PRIMA DI HELIO, PRIMA DI BRUCE..
..GIANNINO!
Sono il solito bischero, anzi: pirla.
Sto qui a sbrodolare per degli anni su fantastici innovatori, visionari illuminati tipo il reverendo Bruce Lee o il M° Helio Gracie, a constatare l'incredibile portato tradizionale (e anti-tradizionalista) di questi indomiti iconoclasti, gente che si è messa contro l'establishment della loro epoca e ha portato al risorgere della VERA Tradizione Marziale tramite il confronto, agonistico e palestricolo, vs. avversari non-collaborativi ed esperti e alla sperimentazione interstile (MMA).
Per un'ennesima volta ho scordato che TUTTO viene sempre inventato in Italia, sempre.
Ebbene si, mentre altri paese marzialmente erano del tutto desueti o al massimo al traino del furoreggiante Jiu-Jitsu (vedi le potenze europee di quegli anni), in Italia c'era un vero Maestro che usava quello che serve, scartando il resto. Il lumbàrd Giannino Martinelli, nato a Casalmorano (CR) il 3 Luglio 1866, quasi 100 annuzzi prima di Bas Rutten e compagnia, aveva ben identificato il senso dell'attività metamodale. Super-Giannino infatti allenava la Municipale di Milano e sviluppava la sua scuola d'armi integrando oriente e occidente, unendo arti specializzate e testate sul campo, senza filtri stilistici e col solo scopo dell'efficacia, e da palestra e da strada.
Amlgamando le armi della Scherma con la Boxe, coi calci della Savate, le proiezioni della Lotta con il lavoro al suolo del Jiu-Jitsu, il virile soldato di Sua Maestà Martinelli aveva anticipato il mondo intero. Unire arti:
1) specializzate
2) testate sul campo
3)logiche e senza fronzoli
gli consentì infatti di dar vita alla prima palestra di AMM, cioè arti marziali miste; rivendichiamoli i nostri geniali inventori!
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