lunedì, agosto 25, 2008


OLIMPIADI:
IL SANGUE NON E' ACQUA
Su richiesta di un mio amico lottatore che lascerò anonimo (per quanto famoso), mi accingo a commentare i risultati dei combattenti italici a Pechino.
Come han fatto notare pure i massmedia italioti, lo sport italiano raccatta le medaglie solo negli sport duri&puri, mentre i viziati di Calcio, Tennis e altri giochi stupidi pigliano solo di bischero, ancora una volta. Su tutte le testate si è dovuto ascrivere il merito ai soli combattenti, appunto, a un manipolo di arditi che sconfiggono il sistema-Italia prima ancora degli avversari. Soli contro un paese che li spernacchia e lascia languire nella miseria, pochi temerari ogni 4 anni impediscono strenui la finale scivolata nel cesso della colonia italy.
Potrei raccontare di Cammarelle, il più forte pugile amatoriale italiano di tutti tempi, di Minguzzi che esegue una impresa lottatoria senza precedenti, e giù fino ai tiratori, arcieri schermidori e tutti gli altri esecutori di sport marziali nel midollo.Infatti si ''GIOCA a calcio o badminton, NON a Lotta o Judo o Sciabola etc!
Quello che invece sulla carta inchiostrata da culo non avete certo trovato è la conclusione di questo discorso: come mai un paese imbelle, svirilizzato e devastato dalle Potenze vincitrici, ridotto a letamaio calcistico per scelta operativa precisa, vince solo e soltanto medaglie marziali? Perché il nostro retaggio di Signori del Mondo, di popolo dominatore e guerriero per eccellenza non è ancora del tutto scomparso, perché nel nostro DNA si agitano forze luminose di Lotta e di Vittoria.
So a cosa pensi, tu che leggi.
Dentro di te dici: ecco, il solito Mario, ampolloso e retorico, alla costante caccia di luoghi comuni veterofascio e antimoderni.
Però rifletti e ti viene difficile capire come la Federazione Italiana Pugilato, "forte" dei suoi 4000 iscritti possa umiliare paesi dove quattromila pugili ce li hanno in una media città.
Nel profondo ti viene un senso di stupore,quando pensi a Minguzzi che da solo si erge contro i 2 MILIONI di tesserati russi, o la Quintavalle magica contro nazioni dove i judoka sono infinite miriadi e coccolati quali santi.
Per quanto scotti, la verità è quella che ti ho detto io, fidati amico.
Sapessi poi quanto il nostro destino nazionale sia affidato al genuino sforzo di questi ragazzi puri di cuore non sorrideresti del vecchio Mariaccio, credimi..

Nessun commento: