(Arjan di Muay Thai tradizionale e fighter)
"La verità attraversa sempre tre fasi. Dapprima viene ridicolizzata. Poi violentemente contestata. Infine accettata come una cosa ovvia." (A. Schopenhauer)
mercoledì, dicembre 30, 2009
(Arjan di Muay Thai tradizionale e fighter)
Maledetto il demoniaccio zozzo, ma quante cavolo di volte mi sento ripetere questa assurda frase più e più volte l'anno..!
Mi risulta del tutto incomprensibile capire in che modo possa influenzare la mente di un adulto senziente il fatto che ci siano o meno 2 o 3 giorni di ferie, tanto da sollevarlo mentalmente da qualunque attività da lui medesimo scelta per svago e per piacer suo. Palestre vuote e corsi deserti, nonostante sia lavorativo il 90% delle giornate in esame, questa è malattia mentale nooo??
Non voglio fare il talebano delle AMR, è ovvio che sparapanzarsi sul divano a invacchirsi col torrone piace a tutti, e ogni tanto fa pure bene. Quello che è demenziale è l'andazzo -tutto italiota- di entrare in un torpore mentale a periodi di settimane in occasione delle feste comandate, quasi che in palestra ci avessero iscritti con la forza delle armi, e che rotolarsi sulla materassina sia un lavoro in fonderia.
Miriadi di praticanti li vedi scomparire dall'8 dicembre a metà gennaio, nemmeno gli avessero colato il bromuro nel panettone, per poi dileguarsi una quindicina di giorni a Pasqua e 3 mesi pieni con l'arrivo dell'estate. Io proprio non mi capacito, ma cosa li spinge a tali comportamenti incoerenti boooh? Di allenarsi lo scegliamo NOI, lo facciamo perché ci piace e nessuno ci obbliga, sarebbe quindi logico che una cosa desiderata uno la facesse quanto più possibile se ha tempo (come durante le festività), ci dice il raziocinio, e invece nisba: adulti paganti si trovano nella necessità di comportarsi quali adolescenti in cerca di scuse per saltare la scuola!
Il prossimo che a metà giugno, con due mesi netti di lavoro davanti prima del Ferragosto, mi dice "Sai, ora che ci sono le ferie.." giuro che lo tiro sotto con la macchina, maremma schifosa ladra!
martedì, dicembre 29, 2009
OVVIETA'
Si afferma di saper combattere addirittura per la vita e poi ci rifiuta di fare un semplice sparring con un atleta esperto?
lunedì, dicembre 28, 2009
sabato, dicembre 26, 2009
Le MMA sono molte cose contemporaneamente, ma questo avviene sempre nella vita umana. Ognuno di noi è fratello, figlio, amico, nemico, oggetto sessuale e dipendente/datore di lavoro etc etc, tutto allo stesso momento. La relatività del punto di vista però non deve far perdere il punto della questione: lo scopo di un determinato strumento.
Le MMA sono ANCHE uno sport da fare e da guardare, sono ANCHE un fenomeno commerciale professionale, sono ANCHE una mania per nerdacci e fans da tastiera, sono ANCHE un laboratorio di analisi medico-sportiva e molto altro, questo è palese.
Esse però sono nate allo scopo di VERIFICARE quali arti e metodi funzionassero in combattimento reale. Il loro DNA coincide con una domanda: chi è il più forte (persona e stile)? E giù la verifica di tutta una serie di luoghi comuni:
Esistono i punti del Dim Mak?
Le energie metafische occulte servono in uno scontro?
E' utile allenare le forme/kata?
E' vero che si può tenere a bada un lottatore coi calci?
etc etc etc
Per rispondere all' insistente interrogativo di base e anche agli altri, è sorto tutto il 'circo' che abbiamo di fronte, dando libero sfogo alle differenti motivazioni di milioni di individui, tutti diversi tra loro.
Tramite la diffusione del PC e dei video online l'umanità è entrata in una nuova era della comunicazione, e le MMA ne sono un prodotto. L'era degli stili carismatici è conclusa, oggi il combattimento disarmato 1 contro 1 in un recinto di regole minimale è un dato di fatto planetario, e si può dire che questo sport stia alle vecchie arti marziali fossili come il fucile mitragliatore sta al sasso levigato del selvaggio: uno standard nuovo e incredibilmente più elevato.
Voglio ricordare ancora una volta che combattere in un ring/gabbia non è né obbligatorio né consigliabile per tutti, che esistono pratiche (marziali e non) amatoriali del tutto realizzative della persona umana se ben portate avanti, non è questo il punto. Il fatto è che le MMA sono come la Formula Uno, il vertice assoluto di una piramide gigantesca alla cui base sta la signora Pina con la sua Panda.
Ogni uomo di buona volontà sa che la Sig.ra Pina è "imbattuta" con la sua Panda, dato che non gareggia contro nessuno e manco si sogna di farlo, ma ciò non deve portare follemente a pensare che la sciura Pina possa battere Schumacher qualora se ne presentasse la necessità, o che l'onesta utilitaria abbia qualcosa di più avanzato tecnicamente della Ferrari perché..più antica e 'tradizionale'.
La sperimentazione e gli sforzi generosi di migliaia di atleti hanno portato a definire con ragionevole precisione un percorso per il combattimento disarmato, allo stesso modo che le scienze naturali -procedendo da secoli per tentativi ed errori- hanno generato una conoscenza tale da permettere per ricaduta una tecnologia utile alla collettività.
Così come un ginecologo va dall'ortopedico se si sloga una caviglia e senza per questo minimamente sentirsi diminuito nella sua professionalità, così il coach moderno per es. fa allenare la scherma di braccia dei suoi allievi da un maestro di Boxe. Infatti la scienza è per definizione metamodale (:riunisce alcune abilità diverse per uno scopo finale) e incline alla specializzazione settoriale. Dato che è impossibile sapere tutto e seguire con profitto ogni branca di studi, il legislatore onesto per formare un ingegnere crea una Facoltà dove il giovane apprenda con tutti gli eruditi delle singole specialità, e solo un maniaco depressivo drogatissimo penserebbe invece di farlo studiare con solo un minestrone gigante di tutte le materie frullate insieme, la supermateria 'ingegneria di per sé'.
Un uomo adulto e saldo sulle sue gambe, uno che non abbia bisogno di sostituti del padre assente e di un culto settario a cui aderire, uno un po' normale diciamo, non può evitare di riconoscere delle verità auotoevidenti che gli si presentino davanti. Ed è per lui, per gente come lui che nascono le MMA, il cui scopo è sperimentale: la verifica delle affermazioni in campo marziale.
Una volta che lo strumento è nato, ha passato il rodaggio e si diffonde, è scontato che esso verrà utilizzato per le più varie motivazioni da milioni di persone che neppure lontanamente si rispecchiano nella psicologia dei fondatori e dgli estensori del metodo. Tutta questa gente però è coinvolta assieme, così come la Pina acquistando un'utilitaria dà lavoro e spinta a un complesso tecnico-industriale con in cima il crucco Michael.
Le MMA oramai sono là fuori, nel mondo delle signore Pina, Mariuccia e Calogera, hanno superato il CAR e si pongono nei confronti di qualunque metodo o stile quale Formula Uno del combattimento. Non ha importanza alcuna se un tizio senza titoli nello sport automobilistico, magari privo pure di patente, si autoincensa quale immaginifico Maestro di Guida da Strada: produce soltanto folklore nel migliore dei casi, truffa nel peggiore.
venerdì, dicembre 25, 2009
giovedì, dicembre 24, 2009
E' questo un campo davvero minato, dove si sente ogni sorta di parere e filosofia, dove una sua idea ce l'ha chiunque ed è difficilissimo sfatare i miti, peggio che nelle arti marziali fossili.
Potrei stare ore a scrivere, descrivervi profondissimi concetti di biochimica, storia dell'evoluzione alimentare e palle varie, ma sarebbe troppo lungo, e anche inutile. La divulgazione scientifica ha GIA' prodotto un riassunto perfetto, ed è il volume della foto. Comprando quello capirete la famosa Dieta a Zona, e con chiarezza comprenderete tutte le minkiate galattiche che avete/abbiamo sempre fatto con il cibarsi alla pene di quadrupede cinofilo.
Non sto qui a bacarvi le ghiandole testicolari, il libro dà a tutti gli strumenti per averla vinta per sempre col grasso, sfruttare al meglio il cibo per stare in salute e migliorare la prestazione sportiva. E' 100 anni AVANTI alle orrende idiozie che dicono certi "esperti" alla TV: insomma..compratelo e basta, è indispensabile per TUTTI.Non fossimo una lurida colonia al quadrato, Sears lo dovrebbe assumere il Governo per fargli organizzare le mense scolastiche del paese, e vagliare tutti i dietologi laureandi.
La salute sta nell'alimentazione, e con pochi euri è alla vostra portata, avanti giovini.
martedì, dicembre 22, 2009
lunedì, dicembre 21, 2009
Alla fine dell'incontro il coach del perdente mi si è fatto sotto e imbruttito mi ha dato di malandrino! Cioè secondo questo individuo il suo atleta aveva perso non perché messo sotto dal 1° minuto e martellato di un gnp asfissiante ma perché io...malvagiamente manipolavo NON SI CAPISCE COME il match per non si sa quale motivazione oscura!
Un sabato nella follia disorganizzativa italiana della prima nevicata dell'anno, un sabato che ricorderò.
Si è infatti celebrato a Roma l'anniversario del decennale Tribe Jiu-Jitsu, l'associazione di BJJ più importante d'Italia, creata dal mio insegnante Federico Tisi in un epoca in cui il BJJ lo conoscevano davero in pochi. Dagli inizi avventurosi in cui si allenavano su un tappeto persiano alle 100 persone iscritte solo a Roma e ai titoli internazionali messi in carniere, un gran bel viatico.
Il seppur abbondante tatami della sede centrale sull'Aurelia brulicava di jitsuka in maniera esagerata. Dopo le 3 ore di mega sparring con sottfondo Heavy Metal sparato a tutto volume, il popolo Tribe, a cui mi onoro di appartenere da quasi 7 anni e di esserne un membro anziano, è assiso per la cerimonia della consegna delle cinture, ma solo dopo aver insignito (a suon di sanguinosissime cintate) della Marrone i mitici Giuliano"Lesionaire"Pennese e Fabrizio"Neo"Screpante.
Federico ha onorato della prestigiosa faixa preta due suoi allievi meritevoli. Tra le lacrime di commozione e gli scrosci di applausi delle decine di convenuti da ogni parte d'Italia, hanno infatti ricevuto la pesante eredità dal loro insegnante Tanzio"Il Conte"Sperone e Andrea"Mezzokilo"Verdemare. Sono i primi ad aver completato tutto il curriculum studi interamente con Fede a raggiungere questo status.
Si potrebbe stare a parlare a ore delle qualità tecniche e caratteriali dei due personaggi, ma quello che voglio rimarcare è che il Jiu-Jitsu in Italia oramai è indipendente. Siamo alla II generazione, cresciamo sempre più e dal tronco robusto innestato dai maestri brasiliani, nascono nuove e autoctone generazioni di lottatori esperti.
"La cintura nera è un ben gravoso fardello"-ha spiegato il Mestre-"perché poi ognuno vorrà sfidarti in virtù del pigmento della striscia di cotone che hai intorno alla vita. Ma la cintura copre solo il 10% del tuo culo, il resto te lo devi parare da te".
Mi stringo a nome di tutto il team ai miei amici e colleghi in un virtuale abbraccio.
sabato, dicembre 19, 2009
venerdì, dicembre 18, 2009
giovedì, dicembre 17, 2009
LE ARMI?
Tranquilli, non parlo né di cannoni né missili né fucili col mirino telescopico qui.
Qual'è il mio pensiero sulle arti marziali armate?
Sembrerà strano ma..ricalca perfettamente quello sulle disarmate ehehe!
Io tantissimi anni fa mi sono un po' dilettato con arti marziali basate su bastoni e coltelli, ma non ho mai approfondito la cosa per mancanza di tempo, pur ritenendola molto utile per i riflessi e soprattutto molto pratica e divertente. La velocità con cui si muove un bastone è enorme rispetto a un pugno, e questo lo rende assai interessante per allenare l'occhio (nonché per la "difesa personale").
Diciamo che nelle arti armate la preponderanza della mentalità 'fossile' è straordinaria, e pochi sono gli esempi di realismo. Anche in armis, senza il serio sparring contro avversari esperti e non collaborativi si finisce nella sétta marziale, nel vicolo cieco evolutivo.
Avessi modo per praticare l'armato io mi rifugerei in quei pochi circoli ove la sperimentazione pratica del combattimento è cosa quotidiana, sia per il senso pratico che per il mio piacere in sé. Non per nulla a caso la famiglia amerighéna di combattenti chiamata Dog Brothers, forse i più celebri e seri sperimentatori del Reale in questo settore, che organizza riunioni per menarsi a tutto spiano & verificare la bontà del lavoro fatto, si potrebbe definire "MMA con armi bianche" in effetti, ben dotate tra l'altro di BJJ in quantità.
Non lo stile, il gruppino carismatico e i mitologici lignaggi da Lao Tzu a oggi, ma invece il confronto, la scientifica osservazione del sistema e l'evoluzione intermarziale tramite varie modalità di combattimento unificate: MMA!
mercoledì, dicembre 16, 2009
martedì, dicembre 15, 2009
lunedì, dicembre 14, 2009
sabato, dicembre 12, 2009
Il polacco piccoletto Marius"Pudzian"Pudzianowski, "calato" a 125Kg, offre a un vastissimo pubblico le sue doti, svelando il mistero.
Tecnica pochina pochina, voto 5-, a parte i calci di rigore sulle cosce del povero avversario, ma 8+ per la grinta e l'impegno.
All'arbitro intervenuto a bloccare Marius per il salvataggio del povero pugile, con proiezione in sutemi+armlock inverso: voto 20!!