domenica, aprile 29, 2007


DURE GIORNATE DI BJJ
Ecco la mia scaletta di ieri:
Firenze-in treno sino a Bologna-stage di Fede-in auto nel traffico disumano della A1 di nuovo a Firenze-via verso la RdC a Lucca-Firenze infine.
Mica male, eh?
Alla mattina una bella sveglia prestiva e via, con le magiche FS (21 euri per fare i quattro passi sino a BO!!) sul magico Eurostar -in ritardo ovviamente- e con Fede e Matteone si raggiunge la palestra dei flesinei.
Bello stage del Mestre, tutto incentrato sulla mobilità del bacino/anche quale nucleo fondante del movimento cedevole che caratterizza il BJJ, figata davvero.
Si finisce in allegria- si fa per dire- quando uno sconosciuto praticante emiliano ha pensato bene di rifilarmi una inzuccata clamorosa sull'occhio sx, aprendomi l'orbita sopraoculare. E vabbè, io sono abituato, me la son tenuta la capocciata e zitto, che siam lottatori e può succedere. Non come un certo maestro dalla salute malferma che tempo addietro, il meschino, andò a piagnucolare dal mestre Careca che i suoi piccini di 90 kg si facevano la bua a lottare con me..!
Dopo una robusta dose di tortellini il gruppo è sceso a sud con l'auto dell'Enrica Yoseikan, che piccina è stata massacrata dal Mestre sulle sue arti marziali 'tradizionali'.
Faccio notare che Fede, da quando si è comprato la moto, ha riscoperto il suo lato 'rebel' e ha messo via il politically correct in favore dell'ironia corrosiva e della critica spietata.
Una fila ininterrotta di auto ci fa mettere infinite ore per arrivare a Firenze dove, salutato el Matteòn si ri-vola a Lucca, dove Fede starà all'angolo di Lorenzo Borgomeo (Tribe) e Matteo Piran (Team Alberton) in occasione del galà dei Rizzoli.
Ancora una volta i comunisti livornesi non deludono le aspettative negative su di loro e ci propinano la solita guappata terronesca.
A partire dal subumano speaker della serata che si permette di annunciare, udite udite, che il Vale Tudo NON è uno sport! Cose vergognose, a cui i fratelli bolcevichi labronici ci hanno abituato da anni, così come gli arbitraggi, scandalosissimi,e le demo di AM tradizionali stile anni '70 come non esistono in nessuna serata al mondo.
Mi dolgo non tanto (o non solo) per la ridicola incompetenza di questi arbitri, tipo quello che continuava a contare un atleta già ritiratosi per getto della spugna- ma soprattutto per la schifosa parzialità casalinga dei suddetti. Avevo detto che non sarei tornato a questa RdC, e sarebbe stato meglio.
Pantomima esagerata nel caso del match di Marco Santi, in cui 'sti arbitri han dato il peggio di sé, squalificando il povero Santicop ingiustamente, simulando che avesse colpito il bolscevico di turno quando invece era perfettamente in piedi, anche se rialzatosi alla dog dick (cazzo di cane). Peccato per Marco e per me, che ho visto contare un boscevico in un incontro di Kick così lentamente che il contender pisano non ce la faceva a non ridere.
Nota positiva la lezione di ring che Lorenzo ha inflitto al suo avversario franzoso, imponendogli contro tutte le aspettative il suo BJJ e costringedolo al tap per armlock da sotto. Grande Lorenzo, dimagritissimo e concentrato.
Peggior figura ha fatto Piran che a onta del fisicone galattico è apparso fuori forma e un po' lento col maroccone francese; meglio che non abbia disputato la finale del torneo col brazil.
Alla prossima gente, arriva Ratinho!

venerdì, aprile 27, 2007


Quote del giorno:
"Tutti muoiono, non tutti però vivono veramente"
dal film Braveherat

domenica, aprile 22, 2007


SIMONE 'PISQUANO' SULLA VETTA
Alla fine Simo ce l'ha fatta e oggi pomeriggio ha vinto il titolo italiano di Kickboxing (classe B -75kg.) contro un antipaticissimo bauscia milanese in quel di Scandicci. Sono riuscito a vedere il suo bel match, nonostante fossi stato reclutato seduta stante per le giurie, ma il Pisqua non me lo potevo proprio perdere.
Il Pisquano ha imposto la sua legge, reduce da proficui e intensivi allenamenti in Thailandia com'è, e direi che del suo opponente non c'è nulla da ricordare.
Onore a Simo, mio ex allievo sia di Thaiboxing (quando ancora la facevo) che di BJJ (in cui fu campione italiano a Varese ma che non pratica più), ha sconfitto la mala sorte e .. l'arbitro, che tanto gli furono avversi l'ultima volta sul ring.

