mercoledì, maggio 21, 2008


'TOQUINHO' ALL'UFC:
LA RIVINCITA DI UN EROE MODERNO
Il giovane Rousimar Palhares alias Toquinho offre una di quelle storie strappalacrime e gonfia muscolo cardiaco che solo gli sport duri&puri a noi graditi sanno regalare.
Nato nella più miserrima miseria, sperduto nel nulla dell'interno del Brasile, Toquinho era così povero da morire letteralmente di fame. Si sa che a un certo punto si è nutrito solo col mangime dei maiali che governava.
Il tosto ragazzotto però non era convinto di fare la fine dei suoi simili favelari, e con l'unico sogno di fare il combattente di mestiere si recò molto avventurosamente al Brazilian Top Team di Rio de Janeiro. In pratica si accampò nella hall del palazzo e sopravvisse in città molto alla bell'e meglio nell'attesa di riuscire ad allenarsi lì, privo di mezzi com'era. Le condizioni inumane in cui si dovette dibattere giorno dopo giorno sono indicibili ma alla fine, forse avendolo del tutto stufato di trovarselo sulla soglia di bottega, il determinatissimo giovane intenerì Ze Mario Sperry che lo ammise gratis.
Da quel buon momento Toquinho non deluse il suo mentore e sviluppò volumo spaventosi di allenamento, riuscendo a colmare il gap tecnico che lo divideva dai pro in tempi assurdi, e diventando una vera macina da tatami. Sempre umile, sempre rispettoso, il Toq si saprì la strada nel BTT e nelle MMA a furia di finalizzazioni pazzesche e devastanti bordate.
E' passato del tempo, e oggi posso dire sinceramente commosso a tutti che il porcaro ha spiccato il volo. Il ragazzo che moriva di fame ha coronato il suo sogno e sta per esordire nella meglio pagata lega del mondo intero.
Che Marte Padre ti protegga, giovane guerriero, tu rappresenti l'antitesi vivente dei cannati cicciuti con la Mercedes, dei debosciati et inutili segaioli dell'"avanzato" occidente.

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