venerdì, ottobre 30, 2009


IL SIGNIFICATO DELLE A.M. IN TARDA ETA'

So che a qualcheduno non garberà il cicchetto, pazienza.

Mi tocca andare ad affrontare il vecchio e inesausto mito dei nonnetti terribili, delle arti marziali magiche regalanti misteriose capacità combattive in avanzatissima vecchiezza, dai loro estensori contrapposte alle "brutali" arti da combattimento reali.

Capita spesso che anche i più settari dei non-combattenti marziali del tipo "morbido" cino-indocinese soprattutto, siano spintonati dialetticamente dai loro allievi, e che posti davanti all'evidenza del fatto che nel loro corso né si combatte né si impara a farlo un granché bene, i venerabili maestroni si rifugino nel Mito della 3a Età.

In buona sostanza, non potendo negare che i risultati marziali del loro stile sono inesistenti e che a buon diritto viene interpretato dai più come un valido mezzo per fare ginnastica soft, meditazione ed esercizi di respirazione e struttura, i famosi maestroni ribattono: "Eh si, la Boxe, la Lotta etc. sono certamente efficaci ma distruggono il corpo e sono inservibili in età!".

Su questo blog ho già spiegato come portare avanti una pratica marziale anche dopo gli 'anta, e il video su Helio Gracie a 95 anni credo debba tacitare chiunque sul valore per es. del BJJ a qualunque secolo uno riesca ad arrivare. Il problema è che a questi discorsi bisogna porre rimedio.

Cominciamo col dire che E' DEL TUTTO FALSO che le arti da combattimento rendano mezzo paralitici i loro praticanti, ed è parimenti FALSO che non le si possa praticare anche a 60 anni. Sono infiniti i casi di praticanti arrogantelli di certi stili 'magici' finiti annodati con estrema gentilezza da professori ultrasessantenni di arti di lotta, si ricordi, e di navigati adoratori del magico Chi messi a nanna dal jab di un canuto maestro di Boxe, Savate o Muay Thai.

Si può combattere da non più giovanissimi, molti altri oltre Helio lo hanno fatto, celebri o no, e molti lo fanno senza clamore in tornei per veterani di Lotta, Judo, Bjj etc.

http://www.youtube.com/watch?v=VTRJliuLYRM

http://www.youtube.com/watch?v=5wHnT1bqhwA

http://www.youtube.com/watch?v=AnXGDMunmzg

C'è chi esordisce a 50 anni suonati, per esempio:

http://www.youtube.com/watch?v=0ekZ0KYJO50

Il super fighter jitsuka Rickson Gracie, celeberrimo figlio di Helio in persona e omo che ha passato la vita a menarsi ovunque, che zuzzerrella col proprio primogenito Kron, adultissimo e a sua voltà già campione.

http://www.youtube.com/watch?v=svV_6BNctWU&feature=related

Guardate poi questo nonno a 62 anni che fa:

http://www.youtube.com/watch?v=P5NFQcS8PxQ

[Attention please: né dico che il signore sopra sia da imitare né da lodare eccessivamente, l'ho messo solo per la cronaca, ok?
Si PUO' fare e magari anche sarebbe forse meglio NON farlo, ma sono scelte personalissime]

Utilizzare i professionisti del combattimento in maniera statisticamente mendace, cioè citando a capocchia solo i casi di effettive menomazioni subite da una sparuta minoranza, già è sinonimo della malafede di chi predica le arti magiche come 'superiori'. Combattere di mestiere è un lavoro usurante, lascia segni, ma come lo fa anche praticare per decenni posture assurde di certe arti fantasy-based, lo si dica. La semplice pratica amatoriale invece vede le arti da combattimento reale nettamente avvantaggiate nella formazione complessiva del praticante, visto che regalano oltre alla salute la sicurezza in se stessi, solo che se uno trascura riscaldamento, stretching e visite regolari dai Dott. non è colpa della pratica in sé ma bensì del singolo praticante pigro, cialtrone. L'aspetto soft della pratcia ci vuole, l'ho detto già, ma che però certe arti "energetiche" siano la Fontana della Giovinezza è b-u-g-i-a, basti guardare la durata assai comune della lunghezza della vita di celebratissimi maestri delle arti soft, morti tra l'altro preda di comunissime malattie come tutti i poveri mortali:

il più venerato m°di Tai Chi, Cheng Man-ch'ing di Taiwan, morì a soli 73 anni;
il gran maestro del Wing Chun di Hong Kong, Ip Man, molto mal messo a 79 anni;
il patriarca dello Yi Quan, il reverito Wang Xiang Zhai di Pechino, a 78.
Insomma, lontani anni luce dalll'ultracombattente Mestre Helio e anche dalla maggior parte dei contadini toscani, ignari di Chi ma adepti del Chi-anti.

Andando oltre, mi spingo a un'altra considerazione. Gli indubbi benefici per la salute degli anziani di arti come il Tai Chi io ad es. non mi sogno assolutamente di negarli, anzi! Se ben insegnate quelle "interne" sono arti della longevità, aiutano chiunque (combattente o no, giovane o vecchio) a ridurre gli effetti di una pratica vigorosa, anche ultratradizionale, e le consiglio a tutti. E' cosa nota che molti maestri di BJJ infatti studino con pignoleria lo Yoga, e ci sono diversi appassionati -come il sottoscritto- che quotidianamente eseguono esercizi di postura e respirazione.

Sono cose valide, aiutano l'introspezione e l'automassaggio nonché favoriscono il rilassamento, non penserei di tacitarne la validità da questo punto di vista, scripta manent. E' che per combattere bisogna..combattere, fare sparring, sacco, lottare in piedi e al suolo contro avversari non collaborativi ed esperti, alternative NON CE NE SONO. Dunque diamo il benvenuto sul tatami e sul ring a quei praticanti delle arti soft che intendessero finalmente usare quella loro super-energia in senso di un confronto fisico reale, senza pregiudizi...oppure li lasciamo con simpatia alle loro pratiche salutistiche se non hanno né interesse né il coraggio per combattere corpo a corpo, a ognuno il suo.

Io nel mio piccolo, coi miei quasi 41 anni, ho troppe e troppe volte dovuto riportare alla ragione certi strani individui che salivano sul tappeto carichi di magico Chi e dopo venivano ridicolizzati da me e da miei allievi ultraquarantenni, e senza nessun uso della forza. Ebbene, sapete qual'è la reazione media? "Si ora è così, NON SO FARE NULLA, ma poi, POI, a 50 anni..a 60 anni..". Per non ammettere di aver buttato via il tempo (dal punto di vista della efficacia nello scontro fisico) si costringono a buttare tutta la vita! Se una cosa è inutile per un determinato compito lo è adesso e lo sarà domani, come frullare le verdure con l'imbuto (per quanto sia utilissimo per altri compiti cmq) sembra ovvio ma la mente umana è facilmente preda di delirio, lo sapete.

Aggiungo solo che a 70 e rotti anni sia le condizioni di vita che le motivazioni di una pratica marziale dovrebbero obbligatoriamente essere differenti da quelle di un adolescente e che, salute a parte, fa tristezza pensare a una persona che sogna di fare il super-nonno mentre i nipoti vanno già al Liceo.

La scoperta di se stessi, del lato oscuro e la doma della violenza dettata dalla paura, un uomo che si voglia chiamar tale a quell'età DEVE averle già fatte, il resto sono cavolate. Una società che punti al benessere degli anziani è sana, una dove gli anziani sono gli ex giovani paurosi del contatto fisico e che hanno atteso di essere preistorici per fingere allo specchio di aver fatto qualcosa nella vita invece è malatissima.


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