ALESSIO è VINCITORE ALL'UFC 70 Manchester
La DèaRoma non poteva tradire il suo Legionario, era ovvio!
Nel giorno del natale dell'Urbe Alessio torna di prepotenza nel giro grosso dei Massimi-leggeri, com'è giusto anzi sacrosanto, con una netta vittoria per T-KO ai danni del canadese Valimaki.
Alessio Sakara, il portacolori italico nel mondo delle MMA, ci regala un'altra soddisfazione enorme; grazie Alè, sei un mito.

venerdì, aprile 20, 2007


UNA DIVINA LOTTA

O meglio: una lotta divina. E' quella mostrata dai 2 eccezionali campioni carioca di BJJ, Leo Viera e Vitor "Shaolin" Ribeiro in una sintesi di alcuni loro celeberrimi scontri.
Questo video -non c'è due senza 3- è segnalato dall'amico emiliano jitsuka Pejo.
Prendete, figlioli, e GODETENE tutti, questo è BJJ, questa è divina lotta, grazie agli Déi!

giovedì, aprile 05, 2007


Quote del giorno:
"Se avessi perso la guerra, sarei stato accusato d'essere un criminale di guerra. Fortunatamente, ero dalla parte dei vincitori"
Curtis Le May
generale dell'USAF durante la Seconda Guerra Mondiale

martedì, aprile 03, 2007



Quote del giorno:

“Dietro ogni grande patrimonio, si nasconde un grande crimine”
H. de Balzac

lunedì, aprile 02, 2007



STRIKERS, GRAPPLERS E LOTTA COME TRAIT-D'-UNION

I sistemi marziali e gli esseri umani in generale, considerati dal dal punto di vista della azione in combattimento, si dividono concettualmente in strikers, cioè che prediligono ricorrere alle percussioni, e grapplers, che invece preferiscono la lotta corpo a corpo con prese e finalizzazioni.
Esempi di arti di striking sono il Pugilato, la Thai Boxe, il Karate, Kung Fu etc. Grappling arts sono invece il Judo, il Brazilian Jiu-Jitsu, la Lotta Olimpica e poche altre, moltissime meno che dell'opposta categoria.

Ci sono molte interpretazioni sul perché le arti percussive siano la stragran maggioranza, nonostante la dimostrata efficienza ( e forse superiorità) fatta vedere dalle arti lottatorie. Ora non mi addentrerò nel soggetto, che sarebbe cosa troppo lunga. Il fatto è che un essere umano può usare la sua mano sia in percussione che in prensione, e pertanto il la logica insegna che un sistema di combattimento deve contenere elementi sia dell'uno che dell'altro super-sistema. La recente ma intensa storia dei combattimenti MMA (intestile o estremi) mostra questa verità anche dal punto di vista empirico e statistico: per combattere si deve sia saper colpire che afferrare, proiettare e finalizzare con leve e strangolamenti. In pratica il moderno Vale Tudo è la sintesi – o metametodo riassuntivo che dir si voglia- della abilità nelle 4 submodalità di combattimento settoriali identificate nei 4 sport moderni della Boxe, Muay Thai, Lotta Olimpica e Brazilian Jiu-Jitsu.
L'interpretazione fideistica del combattimento non trova spazio nella pratica professionale, che mira all'operatività pura, com' è ovvio, e l'adozione delle 4 modalità ha riproposto, come era del resto prevedibile, lo stesso schema adottato dal Pankrazio antico. Un atleta globale deve saper boxare (Pugilato), colpire di ginocchio, calcio e gomito (Muay Thai), afferare e proiettare (Lotta Olimpica) e posizionarsi al suolo finalizando con colpi o prese (Brazilian Jiu-Jitsu), e naturalmente per la sua pratica professionale ricorrerà ai migliori esperti di arti che quei subsettori li hanno a loro volta sviluppati al massimo con miliardi di match pro durante decenni o secoli di ininterrotta attività a livello mondiale. Insomma il combattimento è scienza e non fantasmagorìa, e la scienza non solo si basa sui fatti rilevabili, ma soprattutto avanza sulla scorta dell'esperienza, scartando ciò che non funziona e tenendo il resto.
Un' attenta analisi dell' iniziale affermazione di questo articolo ci dice che esiste una modalità che funziona invero da collante tra le altre, ed è la Lotta.
Il fatto che le arti e le stesse persone siano sommariamente sempre classificabili tra strikers e grapplers ci mostra con tutta evidenza quello che il ring/gabbia fa vedere in tutti gli scontri MMA, e cioè che sia il grappler che lo striker trovano la loro impostazione confermata o vanificata nella fase di lotta in piedi. L'atleta che predilige percuotere sarà sempre in difficoltà una volta al suolo e vice versa, dunque sia il 'colpitore' che il 'finalizzatore' dovranno considerare la fase di lotta in piedi come l'anello debole della loro strategia e faranno bene a rendersi estremamente pronti nella Lotta, a meno di non veder vanificata tutta la loro tattica. Come potrà infatti lo stiker tenere il match in piedi contro un grappler aggressivo se viene sempre tirato giù? E in che maniera potrà il grappler volgere lo scontro al suolo se la sua Lotta non è decisiva e lo striker lo sfonda di botte mantenendo il match in piedi?
Per la sua velocità, esplosività e in particolare per il suo sofisticato arsenale di attachi alle gambe (i più utili probabilmente nelle MMA) un saporito mix di Greco Romana e Libera, con afflati di Judo e altre lotte, sta diventando -con il nome di lotta in piedi- il vero nucleo centrale o link globale delle MMA. Senza queste decisive abilità e le qualità di forza e reattvità alla fatica che lottare in piedi conferisce, oggigiorno un Vale Tudo non lo si può affrontare. Si può dunque affermare che la Lotta sia un po' il collante e la 'ginnastica' intrinseca delle MMA, e la “modalità intermodale”, visto che la sua efficace utlizzazione o neutralizzazione è indispensabile per le differenti tipologie di combattenti.