venerdì, gennaio 02, 2009


BJJ, SINGOLE MODALITA' & MMA
La serata capodannizia del K1-DYNAMITE ha riportato sugli allori il BJJ-wizard Shinya Aoki, uno dei miei preferiti in assoluto. La sua strepitosa performance contro il supercampione Eddie Alvarez, una bestiaccia davvero, mi induce nella tentazione di riproporre l'annosa questione della primazìa del BJJ all'interno del "quadriumvirato" delle MMA.
Il veloce imporsi delle MMA sul proscenio mediatico (nb:all'estero) ha creato -come sempre nell'emergere delle mode- una schiera di neofiti appassionati pseudoesperti di questo sport, tra i quali spesso l'empito sfocia nel tifare puro e semplice.Tifo e analisi spassionata di un evento sono agli antipodi, tifare cancella l'obiettività.
Osservando la prestazione di Aoki secondo me si riconferma per la netta prevalenza del Jiu-Jitsu tra le 4 Magic Arts, la sua capacità di far vincere statisticamente atleti meno fisicamente dotati e soprattutto senza eccessivo spargimento di sangue.
Anche un profano assoluto potrà vedere nettamente quale differenza di stazza muscolare e atleticismo generico ci sia tra i 2 campioni - e Alvarez un campionissimo lo è- ma al contempo come un atleta 'only-BJJ' fino alla guardia seduta possa dominare col suo superiore "stile" Eddie, che cmq nel BJJ è un fenomeno lo stesso. Fosse stato altrettanto 'only' nella Muay Thai o nella Libera l'inferiorità FISICA lo avrebbe tarpato, e la sua superiorità modale singola non si sarebbe molto probabilmente espressa allo stesso modo.
Una prova esemplare di quanto vo dicendo si ha proprio durante la stessa serata, quando il Re del K1 Semmy Schilt, il più titolato e gigantesco kickboxer al mondo, per battere l'antipatico "Mighty Mo" Sliga a cosa ha fatto ricorso siori&siore? Ma la buon vecchio BJJ!! Una finalizzazione al suolo e via ..ahahahaha! Che l'epitome dello striking NON ricorra ai colpi per sconfiggere un altro striker puro (più basso 30 cm poi), è la materializzazione di tutto quanto ho sempre sostenuto, eperdicncibacco.
Ultima ma non ininfluente prova data alla mia tesi, è la sonora scanagliata inflitta dall'olandese nero Alistair Overeem all'olandese marocchino, l'odioso Badr Hari. In questo caso lo scontro Badr lo giocava in casa, regole K1, eppure il muscolare Alistair -che nello striking puro per esperienza e titoli sta ad Hari come il Poggibonsi al Real Madrid- lo ha strasfonnato di brutto. La grandissima padronanza del corpo e del fattore mentale acquisita con anni e anni di grappling ha secondo me influito al 99%, regalando a Overeem un "animal spirit" che gli ha consentito di ..rubare a casa dei ladri.
Disclaimer:
le MMA sono appunto mixed, il BJJ è ovviamente solo una delle componenti, e ogni vero combattente (non solo atleta di MMA) deve per forza integrare le singole modalità per essere completo.
Ciò detto appare a me evidente che, sia per l'enorme preponderanza statistica di campioni di BJJ ai vertici delle leghe più importanti e redditizie, sia per dimostrazioni di stile in inferiorità atletica conclamata quakli quelle di Aoki (ma anche Royce Gracie), il BJJ sia sempre il "primus inter pares" tra le arti funzionali/modalità.

Nessun commento: