martedì, gennaio 03, 2012



IL CONCETTO di META-MODALITA' NELLE MMA: 
UN CASO ESEMPLARE


In passato ho utilizzato spesso match di MMA per illustrare quel che volevo significare nell'articolo. Anche questa volta andrà così. Ribadisco per i frettolosi e per i maligni che è un uso didascalico del match, e che TUTTI gli atleti in azione sono da me considerati eroi ed esempi di abilità impareggiabile.

Questa battaglia tenutasi al recente DREAM vede opposto il medaglia d'oro di Judo, Ishii, all'epico Fedor. Il jappo mi sta simpatico e lo uso spesso come uomo esemplare: a loro gli occhi, please.



Il russo fu ai suoi tempi un eccellente judoka anch'egli, ma chiaramente nulla di paragonabile minimamente all'olimpionico. Cosa ci dice questo impari scontro, risolto come si è visto?

Naturalmente si capisce che il sambista ex sovietico ha un pugilato che il nipponico se lo sogna e che, seppur meno in spolvero di quando era considerato imbattibile, è nel totale di un altro pianeta. Poi?

Io ci vedo un'ennesima dimostrazione del concetto situazionale delle MMA, cioè di come lo sport da combattimento per eccellenza sia definito da momenti tecnico-tattici perfettamente inquadrabili nelle 4 Magic Arts. Il giovane Ishii ha dei fondamentali atletici misurabili incredibili, il vantaggio dell'età e di giocare in casa. Il suo Judo stellare però non gli permette di portare il russo in una situazione tattica in cui sia svantaggiato nettamente, e finisce che anche nella lotta in piedi viene bamboleggiato dall'avversario in maniera esagerata. Come praticamente sempre accade quando sono in action rinomati campionissimi specialisti di arti da combattimento reale ma fuori dal gruppo delle 4MA  si vedono i limiti di queste discipline, seppur validissime, nell'inquadramento tattico del match.

Uomini duri, atleti eccezionali vengono abbattuti nel loro campo specifico da opponenti che a rigor di numeri stanno sotto di vari piani. Sarebbe andata allo stesso modo, parlando di corpo a corpo in piedi, se invece di Ishii sul ring ci fosse stato l'oro olimpico di Lotta Olimpica Stile Libero? Io credo di no. Il Fedor al plutonio dei tempi del PRIDE per esempio ebbe diversa fortuna in quella situazione con i wrestler Coleman e il di lui allievo Randlemann (gente zero boxe e molto lontana dal livello di una medaglia olimpica):




Altrettanta differente sorte ebbe nel gioco di proiezioni un ex avversario di Ishii, Yoshida, quando era il n.1 dei Massimi giappi e lo misero davanti a un greco-romanista famoso ma esordiente nelle mixed arts, Garner:



E' ormai opinione condivisa a livello mondiale che lo sport/MMA, con le sue specifiche caratteristiche e i limiti (analizzati su questo blog) faccia eco al "concetto"/MMA, alla dimostrazione pratica di un ragionamento che già a logica filava pure prima: il combattimento è come tutte le attività umane, cioè è studiabile scientificamente in base alle evidenze pratiche e numeriche. In ogni campo specifico statisticamente SEMPRE prevalgono gli specialisti, e siccome lo scontro disarmato umano si svolge in 4 diverse situazioni tattiche riconoscibili, è del tutto ovvio che le MMA siano finite ad essere una sintesi di 4 discipline o meglio modalità che incarnano queste situazioni.

In base all'anatomia e fisiologia della nostra specie in sintesi:
1) colpiamo di braccio 
2) di gamba
3) si proietta a terra 
4) si combatte al suolo

Come potrebbero NON essere - anche se non sono solo questo- le MMA odierne una sapiente miscela di quelle modalità che suddette condizioni situazionali hanno sviluppato al massimo? No, non potrebbero.

La natura meta-modale di questo affascinante sport è paradigmatica dell'evoluzione del sapere umano, che si afferma e progredisce nel confronto aperto; è uno spettacolo a pagamento ma anche uno strumento di riflessione.





16 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto come sempre ineccepibile, però Ishii ha praticato (ovviamente non ai livelli del judo) anche il BJJ, la lotta libera e la muay thai.
Ma rimango sempre meravigliato nel vedere ottimi judoka non riuscire a imporsi nelle MMA, mentre vediamo ottimi campioni di MMA che sono stati discreti lottatori.
Certamente ricorderete qualche anno fa Pawel Nastula (due volte campione del mondo di judo e campione Olimpico), eppure perse quasi tutti i match; in un'intervista affermò che le sue grandi difficoltà sono i colpi e aver un avversario senza kimono.
Che saranno questi gli ostacoli dei judoka?

Mario Puccioni ha detto...

