lunedì, novembre 22, 2010



INTERVISTA SUL BLOG del BLOCCO STUDENTESCO


Fresca fresca di pubblicazione su:
http://bsu-cultura.blogspot.com/2010/11/intervista-mario-puccioni-istruttore-di.html


Mario Puccioni è un insegnante di Arti Marziali. Fiorentino di nascita, ha 41 anni e da 23 anni studia e pratica intensamente sia le arti tradizionali che quelle da combattimento, in particolare Muay Thai e Boxe.

Otto anni fa ha conosciuto il suo attuale insegnante, il M° Federico Tisi, con il quale ha fondato il Team Centurion, la più vecchia scuola di Jiu Jitsu in Toscana.
Attualmente coordina vari istruttori con sedi a Firenze, Fiesole, Pistoia e Pontassieve.
Inoltre scrive e tiene aggiornato un blog con molto seguito: http://www.team-centurion.blogspot.com/
Consigliamo a tutti i nostri lettori di accedervi.

Iniziamo con l'intervista:


Ciao Mario, come prima cosa ti chiedo qualche cenno storico sul Brazilian Jiu Jitsu e le differenze tra questo e il Jiu Jitsu tradizionale.

Un saluto a te e ai lettori.
Il Jiu Jitsu stile brasiliano (conosciuto con la sigla BJJ) è nato per opera della famiglia Gracie nel nord del paese sudamericano, sulla base degli insegnamenti del celebre combattente nipponico Mitsuyo Maeda, divenuto famoso col soprannome di Conte Koma. La verosimiglianza con il cd. Ju Jutsu "tradizionale" è minima, in quanto che il BJJ si è sviluppato secondo una mentalità occidentale di tipo empirico, rifugge da qualunque atteggiamento coreografico, e ha sviluppato la sua tecnica, tattica e strategia sulla base di migliaia di scontri reali a mani nude. Alcune posizioni o atteggiamenti paiono simili, ma il modo di intendere l'arte è diametralmente opposto.


Quali fasi di combattimento particolari e caratterizzanti sviluppa, il BJJ, rispetto alle altri arti marziali?

Il BJJ ha sviluppato un'analisi smaliziata e praticistica del rapporto tra forza di gravità e combattimento. Insomma, nella nostra arte si è consci che in caso di vero scontro il più minuto dei due finirà comunque la maggior parte delle volte al suolo, perché colpito o spintonato. Questo insegnamento era il cuore dell'antico Ju Jitsu stile Fusen, da cui deriva il BJJ, frutto della storia di un popolo tra i meno corpulenti quale quello nipponico. Sulla base del Ju Jitsu antico i brasiliani hanno sviluppato -tramite prova pratica in innumerevoli sfide contro rappresentanti di altri stili- un metodo che intende coprire tutte le fasi del combattimento, non solo la prima (quando entrambi i contendenti sono in piedi ) ma anche e soprattutto la più pericolosa per l'incolumità di chi subisce: al suolo.
A terra la tecnica batte la forza bruta, è dimostrato.


Qual'è il rapporto tra BJJ e Mixed Martial Arts?

Le attuali MMA sono figlie del BJJ, nel senso che furono i Gracie a promuoversi sulla TV USA con il metodo delle sfide alle altre arti marziali, creando l'UFC. Un poco atletico Royce Gracie scioccò il mondo atterrando e sottomettendo senza spargimenti di sangue i colossi esperti di striking (arti percussive), dimostrando al pianeta il valore dello stile di famiglia e la dominanza totale degli esperti di lotta al suolo in un combattimento quasi senza limiti.
Un salto quantico evolutivo colpì l'asfittico mondo delle arti marziali 'tradizionali' e migliaia di persone si misero a studiare il BJJ. Da questa salutare sferzata sono derivate le moderne MMA, unione delle discipline rivelatesi funzionali al di là di leggende e miti, e segnatamente le cosiddette 4 Arti Magiche: Boxe (pugni), Muay Thai (calci, gomitate, ginocchiate), Lotta olimpica (atterramenti) e infine Jiu Jitsu (combattimento al suolo).
La mentalità del "proviamo e vediamo se funziona" del BJJ ha contagiato molta gente e adesso le MMA, uno sport a sé stante, hanno mandato definitivamente in archivio le leggende e le storielle fantascientifiche, sostituendole con la verifica empirica delle affermazioni in campo marziale.


