente) e arriverà in 400 milioni di case.
Pur essendo questa serata sulla stessa linea da Serie B decisa dalla Zuffa Inc. per gli eventi europei, non mancheranno gli scontri interessanti, con fortissimi americani quali Kang e Swick opposti ad antipatici inglesi di belle speranze quali "Il raccomandato" Bisping e il punk Hardy. Sempre affascinante anche la performance dell'highlander Couture, l'uomo senza età, che sale nella gabbia per darsele con il kickboxer aggressivo ed eterna promessa Brandon Vera. Da vedere anche il ritorno nell'ottagono per un derby del ragazzino terribile Hathaway.
Solo e soltanto l'Italia resta pervicacemente esclusa dal fenomeno mediatico UFC, che oramai è visibile ovunque, dalla Groenlandia alle Isole Salomone.

martedì, novembre 10, 2009


CONFERMA SEMINARIO:
SABATO 14 FEDERICO
sarà alla SAMURAI
Post ministeriale, amministrativo:
sabato 14 novembre confermata presenza do Mestre Careca in Via A. Corelli 49 - Firenze.
Prevista invasione di individui in pigiama di foggia orientale, dotati di voglia d'imparare&sudare.
Orario dalle 15.00 alle 18.00

ANCORA SULL'INVECCHIAMENTO
PRECOCE dei FIGHTERS
Una di quelle notizie che ammantano di una certa mistica forma di ottimismo noi non-esattamente-giovanissimi e che invece dispera i non combattenti delle arti magiche:
il maestro di BJJ Renzo Gracie, fighter che già partecipò ai primordi delle MMA, ESORDISCE all'UFC alla bella età di 42 anni.
Considerato il più simpatico e friendly del clan, Renzo è anche un imprenditore attento e posside la più redditizia e meglio gestita JJ gym della Grande Mela, New York.
Al di là delle risibili polemiche sul valore sportivo che una cosa del genere possa avere per la Lega in generale, mi compiaccio di far notare -ancora una volta- che combattere di professione NON necessariamente rende mancamentati a 30 anni e anzi, se ben organizzato, regala seconde giovinezze a persone i cui figli già strombazzellano le ragazzine.

DAL CONTE KOMA A ROGER
PASSANDO PER HELIO GRACIE
Bella foto quella sopra con il Conte, vero?
Oltre a metterne in risalto il capello azzimato e i magnifici mustacchi, ritrae il grandissimo Maeda, celebrato fondatore del Jiu-Jitsu 'brasiliano' all'inizio del 1900, intento ad allenarsi di Catch Wrestling.
Cosa voglio dimostrare?
Che l'essenza del Jiu-Jitsu, la sua profondissima, arcaica persino, tradizionalità sta per l'appunto nella scelta strategica di non fossilizzarsi su forme e rituali, sul cd. "tradizionalismo" o imitazione pedissequa di aspetti unicamente esteriori, e di concentrarsi sull'unica cosa che ha importante di un messaggio: il suo contenuto. Conta cosa c'è scritto in una lettera, non la calligrafia dell'indirizzo o la marca della busta, porca miseria!
Maeda ebbe a che fare con i Catcher, dunque in quanto jitsuka e quindi guerriero e non soltanto pio aderente a una setta marziale, si mise diligentemente ad analizzare lo 'stile' cioè le potenzialità dei suoi avversari. Così facendo migliorò il suo gioco e potè validamente opporsi a quello altrui.
Queste considerazioni appaiono trite e scontate a chi pratica BJJ, mentre sono pura eresia in altri ambienti, magari appena appena dietro l'angolo. Ho personalmente riscontrato la più retriva mentalità settaria in arti che dovrebbero essere dinamiche e proiettate nel futuro, cosa senza senza la quale il passato muore e viene dimenticato.
Tutti i campioni di Jiu-Jitsu che ho conosciuto hanno invece studiato diverse modalità, in particolare quasi tutti si sono dedicati intensivamente ad arti specializzate nella lotta in piedi (Judo, Libera) e non sono pochi gli insegnanti che almeno per passione dedicano un po' del loro tempo a sistemi di striking, sia per divertirsi che per trarne lezioni utili ai fini di migliorare il loro BJJ.
Oggi noi osserviamo il grande Roger Gracie, lo vediamo stritolare i suoi avversari e dominare le competizioni internazionali con quello che viene definito un JJ 'vecchio stile'. E' chiaramente riconoscibile infatti un'attenzione smodata alle basi, all'esecuzione inappuntabile, un posizionamento certosino e una costante decontrazione mirata. Insomma, fa il vero Jiu-Jitsu e non si perde in frivolezze alla moda. Dunque Roger è un maestro tradizionale dell'arte, cioè la riporta continuamente ai suoi principi tattici [cedevolezza, fluidità, pressione etc.] ma anche strategici [sobrietà, uso del principio di leva etc.] che sono il vero lascito dello stile, così come fece A MODO SUO Helio ma anche Maeda.
Roger però si allena di Judo coi professionisti. Non lo si direbbe assolutamente vedendo il suo gioco in piedi, eppure è così. Il campione dei campioni, quello che mostra il BJJ d.o.c è in verità un forte judoka, anche.
E' quello che c'è scritto che è importante, non la bellezza della busta, ricordiamocelo sempre.

