Un sabato nella follia disorganizzativa italiana della prima nevicata dell'anno, un sabato che ricorderò.
Si è infatti celebrato a Roma l'anniversario del decennale Tribe Jiu-Jitsu, l'associazione di BJJ più importante d'Italia, creata dal mio insegnante Federico Tisi in un epoca in cui il BJJ lo conoscevano davero in pochi. Dagli inizi avventurosi in cui si allenavano su un tappeto persiano alle 100 persone iscritte solo a Roma e ai titoli internazionali messi in carniere, un gran bel viatico.
Il seppur abbondante tatami della sede centrale sull'Aurelia brulicava di jitsuka in maniera esagerata. Dopo le 3 ore di mega sparring con sottfondo Heavy Metal sparato a tutto volume, il popolo Tribe, a cui mi onoro di appartenere da quasi 7 anni e di esserne un membro anziano, è assiso per la cerimonia della consegna delle cinture, ma solo dopo aver insignito (a suon di sanguinosissime cintate) della Marrone i mitici Giuliano"Lesionaire"Pennese e Fabrizio"Neo"Screpante.
Federico ha onorato della prestigiosa faixa preta due suoi allievi meritevoli. Tra le lacrime di commozione e gli scrosci di applausi delle decine di convenuti da ogni parte d'Italia, hanno infatti ricevuto la pesante eredità dal loro insegnante Tanzio"Il Conte"Sperone e Andrea"Mezzokilo"Verdemare. Sono i primi ad aver completato tutto il curriculum studi interamente con Fede a raggiungere questo status.
Si potrebbe stare a parlare a ore delle qualità tecniche e caratteriali dei due personaggi, ma quello che voglio rimarcare è che il Jiu-Jitsu in Italia oramai è indipendente. Siamo alla II generazione, cresciamo sempre più e dal tronco robusto innestato dai maestri brasiliani, nascono nuove e autoctone generazioni di lottatori esperti.
"La cintura nera è un ben gravoso fardello"-ha spiegato il Mestre-"perché poi ognuno vorrà sfidarti in virtù del pigmento della striscia di cotone che hai intorno alla vita. Ma la cintura copre solo il 10% del tuo culo, il resto te lo devi parare da te".
Mi stringo a nome di tutto il team ai miei amici e colleghi in un virtuale abbraccio.
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