domenica, ottobre 18, 2009


ALLENAMENTO FUNZIONALE:
FATTI&MISFATTI
In questi ultimi tempi stiamo assistendo a una salutifera reazione di preparatori atletici esperti, indignati dal polverone alzatosi in colonia italy sull'allenamento funzionale a opera di numerosi "allenatori" improvvisati, gente saltata sul carro del nuovo business e rea di aver stabilito un'atmosfera settaria sull'argomento.
Assistiamo infatti allo squallido fenomeno di personaggi che dopo uno o due ipercostosi seminari con certificazione a opera di furbi formatori americani (assai rari invece i professionali ricercatori nostrani e con anni di lavoro specifico alle spalle), vedono la Madonna e si sentono investiti della sacra missione di spiegare al mondo le loro incredibili cognizioni su ciò che è funzionale e ciò che non lo è. Fatto sta che seri professionisti, gente che allena le nazionali CONI, viene guardata dall'alto in basso a opera di siffatti esaltati, che col kettlebell d'ordinanza ammaestrano le genti sul "Funzionale". Nel 99% dei casi i furiosi NON fanno nessuno sport e tantomeno lo hanno mai fatto ad alti livelli, sono dei neocatecumeni della più bell'acqua.
E' giunto il momento di spiegare cosa sia davvero questo benedetto allenamento fuznionale, cosa NON lo è e perché discriminare è facile una volta che si sa come fare.
L'allenamento funzionale è sempre esistito, è quella parte della preparazione che hanno eseguito in tutti i tempi gli atleti evoluti al fine di migliorare le loro capacità condizionali, in accordo con le richieste dello sport di appartenenza. L'ideale classico è quello del combattente, del fighter dal fisico che sia bello a vedersi e buono a usarsi, un insieme perfetto. Le funzioni però divergono. Dunque un certo esercizio è funzionale per un maratoneta e del tutto inutile per un discobolo, ad esempio. La confusione generata dalla diffusione epidemica delle palestre di fitness piene di gommoni inutili, ha a sua volta prodotto una giusta reazione, col ritorno a metodiche più concrete, adatte agli atleti o aspiranti tali e non a impiegatuzzi dalla siringa facile. Perciò il funzionale all'inizio non è stato nient'altro che un ritorno a buoni vecchi esercizi e attrezzi del passato, validi ma sormontati dalla ignobile marea culturistiforme.
Col boom del fenomeno sono arrivati i mestatori del marketing. Questo avviene sempre, gente, è la vita: le masse vengono prese per il naso da astuti mercanti. La crescita impetuosa ha fatto sì che seminari ultracostosi con promesse paradisiache siano stati venduti a raffica a gente di facile eccitazione e senza nessun bagaglio culturale specifico retrostante, col bel risultato di vedere buffi (ma tristi) invasati sgolarsi per l'incredibile innovazione..degli anelli ginnici o dei piegamenti sulle braccia alla bersagliera!
Poer'annoi, avrebbe detto mia nonna buonananima. Anche perché succede che si produce il fenomeno contrario, cioè che persone serie e del mestiere vengono allontanate dal puro concetto di funzionale a cagione del polverone buffonesco sopra descritto. Ignorano le "novità" per ignorare i buffoni che ci ingrassano, e questo è grave, danneggia i loro assistiti e basta.
Voglio chiarire bene il concetto di funzionale: funzionale al portafoglio. Ai miei amici preparatori atletici di mestiere ricordo che l'esigenza di allenarsi è comune alle genti del vasto mondo, ma quanti sono coloro che si possono permettere centri polifunzionali olimpici, con piscine, piste d'atletica, piattaforme professionali da pesistica e tutta una serie di amenità varie? Pochi, una minoranza infima. Rifiutarsi di capire l'entità del problema è ottusità pura e semplice, stop.
Come possiamo allenare in maniera variata un gruppo di meninos de rua nella favela de Cantagalo, intendendo sviluppare un allenamento impegnativo ma anche sempre diverso (stimolare l'attenzione)? Gli facciamo costruire un centro atletico da 20 milioni di euro con il contributo dei nostri amici 'antifunzionalisti'?? Funzionale al portafoglio è sfruttare copertoni, tegole, mazzette da muratore, cavi da elettricista e tutta una serie di materiali di recupero gratuiti o quasi tramite i quali supplire a certe mancanze.
Funzionale significa furbo, intelligente, che mira alla funzione (gesto atletico) ma senza gli orpelli del giocattolino costoso. Da questo punto di vista i kettlebell sono fantastici, in quanto permettono di eseguire dei metodi con sovraccarico altamente efficenti senza sacrificare lo spazio, già così esiguo nelle case di questi tempi. Io per es. a casa mia riesco ad allenarmi con i panciuti gyrya laddove non ho lo spazio nemmeno per distendere un bilancere!
Una sbarra, gomme usate, qualche elastico e 1 m. di fune se li può procurare chiunque, senza svenarsi e senza dover chiedere ospitalità al centro olimpico dell'Acqua Acetosa, è questo il senso di funzionale. Una persona comune può, tramite questa sacrosanta mentalità, attrezzare il garage di casa o l'angolino del dojo con macchine da allenamento eccezionali, grauite o quasi e molto diversificate. E' l'intelligenza umana applicata ai sistemi di allenamento, nell'ottica della massima conservazione delle risorse (finanziarie), non ci vuole un genio per capirlo questo.
Certo che se manca il feedback, la prova sul campo in uno sport serio, se si allena il rag. Ugo coi KB ma senza però lottare, boxare etc., il tutto finisce per diventare un'accumulazione di giocattolini per sganzarsi e quindi la deriva maldestra verso il collezionismo di tecniche "più funzionali" e balocchini più nuovi-vecchi è INEVITABILE.

1 commento:

Silvano ha detto...

Sono incappato ultimamente in una riflessione,causata dal navigare in rete... e anche se le motivazioni di fondo possono non essere simili... iniziop a darti ragione, eh sì c'hai ragione!