domenica, novembre 08, 2009

LA LUCE SCONFIGGE LE OMBRE
Nel caso qualcuno ne dubitasse, a volte il Bene vince.
Un plebeo può anche credere che la 9a Sinfonia di Beetovhen sia un mucchio di suoni accatastati l'uno accanto all'altro, ma certo non è né vero né colpa della musica, ma solo dell'ignoranza del tizio che non riconosce il SIGNIFICATO ULTERIORE di ciò che ha di fronte. In pratica il NON volere vedere certe luminose verità veicolate da magari uno sport, che contiene anche aspetti volgari com'è normale che sia (lo si dica), è colpa della Maya (bugia, menzogna universale) apposta sugli occhi di chi guarda. Per percepire bisogna PRIMA concepire qualcosa, è un atto del pensiero.
MMA come riflesso del Kosmos, come paradigma dell'Universo.
video Fedor vs Rogers su

sabato, novembre 07, 2009


BORSE E SALSICCIOTTI
AL TEAM CENTURION
Infervoratomi subito come l'ho vista, ho dovuto attendere le prodigiose abilità manuali del ns. centurione pistoiese, il sior "Tortello"Dabizzi per averne una da palpeggiare.
Cosa? Ma la famosissima Bulgarian Bag!
Come non sapete cos'è! E' l'ultimo ritrovato (quindi antichissimo) dell'allenamento funzionale, passata dalla semioscurità dell'ambiente delle lotte ai fasti del 'pago-e-vendo' markettato all'amerighéna.
Trattasi di un borsotto in forma salsiccesca da roterare, torcere e lanciare, una specie di sacco per lotta da maneggiare insomma. Mi piace davvero, è un oggetto semplice, versatile e -fatto in casa come da Tortellus- funzionale, poiché quasi gratuito. In special modo consente di lavorare a puntino spinte torsionali spiralisformi, quasi impossibili da riprodurre con manubri e bilanceri ma invero del tutto determinanti nell'emissione di una forza realmente "rotonda" e applicata al combattimento.
Poi volete mettere quanto più fascino ha allenarsi con oggetti rozzi, rustici ma virili tipo pietre, palle con maniglie, mazzoli e altri che spingono all'emersione del rude maschio che è in noi?
Qui di seguito un video di atleti di alto livello che la usano. Vi invito a cercarne altri, il tubo ne è ricco, compresi quelli che insegnano a produrre una salsiccia's bag de noantri.


venerdì, novembre 06, 2009


UN AVVOCATO MALEDETTAMENTE
IN GAMBA
La macumba delle ginocchia fattaci a noi del Team colpisce ancora, e colpisce duro.
Il nostro Pietro"Avvocato"Mastellone ci mette del suo, però.
Dotato di leguleica creatività, il buon Piè ha ben pensato di inventarsi in totale autonomia una bella uscita da sotto, con acclusa auto-leva al ginocchio... I suoi legamenti sentitamente lo "ringraziano" e lo invitano al Pronto Soccorso!
Auguriamo al nostro legale e atleta di tenersi forte d'animo e rimettersi al più presto, senza lesinare in cure né sforzi, che la materassina lo attende.
IL CONCETTO DI JU
E LA TRADIZIONE:
CHI E' PIU' "TRADIZIONALE"?




