"La verità attraversa sempre tre fasi. Dapprima viene ridicolizzata. Poi violentemente contestata. Infine accettata come una cosa ovvia." (A. Schopenhauer)
domenica, gennaio 31, 2010
martedì, gennaio 26, 2010
Adatto a chiunque (uomini e donne)
Efficace -Pratico-Scientifico
Non abbisogna di forza fisica
Per difendersi da 1 o più avversari a mani nude o armati
Niente di sportivo
Utilizzato dal famoso [omissis]
Utilizzato dalle forze dell'ordine USA"
domenica, gennaio 24, 2010
sabato, gennaio 23, 2010
Ammetto di essere di parte. Come potrei proprio io non prediligere l'organizzazione yankee Bellator, una che ha il nome in Latino [trad. combattente] e come simbolo un centurione romano?
Eh no, non potrei.
Ammessa la mia faziosità, vado però a spiegare meglio quanto dico del futuro per me roseo della Lega e perché.
I capoccia del Bellator stanno seguendo una lungimirante politica di espansione controllata, lenta ma inesorabile. Organizzano tantissimo, creano link profondi con catene tv di livello e soprattutto curano il vivaio.
Come dimostra il caso del mio ex collega di BJJ alla Tribe Lorenzo Borgomeo, sotto firma da tempo, alla Bellator danno la priorità alla qualità; è cosa risaputa nell'ambiente che mentre UFC e altri danno il grosso ai big e le briciole ai meno famosi, il Bellator sta mettendo sotto contratto tutti i più promettenti giovani prospect dei dintorni. In questi giorni sembra che non se ne facciano scappare uno, tipo il duro wrestler olimpico Askren, lo stesso con cui ha lottato Serrini in Florida, e altri.
Siccome il buongiorno si vede dal mattino, io credo molto nel Bellator e aspetto il momento in cui la qualità e la professionalità sviluppate negli anni con calma diano fastidio al monopolista UFC, il quale si regge sul soldo dei casinò dei Fertitta più che sul valore del suo gruppo dirigente.
giovedì, gennaio 21, 2010
In un paese colonizzato e tenuto sotto schiaffo perenne, è normale che si faccia di tutto da parte dei Capi per ammosciare la gente, renderla stupida e pavida, annebbiargli la mente.
A volte però le istanze dei padroni confliggono, e negli interstizi delle guerre ipercapitalistiche globali si sviluppa uno scampolo di libertà. Qualcosa del genere sembra stia per capitare anche alla colonia italy, una delle più devastate che ci siano, a sentire Marshall Zelaznik, il responsabile sviluppo esteri dell'UFC.
Dico questo perché sto boss, dopo averci informato che l'UFC Australia è andato completamente esaurito in poche ore e altre interessanti amenità, ha nuovamente ventilato in via ufficiale il nostro paese quale destinatario di un evento, e come anche in vista di un contratto televisivo per trasmettere la Lega anche da noi.
Spero con tutto il cuore che l'avidità e la bravura commerciale dei Fertitta riesca a superare (se non altro momentaneamente) le direttive di guerra psicologica imposteci con l'Armistizio del 1943 e severamente fatte rispettare dalla CIA e dai suoi manutengoli nei giornali e nei merd-media nazionali.
Magari non se ne fa nulla, oppure si, chissà.
Quello che mi preme è sperare che sia solo una falla, per quanto piccina, nelle diga di menzogne e falsità che invischiano e oscurano tutti gli sport virili e in generale tutto il valore della più gloriosa nazione al mondo, l'ITALIA.
mercoledì, gennaio 20, 2010
sabato, gennaio 16, 2010
venerdì, gennaio 15, 2010
Voglio riportare qui la poco nota vicenda di questo sconosciuto cittadino dal nome irlandese e dalle spalle gigantesche, un creatore di UOMINI. Voglio che si sappia che persone così esistono, che non ci circondano solo tronisti froci, politicanti assassini e ominicchi untuosi&vigliacchi, i Bob ci sono.
Il sig. Shamrock non era il padre genetico dei due fighter, si tratta di figli adottati già grandicelli. Mr.Bob aveva infatti messo la sua vita e le sue sostanze al servizio della gioventù disagiata e ospitava continuamente in casa sua la peggio feccia minorenne della zona, dandogli amore sì ma soprattutto disciplina e rispetto. I due fratelloni furono soltanto alcuni della turma a cui si dette asilo.
Prese con sé degli sbandati e gli infuse così tanta FORZA che due ne fece star, 2 campioni ricchi e soddisfatti.
Una volta il fratello minore Frank disse che solo grazie alle continue sollecitazioni di suo padre egli aveva creduto in se stesso, e che tutto -dopo- era diventato facile.
Ken ha invece dichiarato che suo babbo ha probabilmente salvato un numero imprecisato ma enorme di ragazzini, ai quali ha insegnato a vivere, facendo ciò senza compensi, e senza ambizioni di gloria sui merd-media aggiungo io.
