"La verità attraversa sempre tre fasi. Dapprima viene ridicolizzata. Poi violentemente contestata. Infine accettata come una cosa ovvia." (A. Schopenhauer)
lunedì, marzo 31, 2008
giovedì, marzo 27, 2008
mercoledì, marzo 26, 2008
martedì, marzo 25, 2008
mercoledì, marzo 19, 2008
martedì, marzo 18, 2008
IL NEO PRIDE DREAM ALLA GRANDISSIMA
Fischia, i jappi ce l'hanno fatta, sono di nuovo lì a organizzare le MMA più belle del mondo!
Bellissimo il neo evento pridesco, a parte la sfiga del no-contest Aoki-JZ.
Guardatevi con immensa goduria gli incontri di Hansen e di 'Buscapè' Firmino, un vero tripudio di BJJ, tecnica all-around e spettacolo a 24karati:
http://www.boxingbar.com/site/leggiblog.asp?idcategoria=23&idblog=870
Su CroCop: incontro del kaiser ok, ma in un contesto di tal portata è cmq tutta roba in più e quindi va bene anche lui, il profugo contro Mr Nobody.
venerdì, marzo 14, 2008
martedì, marzo 11, 2008
In effetti potrei già aver finito questo post con una bella parola di 4 lettere: ZERO.
Italy, colonia USA del tipo più infimo, è un paese in toto de-virilizzato. E' un mondo al femminile il nostro, dove impera un atteggiamento generale frignone, voluttuario e schiamazzante. I maschi italici hanno quella classica aria da figli di mamma che li fa odiosi e imbarazzanti, apparendo alternativamente o bimbi vogliosi di compiacere mammina od orfani di babbo resi nemici del sesso femminile proprio da madre-tiranno. Agli italiani maschi è stato legalmente tolto il diritto sul figlio concepito, sul matrimonio etc, e socialmente il diritto di diventare Uomo tramite attività formative adeguate. Uomini disintegrati dunque, e di conseguenza anche Donne.
Attività e stili di vita al maschile diversi da quelli al femminile sono sempre esistiti in tutte le culture, e il fatto che all'Italia i manovratori occulti riservino esattamente la totale 'mammizzazione' non è un caso. Così facendo si ottiene giusto quella mucillagine depressa tanto analizzata di recente, qulle landa disperata dove le vere donne si sono estinte insieme agli Uomini per via dell'epidemia di femmilite acuta.
In antico (ma non parlo di millenni) si era perfettamente consapevoli che la severa difesa dei ruoli tradizionali era indispensabile alle persone per farle sentire nei loro cenci, per dargli una bussola con cui affrontare i duri marosi della vita. La famiglia è, come recita la Costituzione, una "società di natura", è innata all'Uomo e il fatto di averla messa nel mirino sta nei piani di chi dell'umanità vuole la distruzione psichica.
Una lunga guerra strisciante fatta di preti, Hollywood, droghe, Marx, bombe atomiche e sétte massoniche, ha portato il mondo al nichilismo, alla devastazione ecologica e alla scomparsa della speranza nei giovani. Non ultimo per nulla nel Piano sta proprio il distruggere il Maschile e la sua controparte naturale, cioè la difesa della Verità e del Bene. Come ho detto molte volte - e come tutti possono osservare limpidamente- un branco di umanoidi ipnotizzati da tv, droghe, ideologie, e resi inani e tristi dalla sovversione sociale e sessuale, non presenta nessuna coesione ed è solo un'accozzaglia di individui lobotomizzati ed egoisti senza continuità interna. E' una massa acefala incapace di qualunque difesa e perciò facilmente controllabile.
In sintesi, quando vedete che il Dio Calcio spadroneggia e annulla tutti gli altri sport, con tanto di squadre principali in mano a politci nazionali, non scordate mai che ciò non avviene per 'caso' ma è frutto di accurata pianificazione da parte di chi ci vuole tanto ma tanto male.
venerdì, marzo 07, 2008
Ho spiegato molte volte il perché nelle arti da combattimento, specie quelle cinesi, sia così duro a morire il MITO delle 'energie', dei superpoteri e del tocco della morte etc.
giovedì, marzo 06, 2008
L'esordio della neonata risposta Jap all'UFC (insieme alla neoPride DREAM) , la WORLD VICTORY ROAD, è stato un classico dei gialli. Grande pubblico, TV, organizzazione doc e script classico: i loro idoli nazionali contro i 'cattivi' gaijin. I jappi provano di tutto ogni santa volta per far vedere ai loro fans che il grappling è roba sua ma nulla daf are, son legnate.