giovedì, novembre 05, 2009



NUOVO STILE DEL BLOG
"Folle oceaniche" di lettori del presente blogghino si erano lamentate della difficoltà nel leggerlo con lo sfondo nero.
A seguito del suggerimento dell'amico Magnum ho provveduto a tentare questa nuova impostazione; lasciate commenti ed eventuali suggerimenti grazie!

mercoledì, novembre 04, 2009

UN SOLO GUERRIERO
PER
SOTTOMETTERLI
TUTTI




MIKE THE COP e
LE MENATE ITALIOTE
Chiunque di noi sia da un po' di tempo nel giro di certi sport, ha sentito infinite volte la litania uggiosa dei nostri protetti, sempre dediti all'antica arte della lamentela.
"Non posso allenarmi 2 volte 1 h a settimana..sono troppo preso dal mio lavoro in comune o in banca.." e alla via così.
Mentre la pressione intratesticolare dell'insegnante passa a 3000 atmosfere, i buoni italioti declinano tutta una serie di imprescindibili necessità per via delle quali sono OBBLIGATI a saltare allenamenti vari: compleanni del gatto e del criceto, funerale di una serie di prozie di 103 anni a Taranto, partite in tv di tutte le squadre di calcio dell'Africa ex Congo Belga, processione religiosa lungo la Via Crucis di Pizzo Calabro. E alla fine la frase fatidica : "Dopo 8h di lavoro al PC non POSSO fare 1 oretta di BJJ.. sono distrutto!"
C'è chi non solo la pensa diversamente ma soprattutto la fa. Mike Russow (nella foto) sta all'UFC, signori. All'UFC ho detto, nel più competitivo circuito sportivo al mondo, il più esigente.
Eppure il buon Mike, classe 1976, ex campioncino di Lotta Libera a Chicago, è un poliziotto di mestiere, e in servizio attivo (insomma non come i nostri P.s. putativi dei gruppi sportivi). Lavora eppure riesce a mettere insieme abbastanza maroni e tempo per stare sulla incredibile linea della Lega.
Riflettuto sul ciò?
Un poliziotto metropolitano yankee -lavoro assai duro e pericoloso- sta nella gabbia contro le superbelve, mentre studenti universitari e impiegati statali non possono fare in una settimana quello che lui fa per riscaldamento ogni sera! Mike sta a 12 vittorie a 1, tanto per la cronaca amici miei.


martedì, novembre 03, 2009


ASPETTANDO FEDOR MA NON SOLO

Il 07 Novembre sta giungendo rapido e dell'evento Strikeforce si sta aspettando tutti, come è naturale, la distruzione a opera di Fedor del nerone bozzuto Rogers.

La serata però presenta moltissimi altri incontri interessanti, e oltre al ritorno del killer armeno Mousasi opposto al capotribù africano Sokù, io attendo anche la cintura nera (sotto Cesar Gracie) Jake Shields.

In passato l'incredibile Jake ha messo via gente tipo Okami e Lawler, Carlos Condit, Paul Daley, "Mach"Sakurai e "Charuto"Verissimo, e non perde da 5 anni. Adesso si ritrova davanti una delle personalità più odiose e maldisponenti del circo MMA, lo spocchioso gangster televisivo "Mayhem"Miller (quello stesso punk che ha fatto saltare il match per ferita a Jacarè con una tecnica illegale al DREAM).

In speranzosa attesa che il punk Miller venga sodomizzato a furia di finalizazioni a strappo, vi posto un match ADCC di Shields, opposto al campionissimo Leo Santos, superpro di BJJ e Submission. Risultato?



lunedì, novembre 02, 2009


ANCORA STACCHI
L'Imperatore di tutti gli esercizi, colui che accanto allo Squat vanta la migliore resa condizionante generale indiscussa, è sempre lui, lo Stacco da terra.
Forza, postura, muscolazione e resistenza, lo stacco è il N° Uno.
Dato che 'attacca' praticamente tutti i distretti muscolari, dalle gambe alla presa, è -insieme alle girate al petto- il vero costruttore di forza degli atleti esperti, lottatori in particolare; ha il solo difetto che -come tutte le cose serie- non è facile da eseguire e richiede una forma PERFETTA onde evitare guai alla schiena e dintorni.
Tempo fa segnalai un video su come eseguirlo furbamente in accoppiata devastante con Burpees e altri esercizi. Qui vi linko un articolo ultra-completo sul Sig. Stacco in persona:
Buon allenamento!