Ho qui la pretesa di creare la definitiva sistematica delle arti da combattimento, ricalcando la struttura delle scienze naturali, nel presente caso in particolare rivolta a classificare le arti marziali disarmate.
CLASSE
a) prima della polvere da sparo
b) dopo l'invenzione della polvere
della seconda classe:
ORDINE
a) armate
b) disarmate
del primo ordine:
FAMIGLIA
a) percussive
b) lottatorie
4 varianti della sola prima famiglia (le arti lottatorie rientrano tutte nei generi a & c ):
GENERE
a) per la costruzione del fisico e del carettere nei giovani
b) per la salute e/o il folklore tribale/di klan
c) per il combattimento reale
d) per l'intrattenimento e lo studio tecnico fine a se stesso
SPECIE
a) Jiu-Jitsu
b) Muay Thai
c) ... etc etc
Va notato che esistono ben vero arti 'miste' o di sintesi con elementi plurimi, epperò è possibile rintracciare in ognuna il nucleo centrale che con ottima approssimazione può farla rientrare nella tassonomia. Ciò detto, è opportuno aggiungere che ogni singola arte si dirama in varie sottoscuole molto diverse tra loro, con possibili variazioni di Genere (anche se molto rari).
In generale vale la seguente definizione: sono da considerarsi Arti Marziali da combattimento, o vere arti , quelle dove si combatte regolarmente (percussioni e/o grappling) a piena forza contro avversari non collaborativi ed esperti, in particolare curando la preparazione atletica che questo richiede e concendo la possibilità periodica di elevare il prorpio livello di consapevolezza tramite competizioni. Laddove questi aspetti siano carenti o assenti si deve parlare di vicolo cieco, parodia marziale o setta religiosa, nient'altro, del tutto indipendentemente dalle eventuali buone intenzioni dell'insegnante e dei suoi accoliti.
Il buon senso, la storia, l'anatomia umana e financo la statistica insegnano inoltre che: in occasione di un combattimento MMA (intersile) posti due uomini di uguale livello atletico, peso ed esperienza agonistica, si osserveranno sia tecniche percussive sia tecniche di lotta, perciò portando lo studioso a sanzionare che il combattimento reale per sé è una sintesi di entrambi gli aspetti.
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