Perchè, dopo aver insegnato e praticato vari arti marziali, da qualche anno ti dedichi esclusivamente al BJJ?

In primis perché mi piace e perché è divertente. In seconda battuta credo che il BJJ sia la più versatile e produttiva delle arti funzionali, l'unica forse che dia un chance concreta di vittoria anche al piccoletto, al fragilino, all'anzianotto o alla donna. E' un'arte poco pretenziosa, dove domina un atteggiamento rilassato e familiare, e dove si può socializzare in modo sano, rimettendosi in forma e imparando a combattere allo stesso tempo. In particolare adoro il fatto che si ricerchi solo&soltanto l'efficacia pratica, senza sofismi né dogmi da setta. Mi dedico unicamente al BJJ perché non credo nei tuttologi e ritengo sia già abbastanza difficile diventare esperti di una sola arte.


Qualche giorno fa, in occasione di una lezione dimostrativa, hai detto che il BJJ trasmette sicurezza e consapevolezza di se stessi. Spiega ai lettori cosa intendi.

Io ho svolto la professione di addetto alla sicurezza e bodyguard, ho rapporti con gli esponenti di tutte le arti marziali e reputo fortemente che la fiducia in se stessi sia la dote principale nello scontro, non solo fisico. Il BJJ abitua da subito a essere toccati, strattonanti, smanacciati , pigiati, e a resistere a queste situazioni primordiali senza perdere di lucidità. In breve tempo il praticante sviluppa la coscienza dei propri limiti e si abitua a perdere senza patemi d'animo in allenamento. In parole povere tramite il lottare il BJJ conferisce stabilità al carattere, promuove una grande forza fisica e agilità, e insegna al jitsuka che in ogni situazione "E' finita!" si dice solo alla fine.


Che consigli daresti a chi si vuole avvicinare a questa arte marziale? Perché dovrebbe preferirla ad altre?

Io credo nel libero arbitrio. Penso che si debba ricercare il meglio per sé senza manipolazioni, e pertanto invito chi sia interessato a provare senza timori una lezione di Jiu Jitsu, decidendo con la sua testa se sia la pratica adatta oppure no. Tutte le arti funzionali (cioè quelle dove ci si allena con partner non collaborativi&esperti nonché facendo sperimentazione col l'agonismo) sono buone, il BJJ ha dalla sua secondo me una maggiore validità nella "difesa personale" e consente un molteplicità di applicazioni, dalla garetta amatoriale allo sbocco nelle MMA professionali.


Ora parliamo più in generale, quali valori, secondo te, trasmettono le arti marziali? Quali insegnamenti "di vita" possono fornire?

Questo è un discorso complesso, lungo. Io ritengo che le arti funzionali siano qualcosa che va al di là del concetto di mero sport, e si pongano quali pilastri educativi. Non a caso si osserva nella storia che le civiltà sane e in espansione sono invariabilmente culture dove la lotta impera: India vedica, Egitto delle dinastie faraoniche, Grecia classica e Roma dei Cesari per dire delle principali.
L'avventura della vita umana è una continua ricerca di luce, di coscienza: "Fatti non foste a viver come bruti.." echeggiando Dante, e dunque un uomo che voglia dirsi tale dovrebbe ricercare a ogni piè sospinto la verità, su se stesso e sul mondo. Le arti da combattimento reale appartengono alle discipline sviluppate per andare in questa direzione, e insegnano a guardarsi dentro sopportando la vista delle schifezze che si osservano, lottando per migliorare almeno un po'.


Nel celebrerrimo film Fight Club, tratto dal libro di Palahniuk, Tyler Durden afferma "Non puoi pensare di conoscere te stesso se non ti sei mai battuto". L'arte marziale è davvero un qualcosa che trascende il mero esercizio fisico, la mera attività sportiva, per identificarsi con un qualcos'altro? Cosa ne pensi?

Si, è vero: le arti funzionali eccedono e di parecchio il concetto di sport, di metodo per stare in forma e magari gareggiare. Sono uno specchio: ci dicono quanto scarsi siamo e ci insegnano le nobili virtù delle nostre origini: Vis, Honos, Fortitudo Animi, Veritas, Magnanimitas, Pugnacitas, Dignitas. Marziale viene dal dio Mars, il progenitore delle genti italiche e ciò non per nulla a caso.

Un saluto da tutto il Blocco Studentesco, alla prossima lezione!

