sabato, giugno 03, 2006

PERCHE' CONTINUIAMO A COMPRARE DA WANNA MARCHI?
Credo sia normale per l'essere umano sperare nel miglioramento delle cose, però la realtà ci mostra ogni giorno che invece le cose non solo non migliorano ma tendono al brutto stabile.
Insomma, passano gli anni e nonostante lo sputtanamento più totale e completo le volpi continuano a rifare l'abbonamento allo stadio anche se è tutto truccato e continuano a rivolgersi alla Wanna pure se condannata al gabbio.
Nelle AM questo fenomeno di demenza inoltrata et inestirpabile mi è stato fatto tornare alla mente dal Sig. XY, amerigheno DOC intervenuto come Maestro della nobile arte del combattere a Firenze.
In pratica questo celebratissimo insegnante, ma che non ha mai combattuto in vita sua, pagato profumatamente dai suoi volpeschi allievi italici, si mette a dileggiare le cd. AM "tradizionali" (e fin qui..), poi con colpo di scena da teatrino rionale dice: "La verità è diversa, vi faccio vedere IO cos'è il combattimento reale, ma attenzione! Queste cose ce le abbiamo soltanto NOI, gitcundò anlimited..!"
Coro: Oooooohhhhhh......[rullo di tamburi in sottofondo]
Ecco, il Grande Sifu....
forza Sire, ci illumini..arriva il suo unico sapere...Pugilato (fatto da cani), presa Thai al collo con ginocchiata, single leg di Lotta e una ghigliottina che non la si fa nemmeno se a tirarti la proiezione è tua nonna 96enne paralizzata dai bombardamenti del '45..........
Insoma, ricicciava elementi di Vale Tudo ma senza dire né da dove li aveva prelevati né he si fanno a gratisse in qualunqe palestra delle sunnominate arti, e quando poi lui, Barton Riciardson, col suo fisico da impiegato delle poste l'unico Vale Tudo lo potrebbe fare contro un bimbo spastico.
Ecco l'ennesima prova (e non ne avevamo davvero di bisogno..) del condizionamento mentale dei cosiddetti gitcundari, della colonizzazione cultural-economica merighèna sul popolino italiota e della continua fuga nel nulla di coloro che non combattono mai e non riescono ad affrontare le loro paure.
Chi è cagion del suo mal pianga se stesso, e qui noi finiamo i fazzoletti a forza di lagrime.

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