lunedì, aprile 05, 2010


UN UOMO DA RISPETTARE


E siamo a 2. Due post su Shane Carwin, fresco detentore del massimo titolo all'UFC, in pochi giorni. Perché? Innanzitutto come ho già detto, per la concretissima speranza che Shane ci levi dalla vista l'orrido Brock Lesnar.

L'altra ragione è che voglio mostrare come anche tra gli yankee esistano fior fior di lottatori dotati di signorilità, qualità pubbliche e uno stile di comportamento ineccepibile. Shane infatti non fa il teatrino, Shane è un ingegnere laureato che solo da pochissimo ha mollato il posto fisso e che fino all'altroieri si allenava mentre elargiva progetti edilizi.

Nel frattempo che il broccolOGM spara sui media stupidaggini da show-wrestling a destra e manca, Shane lascia parlare i suoi pugni extralarge. I Kimbo e i Rampage girano ubriachi su gipponi cromati? Shane sta a casa con moglie e figli, a leggere un libro. I volgari teatranti imbandiscono una carnevalata dopo il verdetto? Shane rimane composto e virile. Attori marziali si girano i canali TV a svergognarsi? Shane si limita alle interviste via mail e con classe.

Saranno le sue appendici iperextralarge e la sua titanica fisicità da atleta a sistemare il broccolo bombardatone, ne sono certo. Una giustizia nella gabbia/ring esiste, il merito emerge, sia lodato il Cielo. Che il re dei Pesi Massimi sia un uomo da stimare è cosa fondamentale per la successiva crescita ed evoluzione delle MMA, e quindi di rimbalzo -lo ricordo- anche per le 4 modalità.

Io sono un tipo romantico e risaputamente idealista, e trovo da godere pazzescamente quando certi ideali o idee hanno giusta realizzazione concreta, alla faccia dei delusi scettici frignoni: il "buono" vince, ogni tanto, oltre all'imbattuto Carwin faccio notare infatti che il samurai Machida primeggia, il patriota russo Fedor domina e il gentleman GSP non lascia scampo, alleluia.

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