lunedì, novembre 07, 2011


I TIPI NORMALI DOVE SONO?


Non capita anche a voi una leggera uggia aggirandosi per la blogsfera o su feisbuc? Son tutti supercampioni intergalattici, esperti inarrivabili, assassini ninja o guru che dispensano perle di saggezza, così pieni d'aria che in confronto un palloncino è di pietra.

Sì, capisco l'esigenza di farsi pubblicità, però..che bocce...

Io alcuni di questi arditi self-promoters li conosco, sono andato a vederne le carte e m'è venuto da piangere. Anche veri e propri numeri 1, quando esagerano nell'autopompaggio stroncano davvero le sfere, figuriamoci i nerd: io non ne posso più.

Sono solo io quello scarso, quello che nel suo delirio telematico si denuncia come NON-campione, come allievo perenne, come discente marziale, lottatore di poca valetudine? Boh. E' strano, poi li vai a conoscere questi soloni e a più riprese sul tatami -se ci salgono mai- non sono per nulla degli iradidddio, sotto i pesi alzano come ragazzine e coi guantoni fanno vento alle mosche: keyboards warriors.

Per relazione direttamente inversa e proporzionale, i veri duri (pochi) non si vantano, lasciano lavorare le mani loro o degli allievi e non la lingua, ma questo si sa: can che abbaia non morde, avviene in tutti i campi. Certo che nelle AM risulta particolarmente odioso, visto che è un settore di applicazione eminentemente pratica. Un musicista che si vanta di chissaché alla fine è solo questione di gusti, ma nel combattimento se le prenderesti anche dal meccanico all'angolo è un fatto conclusivo.

Ribadisco ai lettori di più di recente acquisizione lo scopo di questo blog: a parte far sfogare la mia nevrastenia nei confronti del truffatori marziali, questo diario online serve per far informazione sul BJJ, sulle MMA, e per dar mano a sviluppare una coscienza di classe degli appassionati di un settore che sarebbe determinante per la salute pubblica. Serve ovviamente anche a informare sulle attività del nostro team, giunto al 9° anno di vita, e a tenere aggiornati i nostri avversari sui centuriati successi, sempre maggiori ehehehe.

"Grazie al cielo non ho medaglie da sventolare", direbbe qualcuno. Io invece con voi posso essere onesto: mi sarebbe molto piaciuto essere un vero campione di BJJ, avere quelle qualità come lottatore che non ho, far terremoti a competizioni come il Mundial IBJJF e giacere un po' su vasti allori. Così non è, se vi piace, sono uno normale, la mia storia la sapete. Il mio ruolo è quello di insegnante: io mi pongo come educatore.

Il discorso su questo punto fondamentale non è esaurito, lo dovrò riprendere. Educare non è allenare in uno sport, ma molto di più. Ha a che fare con valori costitutivi della persona umana in salute, ma ci sarà tempo. Per il momento accontentatevi della chiusura ad effetto dell'articolo.

Ehi tu, cerchi un supermegafantamaetsrone spaziale, invincibile e che li ammazza tutti lui o che sa tutto lui..?

Cambia blog!






6 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che molti danni irreparabili li abbia fatti una continua filmografia anni 70/80/90 che purtroppo ha presentato a un grande pubblico arretrato e ignorante le arti marziali come un insieme di poteri mistici, tocchi che uccidono, fulmini che partono dalle mani ecc.
Logico che l'Italiano medio, rimbambito di queste cose, su un tatami dura poco (si aspetta quelli che le pellicole gli hanno fatto credere) e allora si butta sui blog raccontando quello che hai detto esattamente tu.
In Brasile e USA ammetto che la realtà è diversa, questo atteggiamento Italiota è nettamente meno presente, forse grazie alla rapida e vasta diffusione delle MMA?

cortobraccio ha detto...

Ma anche no,anonimo.
Nel senso che anche negli USA,continuano a prosperare(anzi,vengono sopratutto da lì)scuole del "no touch",dei punti di pressione,delle mani di travertino,dei più esotici stili di kung fu che da noi manco si praticano.
Al massimo riconosco agli statunitensi un maggior "amor patrio"rispetto a noi(loro hanno l'american karate,il valetudo l'hanno chiamato UFC e il corpus lottatorio,"grappling"),e uno spirito pionieristico maggiore.
Gli USA comunque sono vasti,quindi c'è dentro tutto ed il contrario di tutto,nel bene e nel male.

Giulio Candiloro ha detto...

Ottimo post Mario, tanto per cambiare …
Nell’allenare valuto continuamente le doti dei miei allievi e, molto spesso, questo significa prendere coscienza anche dei miei (TANTISSIMI) limiti …

Francesco La Manno ha detto...

Ciao Mario,
hai snocciolato, come sempre, la riprovevole situazione che affligge gli sport lottatori/ da combattimento. Purtroppo di maestri come te, che pongono al primo posto la lealtà marziale e l'onore ce ne sono pochi. La nostra società è dominata da cialtroni che non hanno mai calcato un tatami, ovvero un ring e si proclamano grandi combattenti.
Non mollare hai tutta la mia stima!

Anonimo ha detto...

Ciao Mario.
A propostio di dubbia competenza sulle mma ti volevo segnalare questo video,probabilmente lo avrai già visto,però guarda che confusione che succede qua.
http://www.youtube.com/watch?v=WFtMm6cvQU4&feature=related

Ciao
Paolo

Mario Puccioni ha detto...

Grazie del supporto, ragazzi.

A proposito del video, Paolo, non mi riesce di seguire il match perché non mi raccapezzo del comportamento dell'arbitro, boh.