lunedì, luglio 16, 2012


MMA, JIU JITSU,
ALLENAMENTO FUNZIONALE, CROSSFIT:
COSA, COME, PERCHE'


"Non lo sai e non vuoi fare? Non lo puoi insegnare"
(Anonimo)


Era da tempo che meditavo di buttare giù questo articolo, ma data la vastità e complessità estrema dell'argomento, per ora ho abbastanza evitato. Qualcosa ho già scritto, vediamo di aggiornare.

Come ebbi modo di ribadire a suo tempo, se vi allenate in discipline da combattimento, fatevi seguire esclusivamente da un trainer che sia specializzato. Non è una novità che in colonia italy tutti s'improvvisano in tutto, e gente che non ha mai visto né un ring né una materassina di persona, si reputa in grado di addestrare fighters. Follia.

Se invece siete -purtroppo- autodidatti o volete schiarivi un poco le idee, veniamo a dare uno schema.

1) alla base del successo agonistico in ogni SdC c'è una seria preparazione fisica

2) nulla di quello che i bodibildi, intenti a gonfiarsi i bicipiti, fanno nelle loro routines palestricole è utile al fighter

3) in generale la definizione 'allenamento funzionale' NON significa nulla di preciso, e più spesso che non vuol dire 'minestrone inventato dall'istruttore di turno'

4) realizzare una valida programmazione della preparazione fisica di un combattente richiede esperienza, talento e anche un po' di culo

In particolare il prerequisito fondamentale è che il coach sappia gestire con cura i volumi di lavoro e la scansione tra GPP (preparazione fisica generale) e SPP (specifica). Vi garantisco che ai vertici di federazioni nazionali sovvenzionate dalle nostre tasse c'è una marea di incompetenti iscritti al partito giusto, e dire che uno è allenatore della squadra X o tecnico dell'atleta Y è fuorviante. Reperire un serio coach richiede fortuna e tempo, e vaini.

L'allenamento funzionale vero è quello in cui si eseguono esercizi multi-articolari con alta intensità. Niente es.compound e niente intensità elevatissima uguale niente funzionale. Per capirsi: fare i crunch sulla fitball o sventolare un kb da 2kg in giro non è allenamento funzionale.

Io da qualche tempo sto studiando il Crossfit, e adesso andrò a diradare qualche mito sull'argomento.

Il CF, a differenza di quanto credono parecchi analfabeti di ritorno, NON è un metodo e nemmeno una scuola, è un brand. Si tratta di una ditta iuessei di grandissimo successo, la quale certifica personal trainer di GPP. In pratica, mettere a confronto CF e strenght&conditioning significa paragonare 'calzature sportive' a Nike, oppure 'banche' a Monte dei Paschi, rendetevi conto dell'ignoranza di 'sta gente.

A causa del vicolo cieco imboccato dalla GPP in occidente, si è dovuto tornare ai metodi old school, e il CF è un sagace brand che ha saputo cavalcare questo trend. Non è la panacea, è un modo di lavorare che -come dicono loro stessi ai corsi- non ha inventato nulla, ha ripreso quegli esercizi che funzionano davvero dalle discipline realmente performanti (pesistica, ginnastica, atletica, lotta) e li ha sistematizzati principalmente nello sviluppo della potenza intesa come qualità-ponte e stimmata della GPP.

Scopo del CF è creare un livello di fitness generale altissimo, conditio sine qua non per passare in seguito alla specializzazione, e in questo il CF ha dimostrato di eccellere. Come tutti gli 'stili' di allenamento (non è un metodo) anche il CF ha i suoi lati oscuri e il suo marketing aggressivo, ma a mio modo di vedere ha saputo riesumare con forza titanica le discipline davvero utili e rilanciarle alla grande in tutto il mondo, e se conosciuto è uno strumento eccezionale per contribuire a formare il coach di combattenti. Preparare dei borghesi che vogliono buttar giù la pancia NON è identico ad allenare l'aspirante campione europeo dei pesi Medi, è verità assoluta, ma è altrettanto cristallino che anche per costui non c'è nulla di meglio di:

1) pesistica (sollevamenti olimpici, powerlifting, kettlebells)
2) ginnastica olimpica (anelli, sbarre, funi, corpo libero)
3) atletica leggera (sprint, salti, mezzofondo)

anzi, da queste NON si può prescindere. Il CF è un melange di queste tecniche, null'altro (lasciando perdere lo sport-Crossfit che qui non è d'interesse). Analizzando ciò che bisogna fare per rivegliare e migliorare le qualità atletiche di base (forza, agilità, elasticità etc etc) e che underground è sempre stato noto ai circoli di lotta&affini sin dai tempi di Romolo e Remo, i furbi ideatori della ditta Crossfit hanno diviso/sistematizzato la loro offerta commerciale in 3 submodalità:
1) muovere se stessi
2) muovere un peso esterno qualsiasi
3) locomozione

Hanno liberato la GPP dall'esilio nei soli centri olimpici e vi hanno aggiunto il cameratismo e il divertimento dovuti la gareggiare a ritmo di musica rock. Che ci fosse un bisogno estremo di ritornare ai vecchi metodi spartani e che la noia del bodibildi avesse ammorbato la gente, è dimostrato dal successo stordente del CF. Si può dire che il CF ha portato l'efficacia della vera GPP alle masse, proponendo finalmente anche al sig. Rossi una valida alternativa alle tediose schede di BB e la possibilità di una vera performance in un ambiente stimolante, con allenamenti sempre variati e divertenti anche perché brevi. Ora gli OLS (alzate olimpiche) li fanno anche le casalinghe del Kentucky, grazie a Zeus!

So che potrà sembrar strano agli italioti che "imparano" vedendosi i filmini sul tubo, ma il Crossfit NON è 'fare circuiti'. Esso è diviso in 3 settori: tecnica specializzata, allenamento della forza e i cosiddetti WOD misti, in gran parte circuiti di 2 o 3 dei suddetti elementi costituenti. La certificazione internazionale contiene la programmazione, e un aspirante coach si suppone abbia già vaste nozioni in merito per via dei suoi studi pregressi. Inoltre la gestione degli elementi è variabile, e d-e-v-e essere cucita sul singolo atleta.

Non ho votato la mia anima al dio CF e continuo a studiare con allenatori specializzati le singole componenti della preparazione fisica di varie scuole, sia la pratica che la teoria sottostante. Fatto sta che chi finora qui in colonia ha criticato il CF lo ha fatto senza la minima preparazione sull'argomento, basandosi sul sentito dire e sui pettegolezzi dei forum. La fatica di andare a imparare da un coach certificato e direttamente partecipare a una certificazione è troppa per i nostri 'espertoni', gente talmente avanti che tutto il mondo ci invidia, eh si..

Il problema vero per chi allena lottatori e combattenti di MMA è incastrare la PF all'interno di un quadro di allenamenti specifici estenuanti. E' insomma molto più facile eccedere e bruciare il ragazzo che l'inverso. Un agonista che esegua 2 sessioni al giorno del suo sport è un bel rebus per il coach, se parliamo di amatori natural s'intende. Esperienza, pazienza e un rapporto diretto con il protetto sono per il coach l'unico viatico affinché questo combattente della domenica possa trarre l' indispensabile linfa dal suo addestramento fisico. 


"Any idiot can smoke an athlete. But can you make him win?(Dan John, Easy strenght)

Ci vuole tanta umiltà per allenare gli altri, ma nulla di più raro è diffuso lungo lo Stivale.


"Se è importante fallo tutti i giorni, se non è importante non farlo proprio." (Dan Gable)




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