lunedì, dicembre 21, 2009


ITALIAN MMA?


La ripida china discesa dal nostro amato ma disgraziatissimo paese dopo la II Guerra Mondiale, con il nostro asservimento coloniale alle potenze vincitrici, è sempre più evidente a tutti.


Non parlo tanto della distruzione scientificamente operata delle nostre economia e cultura, quanto piuttosto della squallida condizione animica (psicologica) verso cui le masse bestializzate sono state convogliate. Il Padrone vuole pecore del tutto stupide e svogliate, imbelli, e giù di Serie A, mariedefilippi grandifratelli etc etc.


Tante volte ho parlato con voi di quanto siano forti le restrizioni che i media hanno nel parlare di SdC, di quante "veline" arrivino dagli uffici Psy.Op (psicopropaganda) angloamericani installati in colonia italy per non far passare nulla di lontanamente virile su schermi e giornali. A tutto questo fuoco di sbarramento però oramai si aggiunge di suo un disinvolto malpensare nazionale, un comportamento maleducato, sciatto e irresponsabile di tipo levantino, mediterraneo in senso negativo, sempre esistito però adesso diventato egemone.


E' insomma un'impresa disperata spingere questi sport, perché al muro compatto della censura silenziosa dei massmedia, si unisce l'impreparazione e la incapacità a fare il proprio compito ormai epidemici nella nostra colonizzata penisola in qualunque ambito.


Domenica sera mi sono prestato a fare l'arbitro in una serata di Boxe a Roma nella quale erano previsti 2 match di MMA con persone a me note; ho accettato di fare la mia parte, mancanti com'erano di una figura arbitrale competente.

Il ring era di quelli da allenamento, col tavolaccio di legno invece che il piano regolamentare ammortizzato.

Un "atleta" ha dato forfait con ragioni pretestuosissime a 24 h. dal match.

Non c'erano le maglie dell'evento e ho dovuto usare la mia cambiandogli il verso.

Non erano stati cooptati i giudici per le MMA (li ha dovuti rimediare uno dei fighter a furia di telefonate).

Gli 'spogliatoi' erano in un gabbiotto separato dalla miniarena, e gli atleti entravano passando all'aperto a diversi gradi sotto zero.

Non c'erano le toilettes per il pubblico.

Non sono stato rimborsato neanche del caffè preso in Piazza Mancini davanti al "palazzetto".

Morale della favola?
Alla fine dell'incontro il coach del perdente mi si è fatto sotto e imbruttito mi ha dato di malandrino! Cioè secondo questo individuo il suo atleta aveva perso non perché messo sotto dal 1° minuto e martellato di un gnp asfissiante ma perché io...malvagiamente manipolavo NON SI CAPISCE COME il match per non si sa quale motivazione oscura!
[nota: mai arbitro di MMA fu più pletorico di me l'altra sera, che lo sconfitto è stato scaraventato giù e poi rimasto lì, sotto una gragnuola di legnate, dal primo secondo]

Dopo i km sotto la neve e il ghiaccio, dopo essermi dovuto rigirare la t-shirt che già avevo addosso e strappare l'etichetta con i denti per non la si vedesse dagli spalti, dopo aver atteso 4 ore di arbitrare GRATIS due soli ragazzi, questo è il ringraziamento..

Se considerate che questa gente neanche sa le regole dello sport che vanno a fare - il "coach" ha gettato la spugna quando nel regolamento UFC da LUI scelto per il match ciò NON si può assolutamente fare- e che passa i minuti di lotta a contestare rumorosamente l'arbitro invece che dare indicazioni al suo protetto, il quale poverino non ha nemmeno il 5% del Jiu-Jitsu di una cintura bianca standard, vi fate un quadro di cosa mi tocca passare.

Alla fin della fiera il nostro piccolo mondo è cosi, tristemente così, poche storie.

P.S.
tanto per la cronaca: il match è stato vinto per TKO alla fine del 1° round da Fabio Ciolli della Hung Mun Roma, con un impeccabile BJJ unito a proiezioni da favola.

1 commento:

Silvano ha detto...

Meno male che c'è un lieto fine!
La tua caparbietà ti aiuta nel partecipare ad azioni nelle quali uno "normale" non si azzarderebbe nemmeno entrare con il pensiero.

Quindi complimenti per l'operato,hai fatto una cosa giusta e onorevole: il resto non conta!

E poi.. Viva Fabio.