SLAM - REPORT
Come annunciato ieri ho prestato la mia opera di arbitro al Santi e gli ho dedicato tutto il pomeriggio ad arbitrare il suo SLAM, campionato di MMA 'light'.
Spero che gli Dèi delle Arti Marziali si ricordino di tutto quanto faccio GRATUITAMENTE per promuovere questi sport, visto che non ho avuto nemmeno un caffè!
Bella la prima, si dice.
Il torneo è venuto benino, insomma. Parecchi ragazzi, alcuni ben preparati, ottimo livello di fair play (a parte la solita baracconata da fiera dei brasiliani della Capoeira per il loro Tatinho). Divertente come evento, si può ritenere contento il sor Marco, con tutte le eccezioni del caso dovute all' inesperienza.
Più di tutti mi sono piaciuti i fratelli Ercoli della Athlon Savona, 2 gemelli del BJJ che mi hanno fatto ottima impressione, sia pre la preparazione fisica e tecnica (entrambi Oro) sia per l'umana gentilezza ed educazione nei modi.
Il regolamento non va bene, questo si sapeva, c'è da cambiarlo per forza, altrimenti le contestazioni et le incomprensioni diventano un fiume. Suggerimento: o le regole Shooto Amatoriale o mettere semplicemente il divieto di contatto al capo (in piedi e a terra) ma che il contatto sia pieno. Il riconoscimento va sempre a chi organizza, qualche modifica sostanziale (tecnica, organizzativa e di merito) va però fatta.
Il torneino "interno" di Submission ha visto il nostro grande Carlo 'Ruspa' Toccaceli battere con classe un ex TC e poi perdere dall'inglesino di Matteone -riultato dopo il vincitore- per una kimura presa un po' a bischero.
Complimenti al nostro centurione, e anche all'amico Marco 'Pacciani' Longo per il compito eseguito sul livornese (lui capirà).
2 commenti:
Peccato non essere venuto... Per quel che riguarda le dimostrazioni di gratitudine, ricordi di cosa ti parlavo una sera a cena? Comunque a volte i riconoscimenti arrivano tardivi... Perchè ci lasci con la curiosità? Ovvero cos' hanno combinato i brasileiri?
Fabio
I bsailiani hanno fatto il solito casino: intemepranze dell'angolo e dell'atleta, urla belluie dagli spalti condite dei soliti fischietti e tamburelli, più un'invasione finale della materassina che ha rischiato di degenerare in rissa con lo staff!
La riconoscenza io non me aspetto mai, e questo è risaputo; diciamo che stavolta mi sono voluto far sentire ma per l'aspetto organizzativo/tecnico, a futura memoria...
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