Alla fine le due medaglie d'oro del Judo Hideiko Yoshida e Makoto Takimoto non sono riusciti ad arginare le scuole occidentali rappresentate dal Catch di Josh Barnett e dal BJJ carioca di Evangelista 'Cyborg'. Bombe in piedi, proiezioni da tutte le parti e alla fine una bella leva alla gamba e via, a casa. In particolare Barnett ha voluto previcacemente dimostrare che anche in piedi il Catch è superiore e ha martoriato l'eroe olimpico di slam e suplex, finalizzandolo a bella posta invece di limitarsi a 'spengerlo' di tuonate nel muso.
In attesa dell'ennesimo derby, stavolta del BJJ vs. il Catch (previsto come dissi Roger Gracie), godiamoci l'ennesima riprova della supremazia dello Spirito Occidentale, ma grazie al Popolo Samurai: OSU!
Riporto qui uno scritto di Fabio Ciolli, atleta romano di BJJ e ora anche di MMA, sport in cui ha esordito con un fulminante Ko.
Fabio è anche un appassionato esponente del Kung Fu W e ng Chun, uno stile cinese insegnato in Europa da tecnici tedeschi, che ha grosse parentele col W I ng Chun, da me lungamente praticato in passato. Riportare le sue parole mi sembra molto interessante perché dimostra 2 cose. La prima è che il cd. 'tradizionalismo' una volta esposto alla corrosione delle arti VERE si scioglie e ritorna (finalmente!) alla Tradizione, al vero tramandare cose sensate e non balletti e sobillatura mentale.
La seconda è che persone serie nella loro ricerca [marziale], una volta messe in grado di superare i limti 'chiesastici' delle arti -cioè delle persone- ottuse, arrivano tutte inevitabilmente alle stesse conclusioni, come in qualunque altra vera scienza.
* * * * *
Sul perchè al praticante di Weng Chun
invece interessa salire su un Ring
Di Fabio Ciolli
Molto spesso sento nella vita e leggo sui Forum dei profondi motivi filosofici che spingerebbero molti praticanti [di Wing Chun e di altri stili 'tradizionali'] a non contemplare minimamente la possibilità di confrontarsi in un incontro sportivo.
C'è chi dice che non sia "etico" combattere senza un valido motivo, chi non vuole limitarsi e preferisce la Strada, chi dice di aver già dato, chi dice di essere ormai troppo vecchio, quelli che "Tocca mia madre e allora vedrai il potere del mio Kung Fu!", quelli che "Se Yip Man non lo faceva perchè lo dovrei fare io?", quelli che "Evidentemente non hai mai sentito l'Energia di un pugno del mio Sifu" quelli che nel Wing Chun non c'è mai stato il confronto regolamentato, che i Beimo erano senza regole, che se c'erano erano minime, che se non erano minime erano altri tempi...e quindi non è "etico" combattere senza un valido motivo....e si ricomincia daccapo.
In qualche modo è come se relegassero il confronto, lo scontro fisico, la gara, il Match ad una forma brutale e sicuramente più animalesca, lo relegano ad un livello inferiore di pratica, non degno di chi ha veramente capito lo Spirito delle Arti Marziali, atte ad un lavoro introspettivo e non a portare a casa la medaglia.
Ebbene a tutti questi vorrei spiegare il motivo invece per cui il combattimento, anche e soprattutto sportivo, è uno dei cardini della pratica del Weng Chun Kung Fu che affonda le sue radici nel Buddhismo Ch'an e non nello Sport Entertainment dei combattimenti in gabbia di MMA.
Nel Weng Chun, essendo profondamente influenzato dal Ch'an, si parla spesso delle Tre Paure (Saam Gei):
Tam, Pa e Mong e di come liberarsi di queste attraverso la pratica del combattimento.
Infatti il praticante è posto sempre di fronte a
Tam
l'ingordigia, l'avidità, la voglia di avere
Tam Da Sauh Da
Se vorrai colpire con avidità verrai colpito
Pa
La paura, la voglia di non avere, la paura di colpire, la paura di essere colpito
Pa Da Zhao Da
Se colpirai impaurito inviterai a colpirti
Mong
La confusione
Se colpirai nella confusione colliderai e verrai colpito
L'unico modo che abbiamo per controllare tali Paure è il Combattimento, non il Chi Sao, non le Forme o i Motti...ma il combattimento, il modo per dissipare le illusioni molte volte create dalle Forme, dalle Sezioni, dal Chi Sao e dai Motti!
La Paura (Pa) è l'emozione più forte che ci aggredisce durante un combattimento. Ci si para di fronte ancora ed ancora.E' importante conoscerla per essere in grado di gestirla.La paura di farsi male, quella di far male, di perdere la faccia.
Sul Ring come nella Vita.
La Paura di perdere il proprio status, i soldi, gli affetti, la salute.
Anche l'avidità (Tam) ci si para spesso di fronte. Quando l'avversario apre un varco spesso ci ritroviamo a volerne approfittare con ingordigia. In molti casi il farlo si trasforma in una trappola per noi stessi.
"E' scoperto lo butto giù!" e mi ritrovo ad attaccare indiscriminatamente e ad andare giù io!
Sul Ring come nella Vita.
Questo ci rende molto vulnerabili
Mong, la Confusione, possiamo provarla a molti livelli.
Se io credo che il mio Sistema di combattimento si poggi su basi logiche e scientifiche inequivocabili e abbia un approccio intelligente al combattimento mi ritroverò confuso quando questo non avverrà.
Così se il mio insegnante continuamente mi ripeterà che le "tecniche tirate con traiettorie dritte arriveranno sempre prima di quelle circolari" come un Mantra io comincerò a crederci e rimarrò confuso quando questo non avverrà!
Quando mi scontrerò con la Realtà!
Specie durante un combattimento la Confusione ci assale a causa di reazioni inaspettate dell'avversario, a causa del non controllo della situazione.
Sul Ring come nella Vita.
Quanti nella Vita vogliono i soldi, il Potere, le Donne (Tam) e poi hanno paura di perdere queste cose o di non riuscirle ad ottenere (Pa) e cadono in confusione (Mong)?
Grazie al Combattimento noi riusciamo a concentrarci su quelli che sono le nostre Paure e a superarle, ci concentriamo sui nostri punti forti e sulle nostre debolezze.
Giungendo infine alla Non-Mente, al Vuoto, al colpo che parte senza che tu lo abbia deciso, alla comunione fra te ed il tuo avversario come due manifestazioni della stessa Realtà e non come manifestazioni di un'Illusione separata.
Lo stesso avversario che poi abbraccerai indipendentemente dall'esito perchè sai che in realtà non stai combattendo contro di lui...ma contro uno molto più forte!
L'apprendimento è più facile tramite l'esperienza della Realtà.
L'esperienza della Realtà del Combattimento è il punto di partenza dell'apprendimento, non quello di arrivo.
E' grazie al Combattimento in tutte le sue forme che avremo il contatto con la Realtà che non è quella della strada piuttosto che del Ring, ma dei combattimenti contro i nostri demoni che giornalmente dovremmo affrontare e che spesso ci illudiamo di affrontare ma che in realtà lasciamo ben saldi nelle loro posizioni.
Se combatti non hai scuse, non hai 'sezioni', non hai Forme.
Se Combatti puoi perdere...se non combatti hai già perso!
Dedico questo articolo a quelli il cui Ring è la Strada, a quelli che hanno già dato, a quelli che ormai sono troppo vecchio, a quelli che i guanti da 10 sono grossi, a quelli che le regole mi limitano, a quelli che chi combatte lo fa per il proprio Ego (quando invece è il modo più veloce per smontarlo), a quelli che se non ti posso cavare un occhio mi limito troppo...sperando, per loro, che sia vero quello che dicono, che ci credano realmente e che quindi non hanno di che aversela a male, che in cuor loro sappiano qual è la realtà e che ne siano fermamente convinti.
