giovedì, giugno 14, 2007


COME ALLENARSI A CONTATTO PIENO A QUALUNQUE ETA'

Una delle cose che più mi preme è disperdere il mito delle arti marziali adatte soli ai giovani, con quelli negli 'anta buoni solo per il Tai Chi e la canasta al circolino.

In verità in verità vi dico che sì, ci si può allenare e fare sparring a contatto pieno (in particolare al suolo) con efficacia contro avversari assai più giovani anche dopo la 4a decade di vita, ed oltre.
Come si fa?

Innanzitutto si deve entrare nell'ottica che l'età non fa la differenza. Certo aiuta, chi dice di no, ma la differenza la fanno sempre il fisico, l'esperienza e due grossi bomboloni alla crema nelle mutande.

Ebbene, posto che Madre Natura ci ha messo dei limiti -a cent'anni contro Minotauro nosignornò che non ci vo- qui voglio spiegare che una persona non deve buttare il kimono/guantoni nel cestino passata l'adolescenza, e che ben operando non solo si può iniziare un'arte da combattimento over 30, ma anche calciare nel sederino dei giovani baldanzosetti.

Indispensabili elementi sono i seguenti:

  • un buon insegnante, uno che capisca la differenza tra i 50 e i venti

  • una bella dose di pazienza sia nel riscaldamento che nella fase di raffreddamento

  • forza di volontà nella preparazione fisica da eseguire a parte

  • portafoglio dotato di sghei per le cure fisiche, imprescindibili

Dunque, dando per scontato che uno si cerchi un buon istruttore, che per i miei gusti personali possibilmente sia di Brazilian Jiu-Jitsu anche o soltanto (al suolo l'età conta molto ma molto di meno che nello striking e nella lotta in piedi), passiamo al secondo punto.

E' del tutto imperativo eseguire un riscaldamento accurato, partendo dal pre-riscaldamento articolare, per passare poi all'innalzare i battiti con corsetta, saltelli etc finendo con i drill tecnici dell'arte in oggetto e stretching dinamico (mai lo statico all'inizio sessione!). Non si può esimersi mai dal riscaldare-allenare in maniera prolissa il rachide (la spina dorsale), eseguendo sempre il ponte di lotta sul naso ed esercizi collegati.

A fine allenamento si allenano sempre e comunque gli addominali in concentrazione, allo scopo di riposizionare a modo la schiena, e lo stretching -statico stavolta- massimamente focalizzato ancora una volta sulla schiena.

A tutti voi, uomini di buona volontà, io consiglio caldamente di rintracciare un valido tecnico di Ashtanga yoga o simili, che la schiena (spina e dintorni) è il centro del problema età, e l'elasticità muscolare periferica ne è il corollario. Yoga dinamico, dove si suda e si fatica,a bomba per tutti.
Per poter fare andare l'auto (il corpo) ci vuole un motore pulito e potente; il telaio (schiena & c.) lo curiamo con lo yoga, i pistoni (muscoli-cuore-polmoni) invece abbisognano di una valida preparazione fisica. Esistono dei metodi a corpo libero di tipo lottatorio validissimi, a cui si possono tranquillamente aggiungere la pesistica fatta 'da furbi' (non bodybuiding!) e altre pratiche accessorie (Chi kung, Feldenkrais etc etc) senza mai scordare la buona vecchia corsa, col Fartlek in testa. Ma che tutto ciò sia sempre preceduto e terminato da come al punto2, per Giove !
Nota: dò per scontata un'attenzione costante all'alimentazione, visto che nessun motoveicolo può marciare bene e durare se rifornito con letame liquido.. Paleodieta, supplementata di Omega-3, magnesio e altri prodotti alla bisogna, senza discussioni.

Infine, allo scopo di poter continuare ad allenarsi in maniera proficua fino a che il Cielo ce lo consente, si deve per forza individuare due serissimi professionisti:
a) un chiropratico
b)un fisioterapista

Ogni qualvolta ci siamo leggermente infortunati o si sia doloranti per bene si deve vistare il fisio, mentre il kiro lo tiene per le incriccate belle forti alle articolazioni e per il tagliando periodico. Questi due amabili signori assovono al compito che nell'auto-manutenzione eseguono il meccanico e il gommista, senza visitare periodicamente i quali l'auto è condannata a durare poco e male.

  • Ricapitoliamo:
    riscaldamento e raffredamento doviziosi e pignoli, col ponte e tutto; potenziamento fisico e yoga nei giorni off e viste tempestive&regolari ai Dott.

E tutto questo va fatto subito, da giovani, altrimenti dopo potrebbe essere troppo tardi. Prevenire è quasi l'unica maniera di stare bene, si sa.

Se tutto il suddetto ambaradàn viene adottato, posso personalmente garantire per esperienza vissuta che il giovane fiacco viene tramutato in strofinaccio dal maturo praticante. Ricordiamoci tutti che esistono persone come Randy Couture (campione dei Massimi UFC a 43 anni), Royce Gracie e via discorrendo, gente brizzolata ma assolutamente imbattibile nel combattimento relale senza (quasi) regole, senza citare mr. Skip Hall che fa i vale tudo a 60 anni!

Eppoi ci sono storie come quella di un mio conoscente sui 25, convinto cinta nera dello stile XYZ e ben muscolato, che fece l'esperienza di una scuoletta di Jiu-Jistsubrasiliano proprio nel paese sudamericano. Prima lo tritarono i pischellini minuti, poi i vecchiotti e lo finì un sessantenne piccoletto, facendo precipitare al giovine marzialista l'ego sotto i tacchi delle infradito!

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