mercoledì, gennaio 02, 2013


AJ e il NUOVISSIMO JIU JITSU OLD SCHOOL 
in USA

Ormai m'è presa di diffondere informazioni sulle nuova generazione di mostriciattoli che sta infestando i tatami delle competizioni più prestigiose.

A.J Agazarm, cintura marrone della California, esprime quel Jiu Jitsu "globale" che tanto mi piace e che unisce il massimo della marzialità con la sopraffina efficacia nell'amatoriale con kimono.

Il mantra "Proietta, passa e finalizza" lo conosciamo tutti, ma in molte accademie di BJJ ne sembra sconosciuta l'applicazione. La devastante efficacia in campionato delle varie 50/50, rubber guard, berimbolo etc finiscono per depauperare e de-marzializzare l'arte suave, incitando i giovinotti a saltare solo in guardia. A torto, perché questi nuovi fenomeni della "altra sponda" dimostrano quanto bene si possa fare in termini di metalli pesanti con la vecchia scuola.

AJ è un ex wrestler votatosi al Jiu Jitsu sotto la tutela del nume Eduardo Lima prima e di Carlinhos Gracie Jr. poi, del quale è diventato un mezzo figlioccio. Lotta in piedi devastante, pressione intollerabile sulla guardia e finalizzazioni dinamitiche unite a una preparazione fisica da liberista di livello, sono i punti di forza di questo 25enne che si è spostato dall'altra parte dell'America per seguire il suo sogno. E ci sta riuscendo alla grande, le vittorie fioccano e il ragazzo è sotto gli occhi del mondo intero. Io tendo a pensare che un atleta di questo tipo interpreti il Jiu Jitsu nella maniera sportiva che più s'avvicina all'ideale dell'applicazione in termini di combattimento reale, e che per molti versi più corretta, quindi. 

Auguriamoci che sempre più atleti 'globali' come questo giovane di origine armena calchino con successo le materassine (e poi magari gli ottagoni) del pianeta, nell'interesse del BJJ e della sua guarigione da una troppo pronunciata guardite.


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