E strizzo l'occhio a quelli che il certificato medico agonistico come riesco a sfangarlo nonostante il cuore, a quei ragazzi di 48 anni che vogliono mettersi in discussione, a quelli di 18 che fra un po' non li tiene più nessuno, a quelli che "ma Sifu de che?Ma Sifu de Chi?", a quelli che "fammi vedere, fammi sentire".
E finisco con una frase che mi ripete spesso il mio Sifu Andreas Hoffmann, riferita in primo luogo a sè stesso:
"Non credere al tuo Sifu, credi alle tue esperienze personali!"
mercoledì, marzo 05, 2008
ANCORA MAGGIOR RILIEVO
PER LE MMA IN U.S.A
lunedì, marzo 03, 2008
Tutto come previsto...ma da ME, giovini. Altri famosi 'espertoni' del ns iperspazio informatico hanno cannato alla grossa, come sempre.
La vittoria dell'uomo ragno Silva sul campionissimo Hendo, da me attesa, dimostra la stessa cosa di tutti gli altri match, e cioè che per la centododicimillesima volta si è visto come -nel bene o nel male- i match si decidano al suolo.
Anderson smataleaizza Hendo, Herring vince ginocchiando dalla side su un Kongo che in piedi lo stava stuprando, Finch stracchina Wilson che lo riempiva di legnate nello striking, e anche Sakara che va Ko proprio per avere rifiutato di mettere giù l'odiosissimo pupazzo Leben. So che sono ripetitivo ma ci vogliamo mettere in testa questa dura realtà?
Sento già venire fuori dai loro buchi gli espertissimi internettiani a starnazzare. "Okami ha sfonnato Tanner in piedi, Silva a Henderson pure lo ha 'settato' coi colpi, e Sakara è stato chiamato out per via un cazzottone da Luna park [citazione da Matteone Calamandrei] etc etc". Oh belve della tastiera, ma proprio a me che insegnavo Muay Thai e che sono fogatissimo di 'leve corte' nello striking mi venite a cantare questa canzone? Rimando al mittente e ribadisco: saper picchiare in piedi è, appaiata alla Lotta in piedi la SECONDA qualità statisticamente più importante nelle MMA, laddove il combattimento al suolo (posizionamento+colpi/sub) è la PRIMA.
Ritornerei al match di Sakara.
Per ragioni a me ignote il LeGGionarius è incapace di far vedere qualunque cosa nell'Ottagono che non sia pura Boxe stile amatoriale. Questa sua monomania tattica (che esclude a onor del vero anche il resto del repertorio stand-up) esemplifica altro dalla sua semplice mancanza di Ko-power, e cioè che Er Sakarone i match li ha persi per essersi affidato solo ed esclusivamente ai pugni di cui è maestro. Con Alexander perse per aver fallito nel tenerlo giù, con Mc Frederies pure e con Leben ancora meno goundwork ha voluto dire KO in 2 minuti. Per quanto ci si debba levare il cappello davanti all'unico italiano che conti qualcosina nel giro, c'è da dire che la misteriosa indecisione di Sak nel sciorinare il grappling di cui è ben capace lo porta a questi risultati: atleti che nel colpire gli sono inferiori alla fine lo spengono, cosa evidente a tutti. Pure Silva è inferiore all'olipionico di Greco-Romana Henderson nello stretto, ma averndolo dominato al suolo (e nel 1 round contenuto) gli ha permesso di ritornare in piedi prima e di finalizzare poi. Se Sak avesse impostato il match sul domino posizionale invece che sulle bombe pure avrebbe vinto, sicuro al 100 per 100; una legnata qui, una lì, e via una proiezione (senza fare il BJJ-wizard ma acquisendo punti pesanti) anche piazzando del GnP al limite, per poi rialzarsi e ricominciare.
Uno striker superiore alla media, anche molto superiore, nelle contemporanee MMA deve per forza diventare grappler a tutti gli effetti -e intendo jitsuka- altrimenti non sfonderà mai. L'opposto è del tutto vero ma è -seppur di poco- meno determinante.