Il mio parere sul Judo l'ho espresso in molti articoli, ricevendo anche velenosi attacchi personali dai fanboys per questo, eppure non lesino atti di stima verso questa disciplina.

Il Judo, secondo il MIO parere, come arte di lotta in piedi è validissima, ma non regge il passo del Wrestling (in piedi) e del BJJ al suolo, e soffre anche di una progressiva sclerotizzazione a livello federativo internazionale. Puoi trovare molti post negli articoli, grazie del contributo.

Francesco La Manno ha detto...

Concordo in pieno Mario, inoltre ritengo che ad Ishi, abbiano dato la nera di bjj solo come atto di grande stima e non per le reali capacità tecniche nella lotta al suolo.

Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Sì Mario, ho letto adesso i tuoi articoli precedenti e concordo con quello che hai detto, a quanto pare però per il periodo 2013-2017 il judo subirà radicali cambiamenti; almeno così ha detto il presidente della federazione mondiale.

Per rispondere a Francesco La Manno, è vero, hai ragione in pieno. Ishii quando nel Novembre 2008 andò in un'accademia di BJJ ad allenarsi gli fu data, dopo 3 lezioni, la cintura marrone.
Poi un anno dopo gli fu data la nera; difatti io non lo considero una cintura nera di BJJ; ma più che altro un judoka (5° dan) che ha imparato qualcosa di Brazilian.

cortobraccio ha detto...

Emilianenko-Randleman.....interessante.
La proiezione di Randleman su Fedor è da antologia,e credo che il russo debba ringraziare gli dei dell'est perchè su una pavimentazione un pelo diversa dalla tavola elastica del ring,una tecnica di questo genere avrebbe prodotto ben altre conseguenze.
Randleman mi sembra valido nelle proiezioni ma pessimo finalizzatore....che background ha?
Mi hanno fatto sorridere Coleman che va a "confortare"Randleman dopo la finalizzazione e poi Randleman che,cavallerescamente,ammette la sconfitta sollevando Emilianenko e portandolo in trionfo....non ho potuto fare a meno di pensare"....e mò lo proietta di nuovo come prima....."

Torno IT:credo che il punto fondamentale l'abbiate toccato:un Judoka che si butta nelle MMA si deve scontrare con l'enorme gap della mancanza di Kimono.
Non a caso l'incontro,di grappling,ne ha mostrato proprio poco.

Anonimo ha detto...

Cortobraccio,
Randleman viene dalla lotta libera, per cui ha ottime proiezioni ma pessima lotta a terra (nella lotta non esistono, leve articolari, strangolamenti, immobilizzazioni ecc.).
Sarebbe interessate (non accadrà mai) vedere un judoka partecipare in una competizione di grappling senza kimono, secondo me partirebbe in netto svantaggio.

Andrea ha detto...

"Sarebbe interessate (non accadrà mai) vedere un judoka partecipare in una competizione di grappling senza kimono"

Lamberto Raffi ti dice nulla ?

Anonimo ha detto...

Andrea,
mi spiace non lo conosco Raffi.
Io intendevo un judoka ai livelli di Riner, Muneta, Tmenov ecc.

Lorenzo Ostano ha detto...

Ciao Mario,

secondo me non si può affermare l'inferiorità di un background judoistico nelle mma rispetto ad uno liberista.
Nel caso Fedor-Ishii stiamo parlando di, nel caso del giapponese, uno che ha un'esperienza nelle mma infima rispetto a Fedor. Cosa che non è il caso di Randleman e Coleman che praticavano mma ad alto livello da molto più tempo. Inoltre ricordo il kickboxer Cro Cop bloccare tutti i td di Coleman generando un match identico a Fedor-Ishii.
Poi il modo in cui vai a preparare la proiezione nelle mma è diversa che nelle gare di libera o judo. Per via dei colpi, diversa postura, ecc...
Spesso vedi grandi campioni universitari o internazionali il cui wrestling non si traduce benissimo nelle mma mentre altri come GSP portano a terra tutti senza aver la specializzazione che hanno i vari Koscheck nella lotta.
Anche l'esempio Yoshida Gardner non mi convince per la notevole differenza di peso, per il fatto che il kimono avvantaggia chi non ce l'ha(stupido Yoshida) e almeno in quel round non ho visto takedowns da parte dell'americano se non uno regalato dal giappo che soccombe alla mole dell'avversario.

Infine ho la sensazione che i pochi(rispetto ai wrestler) judoka che passano in mma hanno una maggiore predisposizione ad imparare bene le arti di percussione.
Prendi Hector Lombard o Karo Parisyan. O esempi molto meno noti come Rick Hawn e Dong Hyun Kim. In piedi scambiano con naturalezza dall'inizio della loro carriera nelle mma. Hawn è il caso più eclatante perchè avrà cominciato nel 2009 a dire tanto e due anni dopo già scambiava alla pari con lo striker Jay Hieron.
Sarà perchè il judo sviluppa molto il footwork(e questo elemento mi fa dissentire quando etichetti il judo moderno ad una grecoromana con il kimono) e le rotazioni del busto. Ma è una cosa che ha anche affermato l'esperto Dave Camarillo(coach di jiujitsu all'AKA)...

