sabato, gennaio 31, 2009


FORZA FUNZIONALE
VS
BODYBUILDING
Molti moltissimi rappresentanti delle arti marziali 'morte' denunciano dei fisici ridicoli & inutili e, spesso dopo un'umiliante passeggiata in spiaggia, si gettano a capofitto nel Culturismo d'accatto, invischiandosi nei più beceri luoghi comuni di quel mondo un po' assurdo.
Vuoi forse dire, Mario, che il vero combattente deve essere brutto a vedersi?
Niente di più falso. Il combattente può essere assai meraviglioso nella sua fisicità, posto che un assiduo allenamento dalla più tenerà età lo abbia forgiato coprendone tutte le eventuali magagne genetiche. Se invece -come avviene a molti- inizia a sviluppare atleticità già adulto, il fisico delle statue greche sarà probabilmente chimerico, ma non impossibile sarà invece avere una concreta eccellenza rispetto alla media.
La differenza tra il semplice culturista e il fighter ben messo non sta negli strumenti di lavoro quali manubri e bilanceri ma in una totale antitesi ideologica. Il bodybuilder è figlio dell'epoca dell'APPARIRE e sviluppa una trucida gonfiezza solo per gli occhi degli astanti, mentre il combattente ben allenato e muscolato ottine un fisico da pantera come CONSEGUENZA del suo allenamento. Il vero atleta (da Athlon, cioè Lotta) mira ad essere, mentre il culturista solo a farsi vedere ripieno.
La mia concezione olistica dell'allenamento figlia della tradizione Classica mi impone di avere un fisico piacevole, né grasso né gobbo unito al massimo di efficenza possibile nell'arte di combattere, e trovo che sia obbligatorio per ogni allenatore far chiarezza con i suoi discepoli tra la vulgata del petto nandrolato e la forza funzionale, la forza che serve a qualche cosa:
si può e si DEVE essere in forma a 360 gradi mantenendo gli occhi fissi sull'ESSERE "forti" e n-o-n sul sembrarlo agli occhi dei profani.
Un fighter sarà agile, di riflessi felini, ben piantato e di postura impeccabile, se poi anche molto muscolato lo deciderà lui e il suo DNA, ma è cmq secondario.
Un atleta di arti marziali reali potrà dunque (e dovrà) più mirare ad assomigliare a un ginnasta (tipo Yuri Chechi per capirsi) che a un bombolone cinghialato da fiera zootecnica. Come diceva il titanico Mas Oyama, fondatore del durissimo Karate a contatto pieno Kyokushin: " La carne in ecceso non serve a nulla né alle vacche né a te".

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