Vi invito a riflettere sul fatto che eroi sconosciuti come il signor Bob impediscono che questo pazzo pianeta vada definitivamente in vacca domattina. Come un argine ostacolano il totale alluvionare della schifezza infraumana contemporanea per ognidove. Esistono, ricordiamocene.
giovedì, gennaio 14, 2010
IL JIU-JITSU
AI TEMPI DEL KAISER
Ho illustrato a voi pazienti lettori come il Jiu-Jitsu conquistò le Americhe del Sud e del Nord, la Gran Bretagna e la Francia. C'è solo una grande potenza dell'epoca di cui manca di svelare il segreto fidanzarsi con l'arte della cedevolezza: la Germania.
Fu un bambino berlinese entusiasta e rissoso a portare il JJ nel Reich germanico guglielmino, si chiamava Erich Rahn e alla fine del XIX° secolo aveva un babbo ricco e potente commerciante in Asia, tanto da ricevere a casa sua l'ambasciatore imperiale nipponico in persona per cena.
Il piccolo Erich s'azzuffò coi marmocchi dell'alto papavero giappo in visita, e ne uscì altamente umiliato. Chiese cosa permettesse a quei nanerottoli gialli di batterlo così duramente e la risposta fu: la tecnica del Jiu-Jitsu.
Memore del segreto rivelatogli, Erich si pose alla caccia di un mentore e -ricco com'era, io presumo- riuscì a trovarne uno tempo dopo, nella persona di Katsukuma Higashi.
Nell'imperversare della moda della "lotta giapponese" anche questo esperto (appartenente alla scuola Hozan-Ryu) aveva tentato la fortuna in Occidente. Sondati i mercati USA a suon di sfide, aveva percorso a ritroso il cammino del sole ed era atterrato appunto in Germania. Dopo alcuni anni di studio quotidiano il giappo si dissolse ed Erich intanto si impose nel suo paese come suprema autorità del Jiu-Jitsu.
Nel 1906 aprì la prima scuola ufficiale dell'arte sul continente e scrisse manuali, vinse scontri con pugili e lottatori in quantità, e si distinse per essere stato incaricato, primo in Europa, quale istruttore ufficiale di forze di polizia. Diffuse una sua versione dello sport in tutti i paesi di lingua alemanna, e contribui enormemente all'accettazione dalle sue parti delle arti marziali orientali quali roba seria e pure combattetente, sul serio.
Che poi le cose cambiassero e le arti diventassero NON-combattenti o "tradizionali", in barba ai samurai che le avevano portate ovunque e diffuse a furia di mazzolate nei denti, questa -miei cari amici- è un'altra triste storia.
lunedì, gennaio 11, 2010
Attualmente è imbattuto e non fa certo sensazione sapere che la sua difesa dai takedown è considerata eccezionale.
domenica, gennaio 10, 2010
venerdì, gennaio 08, 2010
giovedì, gennaio 07, 2010
Chissà se si sarebbe immaginato di diventare un vero diesel delle gabbie, un fighter senza domeniche libere lo yankee Jeremy"Gumby"Horn, quando inziò a fare arti marziali col..Ninjiutsu!
Non so in effetti se è un record mondiale, ma certo questo allievo del Miletich Camp ci si deve avvicinare, visto che dal'esordio nell'1996 ha combatttuto .. 107 volte! Nel suo mostruoso 1999 è entrato nella gabbia per oltre le VENTI sfide, e in totale ha più di 50 vittorie per submission.. !!
Questo incredibile grappler dinoccoltissimo ha visto di tutto, e si è scozzato coi meglio campioni di più ere, da Shamrock a Minotauro, da Couture a Liddel, da Marquardt a Toquinho.
Io che l'ho visto combattere da vivo ne sono rimasto impressionato, così poco appariscente nel fisico ma tanto sostanzioso nella messa in opera, un uomo senza paura disposto ad entrare nell'ottagono contro belve sanguinarie assai più dotate di lui.
Sti spilungoni dalla guardia impassabile sono per me delle bestie nere, i peggio clienti che temo d' incontrare, e mi fa piacere notare che uno della loro specie si situa tra i più ostici e longevi combattenti del mondo intero: allora non sono l'unico che ha problemi a valicare quelle gambacce secche!
mercoledì, gennaio 06, 2010
Le scene di combattimento ultrafinte del polpettone holliwoddiano dedicato al detective creato da A.C. Doyle, hanno ringalluzzito molti esponenti di arti orientali in calo di consensi, facendo loro credere che il famoso personaggio letterario fosse stato concepito dal geniale scrittore come praticante di certi stili marzialoidi.
Al fine di assicurare per quanto possibile l'immunità contro le ferite in attacchi codardi o zuffe, si devono capire il pugilato per apprezzare completamente il pericolo e la rapidità di un colpo ben diretto, e le particolari parti del corpo che erano attaccate scientificamente; lo stesso, naturalmente, vale per l'uso del piede o del bastone».
lunedì, gennaio 04, 2010
( dal min 1.58)