Saluto anch'io voi e i lettori e vi ringrazio per lo spazio concessomi.
Vi aspetto tutti sul talami!

[nota: questa intervista è stata fatta a titolo personale, senza coinvolgere il team; tengo a precisare che io, Mario, non sono iscritto a nessuna associazione e che mi pregio di diffondere il Jiu Jitsu ovunque ci siano giovani desiderosi di apprenderlo, senza limiti politici o di fazione]

4 commenti:

Riccardo Casini ha detto...

Finalmente un articolo universitario che illustra dalla prima all'ultima parola le qualità del Jiu Jitsu Brasiliano e delle arti marziali funzionali in generale. Speriamo che fra gli studenti, una volta letta l'intervista, diventino consci del vero significato del BJJ, evitando che vengano pronunciate espressioni equivoche del tipo:

"Il Jiu Jitsu Brasiliano... Cos'è? Una sorta di Caporeira?"

Saluti.

Riccardo Casini.

Anonimo ha detto...

Che Tristezza
Inizio con il dire che seguo questo blog da un bel po' e pratico arti marziali da una decina di anni. Mi sono ritrovato spesso con ciò che c'era scritto negli articoli del Maestro Puccioni, sia per quello che riguarda le varie arti marziali sia per quello che riguarda le varie palestre piene di persone che ritengono di possedere la "via" rimanendo chiuse in allenamenti vecchi di anni (ho detto vecchi e non antichi) e tecniche immaginarie lontane anni luce dalle situazioni che si vedono nella realtà.
Da oggi credo che non lo leggerò più.. perchè? Perchè sapere che un maestro della sua portata collabora con persone che fanno parte di Casa Pound e Blocco Studentesco mi fa venire la tristezza, credo non ci sia altro modo per dirlo. Io ho visto ragazzi DISARMATI essere picchiati selvaggiamente da persone ARMATE di spranghe (e con volti coperti da caschi) che le superavano in numero per TRE VOLTE (15 contro 5 per intenderci)..ecco cosa sono casa pound e gruppo studentesco.. Cosa accade se a queste persone armate di cattiveria si fornisce anche un'arte marziale potente come è il Bjj? Lei ne avrebbe responsabilità? Come Maestro queste domande credo che dovrebbe farsele...

Mario Puccioni ha detto...

Riccardo: grazie delle belle parole, lo scopo è proprio quello di fare una corretta informazione.

Guerriero anonimo:
ringrazio anche te dell'apprezzamento e ti saluto senza rimpianti; se rifiuti di leggere o in genere godere di una fonte preziosa di informazioni (parole tue) per dei pregiudizi di natura politica vuol dire che non hai capito molto dello scopo di questo blog. Qui NON si fa politica, non si parla di partiti etc. Qui si danno strumenti conoscitivi ed emozionali per diventare un po' migliori, o almeno si spera.
La mia 'missione' nella vita è rendere me stesso un pochino meglio ogni giorno, e aiutare il prossimo a farlo tramite una presa di coscienza, e lo strumento che uso è principalmente -ma non solo- l'arte marziale funzionale. Io da uomo a uomo ti invito serenamente a separare te stesso dalla propaganda e a ricercare tramite esperienza personale, lasciando perdere discorsi senza capo né coda, viziati dalla grancassa dei media: sii libero. Ciao

Anonimo ha detto...

So che questo Blog non fa propaganda politica -come ho detto- lo seguo da un bel po'.
Apprezzo davvero la tua risposta, quello che leggo su questo blog di volta in volta lo apprezzo sempre, sia che si parli di arti marziali, sia che ci siano delle piccole variazioni.
Posso dire che condivido pienamente la tua idea di ricerca negli altri e nella vita, fuori da schemi politici e dei mass media, posso dire che Io sono libero, ma resta il fatto che ciò che ho visto difficilmente si cancella dalla mente.
E' bellissimo quello che hai scritto sul rendere migliori se stessi ogni giorno di più, io pure lo cerco di mettere in pratica da una vita, non senza difficoltà, e non senza intoppi..ma ci provo.
Posso solo sperare che chi avrà la possibilità di prendere lezioni di Bjj da te ne uscirà migliore e con la stessa voglia di migliorare ogni giorno.
L'articolo è interessante come sempre, il finale mi aveva lasciato un po' spiazzato, di conseguenza ho scritto di getto.
Esce "il Guerriero" perchè è la mia mail..
Ciao
Tommaso