Lorenzo Ostano ha detto...

poi anche Nastula perse 4 match di cui l'esordio con Minotauro(!!), il secondo con Aleksander Emelianenko e la terza sconfitta arrivò al quarto match contro Josh Barnett...ed erano tutti nel loro picco

Lorenzo Ostano ha detto...

rileggendo il primo post volevo dire che "non si può affermare la superiorità del background liberista *sulla base di queste prove*"

Anonimo ha detto...

Lorenzo, ti dò ragone su quanto hai scritto; guarda anche Akiyama che oltre ad essere un 3° dan di judo è anche pugile e 1° dan di karate shotokan; e non è l'ultimo arrivato nello striking.
Definire il judo una Greco-Romana in kimono è errato sia perché le prese alle gambe non sono state abolite, ma ristrette; e sia perché nella Greco-Romana non puoi nemmeno usare le gambe (sgambetti, spazzate, sbarramenti ecc.) invece questa è e rimane la base del judo.
Adesso pare che per il 2013 (anche con l'esperienza delle Olimpiadi prossime) ci saranno elle ulteriori modifiche nel regolamento del judo, staremo a vedere.

Lorenzo Ostano ha detto...

Bravo anonimo che hai menzionato Akiyama...a lui piace soprattutto scambiare(e prenderle) ma i suoi td sono molto efficaci(vedi contro Leben e Belcher) anche se non l'ho ancora visto contro un forte wrestler.

Anonimo ha detto...

Nella tua analisi io avrei inserito altri punti di riflessione:
1) l' esperienza di Ishii nelle mma è un granello di quella di Fedor.
2) proprio perchè in un contesto differente, la distanza di skill judoistica viene ridimensionata parecchio.
3) Il fatto che due abbiano praticato judo non vuol assolutamente dire che forzatamente abbiano uno stile simile. E che quindi il perchè un judoka ha avuto successo nel suo campo non collima forzatamente con l'essere funzionale ad altre situazioni. Difetti dell' iperspecializzazione.
Prendendo due video, uno di Lombard e uno di Parisyan chi mai si direbbe dei due il judoka di successo ? Se li mettiamo sul tatami insieme a far judo non so se Karo scenderebbe sulle sue gambe. Eppure lui proiettava spesso e sovente, Lombard si trova invece ad affidarsi pesantemente allo standup pugilistico.
Non è possibile prendere dei casi tanto specifici e farne una generalizzazione, le mma sono ancora troppo poco standardizzate per poter fare ragionamenti così specifici.
Qualcuno ad esempio ha citato Nastula. Il buon Pawelone ha sulla cheina uno score non troppo felice. Ma se guardiamo nel dettaglio tre sconfitte sono contro Barnett, Nogueira e "l'altro" Emelianenko affrontati da lui 35enne. Mi stupisco per la verità dei risultati decenti ottenuti dopo una carriera da judoka ad altissimo livello di 18 anni o più terminata ai 34 anni.
In sintesi, credo sia meglio circostanziare che generalizzare fino a che non sarà possibile fare il contrario.

Anonimo ha detto...

Sono andato a cercare nei vari fora del 2008/2009 e mi sono accorto Ishii di Bjj e lotta ha davvero praticato pochissimo, a livello di infarinature, rudimenti.
Nella sua, per ora, breve carriera vediamo che non ha mai usato una strategia o tecnica di BJJ, ma al suolo ha scambiato qualche colpo "ground and pound" e ha lavorato moltissimo di immobilizzazioni da judoka (proprio come Nastula nei primissimi match). L'unica cosa di BJJ che abbia mai esibito è una ankle lock (leva alla caviglia) che ha tentato un anno fa contro Jeorme le Banner; ma eseguita in maniera rozza e imprecisa, giustamente a livello di chi ha fatto qualche lezione.
Anche di muay Thai si denota una conoscenza abbastanza schematica e superficiale; su dei commenti Americani lessi che ha un average striking (colpi mediocri).
Quindi lo definirei un judoka all'85/90%.

Anonimo ha detto...

Il judo è un'ottima arte, ma non è che è "meno efficace" della lotta. Se non si impone nelle MMA rispetto alla lotta olimpica è per la differenza fra un contesto in gi ed uno in no-gi: chiaramente un liberista, che fa specificatamente prese al corpo senza una veste, è più avvantaggiato. Se le MMA avessero il kimono (come nel kudo) vedremmo che i judoka accumulerebbero molte più quotazioni.